Magonza



Magonza
Mainz
Veduta del centro di Magonza
Stemma e Bandiera
Magonza - Stemma
Magonza - Stemma
Magonza - Bandiera
Magonza - Bandiera
Stato
Stato federato
Territorio
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Abitanti
Prefisso tel
CAP
Fuso orario
Posizione
Mappa della Germania
Mappa della Germania
Magonza
Sito del turismo
Sito istituzionale

Magonza è la capitale della Renania-Palatinato.

Da sapere

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Magonza è una piacevole città dalle dimensioni provinciali, sebbene rivesta sin dal 1950 il rango di capitale dello Stato federato Renania-Palatinato. La città è celebre per la sua cattedrale, per il suo carnevale, secondo solo a quello di Colonia per affluenza di pubblico e anche per aver dato i natali a Johann Gutenberg, l'inventore della stampa, in cui onore si celebra ogni anno a giugno la Johannisnacht (Notte di Giovanni).

Magonza è rinomata anche per la produzione di vini pregiati: assieme ad altre otto città tra cui Verona, Firenze, Porto e Bordeaux, fa parte del circuito "Grandi capitali del Vino". La fiera annuale del vino (Mainzer Weinmarkt) di inizi settembre, richiama appassionati di enologia da ogni angolo d'Europa. I vini locali possono essere degustati in uno dei tanti Weinstuben, vinerie tipiche dall'atmosfera intima e cordiale.

L'atmosfera conviviale, o meglio da simposio, che si respira in città può essere sintetizzata in un ritornello che viene cantato a squarciagola da tutti i partecipanti al carnevale: "Mainz bleibt Mainz, wie es singt und lacht", ovvero "finché canta e ride, Magonza sarà sempre Magonza." La vigilia del lunedì delle rose (Rosenmontag) il ritornello viene cantato da attori in costume sul palco del piccolo teatro di corte del palazzo dell'Elettorato ed è conosciuto a livello pangermanico in quanto lo spettacolo è trasmesso ogni anno dai canali della tv di stato.

Cenni geografici

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Magonza è situata sulla riva sinistra del Reno, poco più a nord del punto di confluenza di questo con il Meno e quasi dirimpetto alla città termale di Wiesbaden, capitale dello stato dell'Assia. Le principali città di Francoforte sul Meno, Darmstadt , Ludwigshafen am Rhein e Mannheim si trovano nelle vicinanze . La città è immersa tra i vigneti dell'Assia Renana e del Rheingau; a valle del Reno, vicino a Bingen, inizia la stretta valle del Medio Reno con i suoi numerosi castelli.

Cenni storici

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La fondazione di Magonza è per tradizione attribuita alle legioni romane. Queste vi giunsero con una buona approssimazione nel 13 a.C. al comando di Druso maggiore, figlio di Augusto e vi eressero un castrum, probabilmente attratti dall'altura oggi conosciuta come Oberstadt (città alta) la cui cima consentiva un agevole controllo del traffico fluviale proprio nel punto in cui il Meno confluisce nel Reno. All'accampamento fu dato il nome di "Mogontiacum", da una divinità celtica, Mogon, paragonabile a quella greco-romana di Apollo. L'arrivo successivo di artigiani e commercianti finalizzato a soddisfare il vettovagliamento e le altre necessità quotidiane dei legionari, comportò il sorgere di un centro urbano cui forse fu dato il titolo di colonia romana sotto i Flavi. Già nel 350 d.C. la città appariva piuttosto sguarnita di legionari e nel 368 fu messa al sacco una prima volta dagli Alemanni e circa quarant'anni dopo da Vandali, Suebi e Alani.

Dopo la caduta dell'impero romano d'occidente Mogontiacum appare saldamente in mano a Clodoveo, il fondatore della dinastia dei Merovingi convertitosi al cristianesimo nel 496. All'epoca dei Carolingi risale il primo vescovo di Magonza di cui si abbia notizia certa, San Bonifacio. Il vescovo perseguì attiva opera di evangelizzazione delle tribù germaniche e finì i suoi giorni nel 754, ucciso dai Frisi. Il suo corpo fu riportato a Magonza e quindi sepolto nell'abbazia di Fulda.

L'arcivescovo Willigis (975-1011) fece innalzare la maestosa cattedrale che nei suoi disegni doveva servire da cornice solenne all'incoronazione dei membri della dinastia ottoniana, al tempo imperatori del Sacro Romano Impero, nonché re d'Italia e di Germania. Fu in quel periodo che a Magonza si formò una comunità ebraica che si estese rapidamente alle città vicine organizzandosi in consigli. La comunità fu poi oggetto di ripetuti progrom, il primo dei quali risale al 1096: bande irregolari al comando di alcuni crociati si presentarono sotto le mura di Magonza decisi a sterminarli prima di partire per la Terra Santa. Gli Ebrei, piuttosto che cadere nelle loro mani, scelsero il suicidio collettivo all'interno del palazzo episcopale lasciato vuoto dal vescovo che, vista la mala parata, aveva preferito svignarsela.

Nel 1236, nel quadro del conflitto che opponeva l'imperatore Federico II al papato, i cittadini di Magonza furono alquanto vezzeggiati da ambo le parti con la concessione di vari privilegi come l'esenzione fiscale e il diritto di imporre tasse doganali. I cittadini di Magonza finirono per schierarsi dalla parte del vescovo Sigfrido III di Eppstein che non solo confermava i privilegi accordati dall'imperatore e del figlio Corrado IV di Svevia ma dava loro la possibilità di costituire un parlamento di 24 membri, scelti però solo tra le famiglie patrizie. Ancora il vescovo abrogava la coscrizione militare. Questi provvedimenti furono determinanti per lo sviluppo economico della città negli anni a venire.

Dal loro canto gli arcivescovi di Magonza perseguirono un'attiva politica nel contesto europeo del tempo, accrescendo di molto il loro potere. Nel 1356 Carlo IV promulgò La Bolla d'oro con la quale sancì la procedura per l'elezione dell'imperatore. In base all'editto l'elezione dell'Imperatore era demandata ad un'assemblea di sette membri, tre dei quali erano gli arcivescovi di Colonia, Magonza e Treviri.

Statua di Gutenberg nella città vecchia

Nel 1348 un'epidemia di peste nera decimò la popolazione. A quel tempo sorsero i primi dissidi tra la borghesia che si era affermata grazie alle libertà concesse nel secolo precedente e il clero che esercitava pressioni presso il vescovo affinché tali diritti fossero revocati. Ne seguì anche uno scisma con l'elezione di due vescovi, uno eletto dal papa dalla cui parte stava la borghesia e l'altro eletto dal clero che godeva dell'appoggio dell'imperatore. Le libertà civiche furono definitivamente revocate nel 1456. Un anno prima Johannes Gutenberg aveva finito di stampare la Bibbia e 180 copie del libro erano state messe in vendita a Francoforte, suscitando l'entusiasmo degli acquirenti per la loro qualità tipografica.

Gli inizi del secolo successivo furono contrassegnati dalla riforma operata da Martin Lutero le cui tesi conobbero una rapida diffusione grazie alla stampa a caratteri mobili inventata dal Gutenberg. Caspar Hedio, un teologo dell'università di Magonza che aveva aderito alla riforma, distribuì centinaia di fogli che denunciavano il commercio delle indulgenze promosso dal papato suscitando l'indignazione dei cittadini ma il vescovo Alberto di Hohenzollern si schierò a favore facendo cacciare il teologo e dando ordine agli Agostiniani di divulgare tra il popolo la frase propagandistica «appena una moneta gettata nella cassetta delle elemosine tintinna, un'anima se ne vola via dal Purgatorio». Del resto il vescovo aveva acquistato la carica facendosi prestare 20.000 fiorini dal banchiere Fugger e il papa gli concesse di trattenere la metà del denaro ricavato dalla vendita di indulgenze nella sua diocesi per consentirgi la restituzione del prestito. Il vescovo ebbe numerose amanti che gli diedero anche dei figli. Alcune delle sue concubine posarono da modelle per i pittori di corte Lucas Cranach e Matthias Grünewald che le ritrassero sotto forma di madonne e di sante.

La guerra dei trent'anni scoppiata nel 1618 come conflitto tra stati europei che avevano aderito alla riforma e altri che erano rimasti fedeli al cattolicesimo ebbe ripercussioni nefaste su Magonza. Nel 1631 la città si consegnò al re di Svezia Gustavo Adolfo dietro promessa di un trattamento onorevole. Il re fece comunque manbassa di tutte le opere d'arte della città e diede ordine di trasportarle a Stoccolma. Purtroppo la nave con il suo prezioso carico colò a picco nel Baltico. Gustavo Adolfo morì l'anno seguente e il suo cancelliere fece mettere a sacco Magonza. L'occupazione svedese finì`nel 1636 lasciandosi dietro un'epidemia di peste.

Magonza subì ulteriori devastazioni da parte dell'esercito francese anche nel corso della Guerra della Grande Alleanza (1688-1697) che vide opposti i Borboni di Francia e gli Asburgo d'Austria per motivi di successione dinastica nell'Elettorato del vicino Palatinato. Il secolo dei lumi vide l'adesione entusiasta del primo ministro e fratello del principe-elettore Anton Heinrich Friedrich von Stadion alle teorie elaborate da Voltaire e Rousseau. Egli attuò numerose riforme nel campo dell'istruzione e dell'economia sfavorendo i Gesuiti.

L'ultimo principe-arcivescovo di Magonza fu Friedrich Karl Joseph von Erthal (1719 – 1802). Anch'egli fu aperto alle idee dell'illuminismo fino al punto di essere inviso al papato. Fece comunque retromarcia con lo scoppio della rivoluzione francese. L'esercito rivoluzionario espugnò la città nel 1792 costringendo il vescovo alla fuga e proclamando la repubblica di Magonza che ebbe vita travagliata fino all'avvento di Napoleone I. Dopo la caduta di quest'ultimo il congresso di Vienna assegnò Magonza e il suo territorio (Assia Renana) al Granducato d'Assia che conservò una parvenza d'indipendenza fino al 1918, anno in cui la carica di granduca fu definitivamente abolita.

Magonza si espanse soprattutto dopo l'abbattimento delle mura del 1871 ma il suo sviluppo, anche economico, non fu paragonabile a quello della vicina Wiesbaden di parecchie volte superiore. Dal 1919 fino al 1930 Magonza fu occupata dalle truppe francesi come previsto dal trattato di Versailles. Al tempo del nazionalsocialismo il vescovo Ludwig Maria Hugo osteggiò apertamente il regime. Alla fine della guerra la città appariva distrutta all'80% e di nuovo fu occupata dall'esercito francese che diede vita all'attuale stato della Renania-Palatinato scegliendo Magonza come sua capitale. Ciò nonostante la sua crescita industriale fu modesta nell'ambito del miracolo economico tedesco (Wirtschaftswunder) che caratterizzò la Germania dell'Ovest negli anni 50 del XX secolo.

Come orientarsi

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Map
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Magonza

  • 49.99848.267621 Schillerplatz con la fontana del carnevale e il monumento a Schiller
  • 49.99898.27152 Gutenbergplatz con un monumento di fronte al Teatro di Stato.
  • 49.99958.273663 Markt Markt (Magonza) su Wikipedia con la Heunensäule e la fontana del mercato del 1526, ingresso principale della cattedrale.
  • 49.999098.275184 Liebfrauenplatz qui si trova l'ingresso al Museo Gutenberg
  • 49.99688.27495 Augustinerstraße strada della passeggiata nel centro storico di Magonza
  • 49.99738.273556 Kirschgarten Kirschgarten su Wikipedia l'architettura a graticcio delle case cittadine su questa piazza risale al periodo compreso tra il XV e il XVIII secolo.


Come arrivare

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In aereo

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Dall'aeroporto di Francoforte (IATA: FRA), il treno locale S8 in direzione Wiesbaden ferma alla stazione centrale di Magonza (Magonza Römisches Theater). Il treno passa almeno ogni 30 minuti al giorno e impiega circa 30 minuti per raggiungere Magonza. Anche i treni regionali per Coblenza e Saarbrücken fermano a Magonza. Entrambe le opzioni condividono la stessa tariffa locale, i treni regionali sono più veloci e leggermente più convenienti.

L'Aeroporto di Colonia-Bonn (IATA: CGN) è servito da un collegamento diretto ICE mentre dall'aeroporto low cost di Francoforte-Hahn (IATA: HHN) è disponibile un collegamento diretto tramite bus navetta che impiegano circa un'ora.

In auto

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Magonza è circondata dalla A60 da Bingen / Rüsselsheim e dalle A643 e A671 da Wiesbaden, all'estremità settentrionale della A63 da Kaiserslautern.

In treno

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Stazione di Magonza Centrale
  • 50.00138.258651 Stazione di Magonza Centrale (Mainz Hauptbahnhof) (all'estremità occidentale del centro città). La più grande e l'unica in cui fermano i treni InterCity e InterCityExpress e funge da snodo generale per il traffico locale. Flixtrain serve la città da Berlino via Hannover e Francoforte. Il Nightjet, il treno notturno delle ferrovie austriache, effettua tre corse a settimana tra Bruxelles e Vienna via Monaco e Salisburgo , Berlino e Bruxelles via Francoforte, e Amsterdam e Zurigo. Si noti che Magonza dista poche ore da queste stazioni capolinea, quindi i treni notturni fermano qui dopo mezzanotte o prima delle 05:00. Dal lunedì al venerdì, un treno ICE veloce passa per il Limburgo e arriva a Colonia al mattino e al pomeriggio. Stazione di Magonza Centrale su Wikipedia stazione di Magonza Centrale (Q636700) su Wikidata
Stazione di Magonza teatro romano
  • 49.99338.277782 Stazione di Magonza teatro romano (Bahnhof Mainz Römisches Theater) (a sud del centro). È servita da treni regionali e pendolari. Raggiungibile da Francoforte, a circa 45 minuti di distanza, con la linea S8 della S-Bahn. Nel 2024, il costo di un biglietto singolo per il treno regionale (linea S8 della S-Bahn) dalla stazione centrale di Magonza all'aeroporto internazionale di Francoforte era di 6,30 €. Magonza è anche collegata alla S-Bahn Reno-Neckar. Mainz Römisches Theater station (Q320339) su Wikidata
  • 50.00718.282513 Stazione di Magonza-Kastel (Bahnhof Mainz-Kastel) (Dietro il ponte sul Reno). Con le linee S-Bahn S1, S9 e Stadt-Express SE10 da Francoforte a Wiesbaden. Da qui, si può fare una passeggiata panoramica attraverso il ponte Theodor-Heuss fino al centro di Magonza; il modo migliore è attraversare il passaggio a livello del Reduit sul Reno e salire le scale fino al ponte. Mainz-Kastel station (Q3074809) su Wikidata

In autobus

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  • 50.0004358.2585044 Stazione degli autobus interurbani di Magonza. Diversi autobus a lungo raggio (tra cui Flixbus) servono Magonza, fermando solitamente alla stazione centrale. La stazione è anche un fulcro per il traffico di autobus locali, che serve le campagne circostanti e Wiesbaden. Inoltre Lussemburgo (da 16,10 €), Treviri (da 9,00 €), Kaiserslautern (da 6,00 €).
    Dall'aeroporto di Francoforte Hahn, per chi arriva con Ryanair, c'è un servizio autobus diretto per Magonza circa ogni 90 minuti. La fermata dell'autobus ORN che serve questa tratta si trova appena fuori dalla stazione ferroviaria centrale. Il servizio dura circa 60-70 minuti.


Come spostarsi

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Con mezzi pubblici

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La spina dorsale del trasporto pubblico locale è costituita da quattro linee tranviarie e 25 linee di autobus gestite dalla Mainz Transport Company . Nei fine settimana sono in servizio anche diverse linee notturne , così come l'MVG Disco Express dall'Euro-Palace di Mainz-Kastel alla stazione ferroviaria centrale.

Il sito della Deutsche Bahn offre mappe, orari e indicazioni stradali eccellenti per spostarsi a Magonza tramite l'estesa rete di autobus e metropolitana leggera della città. Google Maps mostra la posizione delle fermate di tram e autobus a Magonza. Cliccando sul simbolo del tram o dell'autobus, si ottiene il nome della fermata e un elenco delle linee che la servono. L'operatore di trasporto pubblico locale (MVG - Mainzer Verkehrsgesellschaft) ha un sito web in tedesco.

  • Il biglietto giornaliero per Magonza e Wiesbaden costa 6,50 € (autobus, tram, S-Bahn e treni regionali). Il biglietto singolo costa 2,70 € (MVG, RMV) .
  • Tra le offerte più convenienti per esplorare i dintorni c'è il Rheinland-Pfalz-Ticket, che offre viaggi illimitati sui treni locali per un massimo di 5 persone all'interno degli stati federati di Renania-Palatinato, Saarland e Wiesbaden. Il biglietto costa dai 24 ai 44 euro al giorno (aggiornato al 2015) se acquistato tramite distributore automatico o online, oppure dai 26 ai 46 euro se acquistato presso una biglietteria ed è disponibile in tutte le stazioni ferroviarie. Per l'Assia (inclusa Magonza, ma non per il resto della Renania-Palatinato) esiste l'Hessenticket, un biglietto simile, al costo di 34 euro al giorno.

In taxi

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Uber e Free Now coprono la città.

In auto

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Anello di Magonza

A Magonza sono state istituite zone ambientali in conformità con l'ordinanza tedesca sul particolato fine. Senza l'apposito bollino, l'ingresso in una zona ambientale comporta una multa di 100 euro. Questo vale anche per gli utenti della strada stranieri.

Magonza è circondata da una tangenziale autostradale chiusa al traffico con due ponti autostradali sul Reno, un ponte autostradale sul Meno e un tunnel autostradale nei pressi di Magonza-Hechtsheim.

Quando parcheggiate a Magonza, se utilizzate la carta di debito EC o una carta di credito nelle macchinette di ingresso e di uscita invece di premere il biglietto automatico, otterrete uno sconto del 10% sulla tariffa del parcheggio. In alternativa, ritirando un biglietto dalla macchinetta all'ingresso, 4 persone possono viaggiare gratuitamente su autobus e tram in città.

In bicicletta

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L'operatore del trasporto pubblico locale offre un sistema di noleggio biciclette con stazioni in tutta la città. Il costo è di 1 € ogni 30 minuti. Una mappa delle stazioni disponibili è disponibile qui. Scarica l'app meinRad per Android o iOS, registrati e inizia a pedalare.

Il trasporto delle biciclette sui treni e sugli autobus è gratuito tutto il giorno, ma solo dalle ore 9.00 in poi fino a Rheinhessen (area RNN).


Cosa vedere

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Architetture religiose

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Magonza - Duomo
La navata del Duomo
  •  attrazione principale49.9988898.2738891 Duomo (Mainzer Dom). Considerato un capolavoro dell'arte romanico-renana, il duomo di Magonza, dedicato a san Martino da Tours, subì una lunga serie di interventi nei secoli successivi che alterarono l'originaria costruzione del 983 voluta dal vescovo di Magonza, Willigis, con il probabile scopo di accrescere il suo potere assicurandosi l'incoronazione dei re di Germania. Nel corso dei secoli il tempio subì ripetute distruzioni dovute sia a calamità naturali che all'azione dell'uomo. Negli anni della Repubblica di Magonza, istituita dall'esercito rivoluzionario francese, la cattedrale fu adibita a magazzino militare e spogliata di molti dei suoi arredi. Nel 1793, in seguito ai colpi d'artiglieria dei Prussiani che assediavano la città, si sprigionò un incendio all'interno del tempio che comportò la distruzione delle decorazioni in legno e della annessa biblioteca. L'anno successivo, le truppe rivoluzionarie francesi riuscirono a rioccupare la città; le opere sopravvissute all'incendio furono messe all'asta. Il bombardemento dell'agosto 1942, distrusse i tetti e il piano superiore del deambulatorio. Le volte però furono in grado di resistere. Lavori di restauro furono intrapresi nel dopoguerra e si protrassero per circa 20 anni. Un'altra serie di restauri fu avviata nel 2001 e si concluse quindici anni dopo. Duomo di Magonza su Wikipedia duomo di Magonza (Q666960) su Wikidata
Santo Stefano
  • 49.9955568.2686112 Chiesa di Santo Stefano (Pfarrkirche Sankt Stephan). Insieme alla cattedrale la chiesa di Santo Stefano è uno dei simboli della città. Sorge infatti su una lieve altura, quanto basta perché la sua struttura emerga dai tetti della città vecchia contribuendo così a caratterizzare il paesaggio cittadino. Fu distrutta due volte, nel 1857 in seguito allo scoppio di una polveriera e nel 1945 in seguito ai bombardamenti della RAF. L'interno della chiesa è a tre navate di uguale altezza che rivelano l'originario impianto gotico. Le vetrate policrome delle bifore e trifore che illuminano il coro furono realizzate nel 1978 da Marc Chagall che si ispirò a temi del vecchio e nuovo testamento. Chiesa di Santo Stefano (Magonza) su Wikipedia Parrocchiale di Santo Stefano (Q661125) su Wikidata
Christuskirche
  • 50.00728.266393 Chiesa di Cristo (Christuskirche), Kaiserstraße 56, +49 6131 234677. Prima chiesa protestante ad essere costruita a Magonza. Fu Napoleone a concedere per primo ai 600 protestanti della cattolica Magonza pieni diritti civili, inclusa la libertà di praticare la propria religione. La congregazione, che era cresciuta fino a 30.000 fedeli, costruì la sua nuova chiesa principale protestante in stile tardo rinascimentale italiano al centro della Kaiserstraße a due corsie. La cupola ricorda quella di San Pietro a Roma. La chiesa, completamente distrutta da un incendio durante la Seconda Guerra Mondiale, fu riconsacrata nel 1954. Il Coro Bach e l'Orchestra Bach di Magonza hanno sede qui. Christuskirche (Magonza) su Wikipedia Christuskirche (Q319281) su Wikidata
Chiesa di Sant'Agostino
  • 49.9971368.2748254 Chiesa di Sant'Agostino (Augustinerkirche). Innalzata tra il 1768 e il 1772, su di una chiesa del XIII secolo, realizzata anche questa dai frati dell'ordine mendicante di Sant'Agostino poco dopo il loro arrivo a Magonza, la chiesa fu sconsacrata nel 1803 secondo le clausole del trattato di Lunéville seguito alla battaglia di Marengo tra Austria e Francia. Il tempio è stato risparmiato dalle devastazioni della II guerra mondiale. Il portale d'ingresso è sormontato da un gruppo scultoreo raffigurante l'Incoronazione della Vergine da parte della Trinità fra le statue di sant'Agostino e sua madre santa Monica. L'interno, a navata unica, è sontuosamente decorato secondo i dettami dello stile rococò in voga al tempo della sua ricostruzione. L'altare maggiore è ornato di statue. Di queste quella dedicata alla Vergine, faceva parte delle decorazioni della preesistente chiesa gotica. Notevole anche l'organo realizzato nel 1772 da un artigiano locale. Vi è annesso un convento coevo alla chiesa. Chiesa di Sant'Agostino (Magonza) su Wikipedia chiesa di Sant'Agostino (Q76886) su Wikidata
Chiesa di San Pietro
  • 50.0047088.2698535 Chiesa di San Pietro (katholische Kirche St. Peter). Una prima chiesa eretta nel 944 fuori le mura andò totalmente distrutta dall'artglieria svedese durante l'assedio di Magonza del 1631. La ricostruzione avvenne solo nel 1749 per volere del principe vescovo Johann Friedrich Karl von Ostein, che ne commissionò l'opera all'architetto di corte, Johann Valentin Thoman. Il progettista realizzò un edificio in puro stile rococò con facciata a tre ordini sovrapposti racchiusa fra due alte torri gemelle dalla caratteristica cupola a bulbo. Durante l'occupazione dell'esercito napoleonico, la chiesa fu sconsacrata ed adibita a scuderie. Gli affresci dell'interno, realizzati da Giuseppe Appiani fra il 1752 e il 1755 andarono completamente perduti in seguito ai bombardamenti della II guerra mondiale ma furono rifatti negli anni '70 del XX secolo. Alcuni arredi sono quelli originari come il pulpito ligneo bianco e oro e i confessionali. Tra gli altari delle cappelle laterali spicca quello della Croce, (Kreuzaltar), a sinistra, con un crocifisso del XVI secolo di Hans Backoffen. Chiesa di San Pietro (Magonza) su Wikipedia chiesa di San Pietro (Q883791) su Wikidata
Chiesa di Sant'Ignazio
  • 49.99588.278066 Chiesa di Sant'Ignazio, Kapuzinerstraße 36. Coeva alle chiese di San Pietro e di Sant'Agostino e realizzata su progetto dell'architetto di corte, Johann Valentin Thoman. Lo stile della facciata è tuttavia completamente diverso, improntato più al classicismo barocco della fase precedente il rococò. La volta dell'interno è decorata con affreschi realizzati da Johann Baptist Enderle nel 1776 che raffigurano scene della vita di S. Ignazio. Lórgano posto sulla galleria sovrastante l'ingresso risale al 1779. Chiesa di Sant'Ignazio (Magonza) su Wikipedia chiesa di Sant'Ignazio (Q879179) su Wikidata
  • 50.00878.259317 Nuova sinagoga (Neue Synagoge), Synagogenplatz Angolo Hindenburgstraße/Josefsstraße, +49 6131 210 8800. Nuova sinagoga di Magonza su Wikipedia nuova sinagoga di Magonza (Q870253) su Wikidata
  • 50.0008678.2722478 Chiesa di San Quintino. Chiesa di San Quintino (Magonza) su Wikipedia chiesa di San Quintino (Q72745) su Wikidata
  • 49.99838.272229 Chiesa di San Giovanni. Chiesa di San Giovanni (Magonza) su Wikipedia chiesa di San Giovanni (Q1415719) su Wikidata
  • 50.00198.2721710 Chiesa di San Cristoforo (Monumento ai Caduti). Chiesa di San Cristoforo (Magonza) su Wikipedia chiesa di San Cristoforo (Q871057) su Wikidata
  • 50.00278.273311 Chiesa dei Carmelitani. Basilica gotica costruita intorno al 1350-1400 nei pressi di Rheinstrasse. Chiesa dei Carmelitani (Magonza) su Wikipedia chiesa dei Carmelitani (Q3585896) su Wikidata
  • 50.0045228.24756412 Chiesa della Resurrezione. Auferstehungskirche (Q15106942) su Wikidata
  • 49.96098.1868513 Chiesa di San Francesco. St. Franziskus (Q2318243) su Wikidata

Architetture civili

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Palazzo Ostein
  • 49.99758.2683314 Palazzo Ostein (Osteiner Hof). Palazzo barocco eretto tra il 1747 e il 1752 su progetto di Johann Valentin Thoman (1695-1777) e su commissione di Franz Wolfgang Damian von Ostein, fratello del principe elettore Johann Friedrich Karl (1689-1763). Il palazzo è famoso perché ogni anno alle ore 11:11 dell'11 di novembre il sindaco di Magonza si affaccia alla balconata del piano nobile del palazzo enunciando le 11 leggi del carnevale. Palazzo Ostein su Wikipedia Palazzo Ostein (Q319076) su Wikidata
Palazzo dei Cavalieri Teutonici
  • 50.005288.2716715 Palazzo dei Cavalieri Teutonici (Deutschhaus) (a sud-est del Palazzo Elettorale). Un palazzo barocco risalente al 1737 sulla riva del Reno, costruito per l'allora Arcivescovo e Gran Maestro dell'Ordine Teutonico, in seguito utilizzato come residenza secondaria del Granduca d'Assia, oggi sede del Parlamento Regionale. Nel 1951, le mura esterne furono ricostruite e l'interno fu riprogettato per ospitare la sala plenaria del Parlamento Regionale della Renania-Palatinato. Deutschhaus su Wikipedia Deutschhaus (Q530788) su Wikidata
  • 50.00178.2699116 Palazzo Dalberg (Jüngerer Dalberger Hof). Palazzo Dalberg su Wikipedia Palazzo Dalberg (Q1716867) su Wikidata
Ospedale di Santo Spirito
  • 50.00038.2755617 Ospedale di Santo Spirito (Heilig-Geist-Spital). L'ex Ospedale dello Spirito Santo fu costruito nel 1236 e vanta una storia variegata. Il piano terra è un'aula a volta in stile tardo romanico con un grande portale su ciascuna delle quattro pareti. Era una struttura polifunzionale dove vivevano pellegrini, senzatetto, forestieri, poveri, anziani e persino malati. Nel 1462, la chiesa trasformò l'edificio in una casa di riposo per donne. Durante i lavori di ristrutturazione, le finestre romaniche furono sostituite da alte finestre gotiche. Nel 1863, la Brey'sche Aktien-Brauerei aprì qui un ristorante. Negli anni '50, l'Ospedale dello Spirito Santo era una popolare sala da ballo. Nel 1975, è stato restaurato riportandolo alle sue origini romaniche e ora ospita un ristorante. Heilig-Geist-Spital (Q3145325) su Wikidata
Palazzo del Principe Elettore
  • 50.00678.2705618 Palazzo del Principe Elettore (Kurfürstliches Schloss), Diether-von-Isenburg-Straße 4. È l'antica residenza cittadina degli arcivescovi di Magonza, che erano anche elettori dell'elettorato di Magonza e avevano il diritto di eleggere il re di Germania. Palazzo del Principe Elettore (Magonza) su Wikipedia Palazzo del principe elettore (Q454121) su Wikidata
Nuovo Arsenale
  • 50.0058.2719419 Nuovo Arsenale, Neues Zeughaus (a sud del Deutschhaus, di fronte al ponte Theodor-Heuss). Oggi sede della Cancelleria di Stato. Nuovo Arsenale (Magonza) su Wikipedia Nuovo Arsenale (Q1480885) su Wikidata
  • 508.2652820 Palazzo Erthal (Erthaler Hof), Schillerplatz. Palazzo Erthal su Wikipedia Palazzo Erthal (Q1362466) su Wikidata
  • 49.99788.2677821 Palazzo Bassenheim (Bassenheimer Hof), Schillerplatz. Palazzo Bassenheim su Wikipedia Palazzo Bassenheim (Q810492) su Wikidata
  • 49.998848.2663522 Palazzo Schönborn (Schönborner Hof), Schillerplatz. Palazzo Schönborn su Wikipedia Palazzo Schönborn (Q1473299) su Wikidata
  • 50.0001658.27151523 Alte Universität. Primo edificio universitario dal 1615 al 1618 nella Vecchia Via dell’Università. Alte Universität (Magonza) su Wikipedia Alte Universität (Q25089329) su Wikidata
Municipio
  • 50.00088.2772224 Municipio (Rathaus Mainz), Jockel-Fuchs-Platz 1,, +49 6131 120. Il municipio fu costruito nei primi anni '70 da architetti danesi, che utilizzarono molte tonnellate di marmo svedese per la facciata. Considerato moderno all'epoca della sua costruzione, oggi il municipio non è molto popolare: molti lo considerano troppo monumentale, alcuni persino brutto. Dall'ampia piattaforma del municipio si gode di una splendida vista sul lungofiume del Reno e sul fiume. Rathaus Mainz (Q1885748) su Wikidata
  • 49.997258.270125 Älterer Dalberger Hof. Älterer Dalberger Hof (Q254853) su Wikidata
  • 50.00178.2699126 Jüngerer Dalberger Hof. Palazzo Dalberg su Wikipedia Palazzo Dalberg (Q1716867) su Wikidata

Architetture militari

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Torre di Ferro
Torre di Legno
  • 50.0018.2754727 Torre di Ferro (Eisenturm), Rheinstraße 59. La torre di sei piani dell'ex Mercato del Ferro fu costruita intorno al 1240 ed è una delle sole tre torri rimaste di quelle che un tempo erano 34 porte e torri di guardia lungo le mura della città. Oggi, gli artisti di Magonza utilizzano la Torre del Ferro come galleria e spazio espositivo. Torre di Ferro su Wikipedia Torre di Ferro (Q319379) su Wikidata
  • 49.99718.2780328 Torre di Legno (Holzturm), Holzstraße 34. La torre di sei piani sulla Rheinstrasse, con i suoi blocchi d'angolo e il sottile tetto a padiglione, fu costruita nel XV secolo. Nel tardo Medioevo, la torre servì da prigione, dove Schinderhannes e i suoi compagni di banda furono imprigionati per 15 mesi prima di essere ghigliottinati. Il cancello d'ingresso si trova ora a 3 metri sotto il livello stradale, poiché la riva del Reno è stata rialzata. Torre di Legno su Wikipedia Torre di legno di Magonza (Q320647) su Wikidata
  • 49.99318.2741729 Cittadella di Magonza (Zitadelle Mainz), Windmühlenstraße. Cittadella di Magonza su Wikipedia Cittadella di Magonza (Q206198) su Wikidata

Antichità romane

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Cenotafio di Druso
  • 49.99218.2742130 Cenotafio di Druso (Drususstein) (Nella cittadella sopra la stazione del Teatro Romano). Rudere di tomba romana del I secolo d.C. sul versante sud della città alta. L'identificazione è stata possibile grazie a un'iscrizione latina che reca il nome di Druso maggiore, figlio di Augusto e di Livia Drusilla, deceduto nel 9 a.C. in seguito a una caduta di cavallo nel corso di una campagna militare in Germania. Cenotafio di Druso su Wikipedia Cenotafio di Druso (Q565736) su Wikidata
  • 50.00538.2705531 Colonna di Giove (Große Mainzer Jupitersäule). Colonna di Giove su Wikipedia Colonna di Giove (Q322417) su Wikidata
Arco di Dativius Victor
  • 50.005668.2699332 Arco di Dativius Victor (Dativius-Victor-Bogen), Ernst-Ludwig-Platz. Modesto arco trionfale ad un solo fornice del III secolo d.C. L'iscrizione sull'attico reca la dedica al decurione Dativius Victor. Arco di Dativius Victor su Wikipedia Arco di Dativius Victor (Q322649) su Wikidata
  • 49.993158.2779333 Teatro romano (Römisches Theater), stazione "Mainz Römisches Theater". Scavi di un antico teatro, il più grande teatro romano a nord delle Alpi con 10000 posti. Teatro romano di Magonza su Wikipedia Teatro romano di Magonza (Q454527) su Wikidata
  • 49.99618.2637934 Porta della città romana (Römisches Stadttor Mainz), Am Römertor. Resti della porta cittadina tardoantica sul Kästrich. La porta romana è facilmente individuabile con una breve ricerca nelle aree verdi del complesso residenziale di Kästrich. Römisches Stadttor (Kästrich, Mainz) (Q2202639) su Wikidata
  • 49.98948.2536135 Acquedotto di Mogontiacum (acquedotto di Magonza) (tram 52 da Schillerplatz o dalla stazione ferroviaria principale in direzione Bretzenheim. Scendere a Römersteine). Nella valle dello Zahlbach si trovano i pilastri di un grande acquedotto romano, lungo 9 km e alto fino a 25 m, che un tempo riforniva la città e l'accampamento legionario sul Kästrich con acqua proveniente da una sorgente di Magonza-Finthen (in romano: Ad Fontes). Acquedotto di Mogontiacum su Wikipedia Acquedotto di Mogontiacum (Q896423) su Wikidata

Musei

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Museo Gutenberg
  • 49.9997228.27527836 Museo Gutenberg, Liebfrauenstraße 5, +49 6131 122503. Mar-Sab 09:00-17:00, Dom 11:00-17:00. Vi sono esposti i primi libri stampati in Europa, torchi per la stampa e macchine per la litografia di varie epoche e forme. Nel 1978 il museo acquisì due delle 46 copie originali della "Bibbia a 42 righe", il primo libro stampato prodotto da Gutenberg che dimostrò così che la nova forma scribendi non aveva nulla da invidiare all'arte degli amanuensi. A causa del loro inestimabile valore, le due copie originali sono protette in una camera blindata dotata di telecamere di sorveglianza e di un sofisticato sistema di allarme. Nei sotterranei del museo è stato riprodotto il laboratorio di Gutenberg che oggi costituisce la maggiore attrazione del museo. I visitatori hanno la possibilità di assistere al funzionamento delle macchine ideate da Gutenberg sul finire del XVI secolo per la realizzazione di libri stampati. I tipografi all'opera vestono i costumi del tempo. Gli orari di apertura del laboratorio divergono da quelli del museo ma non è richiesta alcuna prenotazione e il prezzo è incluso in quello d'ingresso. Museo Gutenberg su Wikipedia Museo Gutenberg (Q474841) su Wikidata
Museo statale di Magonza
  • 50.003858.2677837 Museo statale di Magonza (Landesmuseum Mainz), Große Bleiche 49-51, +49 6131 28570. Mar 10:00-20:00, Mer-Dom 10:00-17:00. Il museo è allestito in un vasto edificio che un tempo accoglieva le scuderie del principe elettore, noto anche come caserma del cavallo d'oro. Il nucleo delle collezioni è costituito da opere d'arte confiscate su ordine di Napoleone I cui si sono aggiunte altre appartenute al duca Giovanni Giorgio di Sassonia. Nelle sale del lapidario sono esposte vestigia provenienti dalle province romane della Germania inferiore e superiore. È la più grande collezione di antichità romane d'oltralpe. Le collezioni di epoca preromana comprendono reperti molto interessanti come la figurina di un cane in vetro policromo proveniente da una tomba celtica del II secolo a.C. della necropoli di Wallertheim. Tra le opere d'arte medioevali spiccano le statue che ornavano il portale della chiesa gotica di Santa Maria al mercato. Notevoli anche le collezioni di porcellane provenienti dalla fabbrica di Höchst e di cristallerie Art Nouveau. Le collezioni d'arte del XX secolo comprendono tra l'altro numerosi dipinti dell'artista catalano Antoni Tàpies, un'opera di Picasso del 1908 intitolata "Testa di donna" e di altri artisti come Max Klinger, Käthe Kollwitz e Max Liebermann, tutti classificati dal regime del nazionalsocialismo come esponenti di arte degenerata. Landesmuseum Mainz (Q834183) su Wikidata
Museo delle Antiche Costruzioni Navali
  • 49.99418.2804238 Museo delle Antiche Costruzioni Navali (Museum für Antike Schifffahrt), Neutorstraße 2b, +49 6131 286630. Chiuso fino alla primavera del 2026. Nel 1981/82, durante i lavori di scavo per l'ampliamento del Mainz Hilton Hotel sul Reno, furono scoperti i resti di ben cinque navi militari della fine del III/IV secolo d.C. Dopo un accurato restauro, si trovano ora in questo museo. Si trattava di due diversi tipi di navi da guerra della flotta renana tardo-romana, oltre ad altri tipi di navi. Il Museo della Navigazione Antica presenta i reperti in originale e come fedeli repliche 1:1. In questo contesto, il museo fornisce anche informazioni sulla cantieristica navale antica in generale, sulla tecnologia di costruzione e sulle operazioni navali romane nelle province germaniche e in tutto l'Impero. Museum of Ancient Shipbuilding (Q1954606) su Wikidata
  • 50.00618.2697239 Museo Centrale Romano-Germanico (Römisch-Germanisches Zentralmuseum), Ernst-Ludwig-Platz 2, +49 6131 91240. Chiuso, aprirà nel 2027. Mostre permanenti sul periodo romano e sull'Alto Medioevo. Römisch-Germanisches Zentralmuseum (Q878029) su Wikidata
Santuario di Iside e della Magna Mater
  • 50.001358.2679740 Santuario di Iside e della Magna Mater (Heiligtum der Isis und Mater Magna). Scoperto per caso nel 1999, durante i lavori per la costruzione di una galleria commerciale ("Römerpassage") in centro. La sua identificazione fu resa possibile grazie alle numerose iscrizioni votive alla dea egizia Iside e alla Magna Mater. Fu eretto nell'ultimo terzo del I secolo lungo la strada romana che conduceva al ponte sul Reno. Nel corso degli scavi furono rinvenuti anche i resti di una necropoli appartenente alla cosiddetta "cultura di Hallstatt", fiorita in Europa centrale dalla tarda età del bronzo (1200-800 a.C.) fino agli inizi dell'età del ferro (800-600 a.C.). Tra le tombe, una ove fu sepolto un personaggio femminile di rango elevato, ha restituito oggetti del corredo funebre. I reperti sono visibili nei sotterranei del Römerpassage. Santuario di Iside e della Magna Mater su Wikipedia Santuario di Iside e della Magna Mater (Q879706) su Wikidata
Museo del Carnevale di Magonza
  • 49.99928.26541 Museo del Carnevale di Magonza (Mainzer Fastnachtsmuseum), Neue Universitätsstraße 2. Mar-Dom 11:00-17:00. Collezione sulla storia del Carnevale di Magonza. (Q1885723) su Wikidata
Museo di storia naturale
  • 49.9923028.27436842 Museo di storia della città (Stadthistorisches Museum), Cittadella di Magonza, Edificio D. ven 14:00 - 17:00, sab-dom 11:00 - 17:00. Magonza dalle sue origini ai giorni nostri... un viaggio attraverso la storia della città. Stadthistorisches Museum Mainz (Q3329673) su Wikidata
  • 50.00338.2705643 Museo di storia naturale (Naturhistorisches Museum), Reichklarastraße 10. Mar 10:00-20:00, Mer 10:00-14:00, Gio-Dom 10:00-17:00. Sono esposti rocce e minerali, nonché flora e fauna fossilizzate . Nelle sale espositive sono presentati animali autoctoni nei loro habitat naturali. Tra questi, il tilacino della Tasmania, il rinoceronte di Giava e il gruppo di quagga, famoso in tutto il mondo. Natural History Museum Mainz (Q1970332) su Wikidata
  • 49.998568.2746644 Museo diocesano, Domstr. 3. 5€. Mar 10:00-20:00, Mer 10:00-14:00, Gio-Dom 10:00-17:00. Il Duomo di Magonza e il Museo Diocesano espongono, tra le altre cose, il tesoro del Duomo. Dom- und Diözesanmuseum (Mainz) (Q1236504) su Wikidata
  • 50.01218.262645 Museo d'arte di Magonza (Kunsthalle Mainz), Am Zollhafen 3-5, +49 06131 - 126 936, . mar-ven 10:00-18:00, mer fino alle 21:00, sab-dom, festivi 11:00-18:00. Galleria d'arte di Magonza su Wikipedia Galleria d'arte di Magonza (Q1236023) su Wikidata

Parchi

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Parco comunale di Magonza
  • 49.98948.2880646 Parco comunale di Magonza (Stadtpark) (Tra la città vecchia e la città alta, vicino alla stazione ferroviaria del Teatro Romano di Magonza). Uno dei due parchi più grandi di Magonza. Progettato dall'architetto paesaggista Peter Wolf per conto della città tra il 1819 e il 1825, il complesso in stile parco paesaggistico inglese offre spazi per il relax a pochi passi dal centro. Oltre a sentieri fiancheggiati da alberi secolari e prati, lo Stadtpark ospita il roseto realizzato nel 1925, un piccolo zoo e una voliera. L'hotel situato nello Stadtpark ospita serre climatizzate e la serra delle palme con terrari paesaggistici e acquari marini. Il mercato del vino di Magonza si svolge nello Stadtpark l'ultimo fine settimana di agosto e il primo fine settimana di settembre. Parco comunale di Magonza su Wikipedia parco comunale di Magonza (Q910516) su Wikidata
  • 49.9872098.29067747 Volkspark (nel quartiere di Weisenau e collegato al parco cittadino da un ponte. Le linee di autobus 62 e 63 offrono un accesso diretto). Il Volkspark è il luogo perfetto per rilassarsi con tutta la famiglia. Il parco offre ampi prati perfetti per partite di calcio, barbecue e altre attività. Un trenino per bambini corre intorno ai prati. L'area giochi d'acqua è particolarmente apprezzata in estate; si consigliano un asciugamano e un cambio di vestiti. Il campo da minigolf ha riaperto nella primavera del 2016 e rimane frequentato anche in autunno. È disponibile un ampio parcheggio e proprio accanto al Volkspark si trovano un parco giochi per bambini e il ristorante "Schwayer".
Parco faunistico di Gonsenheim
  • 50.00618.203748 Parco faunistico di Gonsenheim (Wildpark Mainz-Gonsenheim). Si possono osservare fagiani, galline e gatti selvatici. Il parco ospita anche capre, pecore e maialini in un grande recinto domestico, un recinto per uccelli acquatici e cervi, daini, mufloni e cinghiali. Conigli e porcellini d'India possono essere ammirati in un mini-zoo. Wildpark Mainz-Gonsenheim (Q2570817) su Wikidata
Orto Botanico dell'Università Johannes Gutenberg di Magonza
  • 49.99238.2436949 Orto Botanico dell'Università Johannes Gutenberg di Magonza (Bus 6 e 69 Botanischer Garten.). gratis, le visite guidate si svolgono la domenica alle 11:00 da marzo a metà ottobre e costano 3 €. Lun-Dom 7:30 - 18:00, da novembre a gennaio fino alle 17:00. È un giardino scientifico con circa 8.500 specie vegetali provenienti da quasi tutte le regioni del mondo. Grazie alla sua posizione favorevole nel clima vitivinicolo mite e relativamente secco, molte piante amanti del caldo possono essere coltivate all'aperto tutto l'anno. Dal 1992, le serre (che collegano gli edifici adiacenti, la serra tropicale, la serra delle succulente, le colture tropicali e subtropicali, le piante da serra fredda e l'area insettivora) sono aperte a studenti e visitatori. Botanischer Garten der Johannes Gutenberg-Universität Mainz (Q871292) su Wikidata

Altro

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  • 49.99948.2741350 Fontana del mercato. Fontana ornamentale rinascimentale nel mercato del 1526. Marktbrunnen (Q1900994) su Wikidata
  • 49.99888.2716251 Gutenberg-Denkmal, Gutenbergplatz. Gutenberg memorial (Q1557143) su Wikidata
  • 49.9988.2680652 Fontana del Carnevale (Fastnachtsbrunnen). Fastnachtsbrunnen (Q1397799) su Wikidata
Cimitero di Magonza
  • 49.9958.2553 Cimitero di Magonza (Mainzer Hauptfriedhof), Untere Zahlbacher Straße. Il cimitero fu fondato nel 1803, ma l'area nella valle dello Zahlbach era già stata un luogo di sepoltura per soldati e cittadini romani in epoca romana, e anche i vescovi di Magonza furono sepolti qui nell'Alto Medioevo . Ad esempio, Sant'Aureo fu sepolto qui nel V secolo e in seguito riseppellito nel monastero di Alban. All'inizio del XIX secolo, Magonza e il Palatinato furono occupati dalla Francia. Nel 1803, il prefetto di Magonza e allora sindaco di Magonza, Jeabon St. André, fece rispettare la risoluzione dell'Assemblea Nazionale francese rivoluzionaria che stabiliva l'abbandono dei vecchi cimiteri della città a favore di un nuovo cimitero centrale. Un anno dopo, la risoluzione divenne legge per tutte le città francesi, inclusa Parigi, dove un anno dopo Magonza, fu creato il famoso Cimetière du Père Lachaise, il primo cimitero al mondo in stile parco. Cimitero principale di Magonza su Wikipedia cimitero principale di Magonza (Q302744) su Wikidata
Ponte Theodor Heuss
Vecchio cimitero ebraico
  • 50.0066678.27694454 Ponte Theodor Heuss (Theodor-Heuss-Brücke) (tra Magonza e Magonza-Kastel). Questo è uno dei tre ponti sul Reno che collegano Magonza a Wiesbaden e all'Assia. Come quasi tutti gli altri ponti tedeschi sul Reno, l'ex ponte fu distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale. Il ponte fu ricostruito all'inizio degli anni '50 e intitolato al primo presidente della Repubblica Federale Tedesca, Theodor Heuss. Kastel, un ex sobborgo di Magonza, e diversi altri villaggi sulla riva destra del Reno, furono separati dalla città dopo la guerra, poiché il Reno costituiva il confine tra i settori di occupazione francese e americano. Ancora oggi, Kastel, Kostheim, Amöneburg, Ginsheim, Gustavsburg e gli altri ex sobborghi si considerano parte di Magonza, sebbene siano amministrati da Wiesbaden e dall'Assia. Theodor-Heuss-Brücke (Magonza) su Wikipedia Theodor-Heuss-Brücke (Q567512) su Wikidata
  • 49.9834018.24237855 Vecchio cimitero ebraico. Insieme ai siti di Spira e Worms legati alla storia ebraica della regione, questo cimitero, utilizzato come luogo di sepoltura fin dal X secolo, è stato inserito dall'UNESCO nella lista del patrimonio mondiale. Alter jüdischer Friedhof (Q21037176) su Wikidata


Eventi e feste

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  • OPEN OHR Festival. Pentecoste.
  • Notte di San Giovanni. Fine giugno. Una festa di strada di quattro giorni, che si tiene sempre dal venerdì al lunedì intorno al giorno di San Giovanni (24 giugno), in onore di Johannes Gutenberg. Include un bellissimo e grande mercato degli artisti sulle rive del Reno e un grandioso spettacolo pirotecnico sul Reno il lunedì. La vista migliore dei fuochi d'artificio è dal Maaraue a Mainz-Kostheim . Ci sono meno folle lungo il sentiero lungo le rive del Reno e sui prati per picnic.
  • Luci d'estate di Magonza. Fine luglio. con un grande spettacolo pirotecnico sincronizzato con la musica.
  • Grande festa del vino e mercato degli artisti. Fine agosto.
Carnevale di Magonza
  • Carnevale di Magonza. Dall'11 novembre a mercoledì delle ceneri. A differenza dei carnevali di Colonia e Düsseldorf, quello di Magonza ha un carattere più politico e letterario. Politici e altre figure di spicco sono i destinatari di questo tipo di carnevale. I discorsi comici sono al centro di ogni sessione carnevalesca. L'evento più famoso, "Magonza rimane Magonza, canta e ride", si svolge ogni anno il Venerdì di Carnevale nel Palazzo Elettorale ed è trasmesso alternativamente da SWR e ZDF. Il carnevale di strada è meno vistoso; la maggior parte si svolge al chiuso. Nelle settimane successive i club di Magonza organizzano numerosi eventi carnevaleschi al coperto con serate di gala, balli di guardia, discorsi comici, ecc.
  • Carnevale di strada:
    • Il 1° gennaio la sfilata dei Giardini di Magonza
    • Il Carnevale delle Vecchie sarà quindi giovedì 12 febbraio 2026
    • Sfilata mascherata dei giovani sabato, ore 14:11.
  • Domenica: Parata delle Guardie
  • La sfilata del Lunedì delle Rose, momento clou del Carnevale, si terrà il 16 febbraio 2026. La sfilata avrà circa 5.000 partecipanti, 177 carri allegorici e sarà lunga 5,5 km. La partenza è prevista a nord del centro storico alle 11:00. Punti panoramici: Kaiserstraße tra la stazione ferroviaria e la Christkirche, Gutenbergplatz, le piazze del duomo e soprattutto Schillerplatz con il Museo del Carnevale. Arrivate presto: non sarete soli alla sfilata; sono attesi mezzo milione di spettatori.
  • Funerale di Carnevale con corteo delle guardie nel Reduit nel quartiere Mainz-Kastel di Wiesbaden, mercoledì delle Ceneri, 18 febbraio 2026 alle ore 19.00. Carnevale di Magonza su Wikipedia Carnevale di Magonza (Q314171) su Wikidata


Cosa fare

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Passeggiata sul Reno
  • Passeggiata sul Reno. Il centro di Magonza si trova sulla riva sinistra del Reno, dove il fiume Meno sfocia nel Reno. La vista spazia su Mainz-Kastel con il suo Reduit e, a monte, sulla Maaraue. La passeggiata lungo il Reno è un punto di attracco per le gite in barca ed è ideale per passeggiate, come il giro sul ponte Theodor Heussbrücke, oltre il Reduit, lungo la Maaraue e il Meno, poi sul ponte del Meno da Magonza-Kostheim a Gustavsburg fino alla Mainspitze, e di nuovo sul ponte ferroviario sul Reno, quindi oltre il porto invernale fino alla Rheingoldhalle (nota: questo percorso è di circa 7 km). Sono disponibili tour in stand-up paddle dalla riva del Reno.
  • 50.000248.255651 Mainzer Taubertsbergbad, Wallstraße 9 (Stazione centrale di Magonza, uscita ovest). Piscina coperta e all'aperto.
  • Schwarzlichthelden Minigolf.

Visite guidate

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  • Magonza d'oro e le sue attrazioni. Adulti:14 €, ridotto: 12 €. Ogni sabato dell'anno, da maggio a ottobre, anche martedì, mercoledì, venerdì e domenica alle 14:00 presso il Mainz STORE / Tourist Info. un tour attraverso la storia della città dalle sue origini ai giorni nostri: l'epoca romana, la cattedrale, il centro storico e il moderno centro di Magonza.
  • Passeggiate in città con i Greeters di Magonza. all'insegna del motto "Vieni come ospite, parti come amico", i Greeters di Magonza offrono visite guidate gratuite della città. In questo modo, gli ospiti possono conoscere la città fuori dai sentieri battuti e dal punto di vista di un abitante del posto. I Greeters sono lieti di mostrare agli ospiti la loro città in tutta la sua autenticità, con tutti i suoi angoli nascosti. Vengono inoltre discusse storie ed esperienze personali, nonché consigli su uscite e attività per il tempo libero. Nei colloqui concreti tra ospite e Greeter, vengono prese in considerazione le richieste specifiche, rendendo queste passeggiate un incontro personale e individuale con la città. Per mantenere l'individualità, i Greeters si svolgono solo in piccoli gruppi di massimo  6 persone. I Greeters di Magonza sono membri dell'International Greeter Association.

Crociere sul Reno

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Diverse compagnie offrono crociere fluviali, in genere con partenza da Colonia o Coblenza e arrivo a Magonza (e viceversa). Chi non ha mai fatto un giro in battello a vapore attraverso la valle del Medio Reno non ha mai visto la Germania.

  • KD Rhine River Cruise Pass. offre una crociera sul Reno fino a Colonia, con possibilità di fermate lungo il percorso.