Savigliano
Savigliano | |
Stato | Italia |
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Regione | Piemonte |
Territorio | Cuneese |
Altitudine | 320 m s.l.m. |
Superficie | 110,79 km² |
Abitanti | 21.765 (2025) |
Nome abitanti | Saviglianesi |
Prefisso tel | +39 0172 |
CAP | 12038 |
Fuso orario | UTC+1 |
Patrono | San Sebastiano (19 agosto) |
Posizione | |
Sito istituzionale |
Savigliano è una città del Piemonte.
Da sapere
[modifica]Cenni geografici
[modifica]Situata nel Cuneese, Savigliano confina con Cavallermaggiore, Cervere, Fossano, Genola, Lagnasco, Marene, Monasterolo di Savigliano, Scarnafigi, Verzuolo, Villafalletto e Vottignasco.
Cenni storici
[modifica]Le testimonianze artistiche del suo centro storico e del suo territorio sono conseguenza di un passato ricco di storia: dapprima abitato da popolazioni celto-liguri, fu poi sottomesso dagli antichi romani, la cui dominazione ha lasciato, oltre a reperti archeologici ed epigrafi, traccia nel toponimo Salvianum da cui è derivato il nome Savigliano.
Citata come "villa saviliani" in un placet imperiale del 981, fu poi libero comune; adottò nello stemma civico la croce rossa in campo argento e il motto "Fidelis Deo et hominibus".
Per la sua posizione geografica era particolarmente esposta alle contese con il Marchesato di Saluzzo.
Seguì, dal 1349, le alterne vicende di Casa Savoia, con lunghi periodi di dominazione francese.
Importante piazzaforte militare, conobbe, sul finire del XVI secolo e durante il secolo successivo, un periodo di vera supremazia territoriale, cui corrispose la fioritura delle arti, documentata, in particolare, dalla pittura di scuola saviglianese, che si impose in tutta la provincia.
La nobiltà locale, assurta a funzioni autorevoli a corte, ristrutturò palazzi in città e ville nel contado, in forme tardo-manieriste o barocche, mentre conventi e monasteri facevano a gara per ammodernare chiese e clausure.
Nei secoli XVI e XVII fu capoluogo di provincia.
Con l'abbattimento della cinta fortificata — avvenuto a inizio Settecento — Savigliano perse la funzione di piazzaforte militare e anche la posizione di prestigio che aveva occupato, tra i centri piemontesi.
Con l'occupazione francese, iniziata nel 1798, fece parte del Dipartimento dello Stura e fu sede di una sottoprefettura, rango che mantenne sino al 1814.
A metà Ottocento, sotto il dominio dei Trossarello (chiamati anche Trossarelli, in alcune occasioni), la città ritrovò un proprio ruolo come sede di manifatture tessili e meccaniche importanti, cui l'arrivo della ferrovia (1853) offrì nuove possibilità di traffico e di collegamenti.
Dopo la seconda guerra mondiale, l'amministrazione della città fu della Democrazia Cristiana, fino alla scomparsa di questo partito.
Come orientarsi
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Frazioni
[modifica]- Apparizione
- Canavere
- Levaldigi
- San Giacomo
- San Grato
- Sanità
- San Salvatore
- Santa Rosalia
- Solere
- Solerette
- Suniglia
- Tetti Vigna
- Cavallotta
- Maresco
- Tetti Roccia
- Rigrasso
- Tetti Chiamba
Come arrivare
[modifica]In aereo
[modifica]L'1 aeroporto di Cuneo-Levaldigi dista 14 km da Savigliano.
In auto
[modifica]Il tratto della S.P. 662 (Roreto - Saluzzo) che va da Savigliano a Saluzzo, di 16,2 km, completamente pianeggiante, contiene un rettilineo che, con i suoi 13,8 km, è uno dei più lunghi d'Italia su strada extraurbana, non considerando quelli autostradali.
In treno
[modifica]- 2 Stazione di Savigliano. Servita dai collegamenti regionali della Linea 7 del Servizio ferroviario metropolitano di Torino, operati da Trenitalia, nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la Regione Piemonte.
Come spostarsi
[modifica]Cosa vedere
[modifica]- 1 Piazza Santorre di Santarosa. La piazza e relativi edifici sono di epoca medievale ed è la più antica e storica della città, con la presenza di portici coperti su quattro lati e di molti esercizi commerciali.
- 2 Piazza Giovanni Schiaparelli. Nel centro cittadino, la piazza è dedicata all'illustre astronomo che ebbe i natali a Savigliano; ai bordi vi è un suo vistoso monumento in pietra chiara e in bronzo, opera dello scultore Annibale Galateri.
Architetture religiose
[modifica]- 3 Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista.
- 4 Chiesa parrocchiale di Santa Maria della Pieve.
- 5 Chiesa parrocchiale di Sant'Andrea Apostolo, Via Sant'Andrea 30. Conserva l'ancona del 1727 col Martirio di san Sebastiano di Giovan Francesco Gaggini da Bissone; nella cappella della Compagnia di San Giuseppe o degli Agonizzanti, il Transito di san Giuseppe, opera di Giovanni Antonio Mari.
- 6 Chiesa parrocchiale di San Pietro.
- 7 Chiesa parrocchiale di San Salvatore.
- 8 Chiesa di San Filippo.
- 9 Santuario dell'Apparizione. Conserva la pala d'altare raffigurante San Grato, opera del 1662 di Giovanni Battista Carlone.
- 10 Chiesetta medievale di San Giuliano.
- 11 Santuario della Sanità.
- 12 Santuario dell'Assunta. Conserva otto oli su tela di Giovan Francesco Gaggini.
- 13 Chiesetta della Madonnina della Neve.
- Chiesa di Santa Chiara. Gli affreschi della volta sono di Giovan Francesco Gaggini.
- 14 Chiesetta della Madonna della Consolata. "Prima chiesa, al di fuori di Torino, intitolata alla Madonna della Consolata".
- 15 Chiesa dell'Arciconfraternita del Cristo Risorto (Chiesa dell'Arciconfraternita della Pietà). In stile barocco piemontese, completamente affrescata con statue lignee del 1700, tra cui il Cristo risorto di Carlo Giuseppe Plura.
Architetture civili
[modifica]- 16 Torre civica. Con una precedente, probabilmente del Duecento, la torre presente, di mattoni, risale a dopo il 1303. Nel 1447 rivenne nella proprietà della città, che aggiunse la parte superiore.
Musei
[modifica]- 17 Museo ferroviario piemontese, Via Coloira 7.
- 18 Museo civico Antonino Olmo, Via San Francesco 17.
- 19 Gipsoteca Davide Calandra, Via San Francesco 17/19.
- Museo Ex Voto presso Santuario della Sanità.
- 20 Centro della Memoria (Borgo Pieve, ex Convento di Sant'Agostino).
- 21 Múses - Accademia Europea delle Essenze.
Eventi e feste
[modifica]- Fiera della meccanizzazione agricola.
In primavera. Richiama esperti del settore da tutto il nord ovest dell'Italia.
- Rassegna Internazionale di Canto Corale.
A giugno. ha ospitato formazioni corali d'Italia ed Europa, sconfinando anche con serate musicali nei comuni di Saluzzo, Cuneo, Bra, Alba, Fossano e Cervere.
Cosa fare
[modifica]Acquisti
[modifica]Come divertirsi
[modifica]Spettacoli
[modifica]- 1 Teatro Civico Milanollo, Piazza Casimiro Turletti 7. Inaugurato nel 1836 con l'opera L'esule di Roma di Gaetano Donizetti, è il principale della città.
L'area su cui sorge il Teatro Milanollo fu sede dell'antico ospedale o lazzaretto, dal 1579 al 1709. In seguito allo spostamento dell'ospedale, nella nuova sede, lo spazio lasciato libero fu occupato da un precario salone teatrale in muratura e legno poi riprogettato nel 1745.
Nel 1834 una società di cittadini incaricò Maurizio Eula (1806-1883) di redigere un progetto per la costruzione di un nuovo teatro, la cui apertura fu autorizzata nel luglio del medesimo anno dal re Carlo Alberto.
Il progetto dell'Eula fu realizzato negli anni 1834-1836 dall'impresario luganese Poncini. La struttura architettonica del teatro è legata ai canoni compositivi del neoclassicismo. La facciata è sobria : è composta da un avancorpo, da due ali laterali e conclusa da un cornicione con sovrastante attico. Nelle nicchie, ai lati, sono ospitate le statue della Commedia e della Tragedia, mentre il genio della Gloria, che incorona Musica e Poesia, sovrasta il fronte. All'interno il sipario s'apre su due ordini di palchi, oltre galleria e loggione. Particolarmente scenografica la sala del ridotto, con la loggetta dei musici.
Le pitture videro impegnati, tra gli altri, artisti di fama, attivi nell'orbita del grande Pelagio Palagi, quali Pietro Ayres ed Angelo Moia. Il primo realizzò sia il rosone che il sipario, rappresentante Apollo e le nove Muse ispiratrici sul monte Parnaso (1835). Elaborati gli ornamenti, argentati e verniciati a mecca.
È proprietà del comune dal 1864 ed è dedicato alle violiniste saviglianesi Teresa e Maria Milanollo.
Nei decenni successivi il teatro fu oggetto di ricorrenti lavori di ristrutturazione diretti dagli ingegneri comunali Clodoveo Cordoni e Guido Jaffe.
Nella seconda metà del Novecento l'edificio fu dichiarato inagibile e chiuso due volte, dal 1952 al 1972 e dal 1984 al 1989.
Recentemente sono stati portati a termine nuovi lavori di restauro della facciata, del ridotto e della sala spettacoli, e il teatro, nuovamente restituito alla sua bellezza originaria, ha riaperto i battenti il 28 novembre 2011.
Dove mangiare
[modifica]Dove alloggiare
[modifica]Sicurezza
[modifica]Numeri utili
[modifica]- 1 Ospedale Santissima Annunziata, Via Ospedali 5, ☎ +39 0172 719111. Struttura ospedaliera "cardine" di riferimento per tutta la ASL CN 1 (Ceva, Cuneo, Fossano, Mondovi, Saluzzo) di media specializzazione, con i reparti e servizi di Rianimazione, Medicina e Chirurgia d'urgenza, Ortopedia e Traumatologia, Ginecologia e Ostetricia, Pediatria, Cardiologia, UTIC-Emodinamica, Neurologia, Otorinolaringoiatria, Oculistica, Urologia, Dialisi, Psichiatria, nonché centro DEA di 2º livello per l'area nord della provincia di Cuneo.
- 2 Carabinieri, Largo Carabinieri Caduti in Missioni all'Estero 3, ☎ +39 0172 241400.
Come restare in contatto
[modifica]Poste
[modifica]- 3 Ufficio postale, Corso Nazario Sauro 1, ☎ +39 0172 372611.
Lun-Ven 8:20-19:05, Sab 8:20-12:35.
Nei dintorni
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Altri progetti
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