Italiano: Il teatrino, che possiamo ipotizzare sia uno dei più piccoli al mondo, è posto in una sala rettangolare, al primo piano dell’antico Castello di Vigoleno, un imponente complesso fortificato medievale pervenutoci pressoché intatto. Dal 1922 al 1935 lo storico edificio fu proprietà della principessa Maria Ruspoli Gramont, che lo aveva ricevuto in dono dalla madre. Nel 1922, volendo rendere abitabile il maniero, al tempo gravemente degradato, la principessa diede avvio a numerosi e importanti restauri, in tale occasione fu realizzato questo teatrino. La stessa Ruspoli afferma in una lettera che fu il pittore russo Alexandre Jacovleff (Pietroburgo 1887 – Parigi 1938) a ‘fare’ il teatro che tuttora si conserva.
Jacovleff realizzò a tinte vivaci decori di gusto chinoise, rappresentando animali, maschere della Commedia dell’Arte, figure esotiche e danzanti dalla connotazione simbolica, musici e dame in abiti settecenteschi, tra cui ritrasse la stessa principessa, il tutto raccordato da una fitta vegetazione a tralci. Mentre la rappresentazione stilizzata di un elegante patio baroccheggiante, con scale, colonne ed arcate e statue trompe-l'oeil, posta al centro della scena, riconduce al realismo magico di Gino Severini. Dopo i restauri la principessa fece del castello la sede di incontri mondani, tra gli ospiti si segnalano Gabriele D’Annunzio, l'attore Douglas Fairbanks, l’artista Max Ernst, il drammaturgo e poeta Jean Cocteau, l’attrice Mary Pickford, la scrittrice Elsa Maxwell e il pianista Arthur Rubinstein.
Il teatrino, recentemente restaurato, presenta due semplici pedane poste ai lati dell'entrata, queste separano l'area della platea da quella degli attori, cui è destinata la pedana-palcoscenico in fondo alla sala. Gli spazi destinati agli spettatori sono in tutto dodici, sei per parte.