Chiesa di San Carlo Borromeo
Facciata
StatoSvizzera (bandiera) Svizzera
CantoneCanton Ticino
LocalitàLugano
IndirizzoVia Nassa 26, 6900 Lugano
Coordinate46°00′09.65″N 8°56′58.63″E
Religionecattolica di rito romano
TitolareCarlo Borromeo
Diocesi Lugano
ArchitettoGiovanni Angelo Galassini
Stile architettonicobarocco
Inizio costruzione1640
Completamento1829
Interno

La chiesa di San Carlo Borromeo è un edificio religioso che si trova nel quartiere di Lugano Centro, a Lugano.

La struttura venne costruita negli anni 1640[1][2]-1642[2] su progetto di Giovanni Angelo Galassini[1] e Antonio Castelli[1], su commissione della confraternita intitolata a San Carlo Borromeo[2].

Tra il Seicento e il Settecento, l'interno della chiesa venne decorato con stucchi e dipinti.[2]

La facciata, eseguita dal curegliese Domenico Fontana, è del 1829.[1]

La chiesa ha una pianta ad unica navata suddivisa in due campate e coperta da una volta a botte lunettata; sul fianco settentrionale della navata si aprono due cappelle laterali. Il coro ha una copertura a crociera.

Esternamente, la chiesa presenta con un portale in stile barocco.[1]

Tra le opere pittoriche conservate nella chiesa, tele Seicentesche di Giovanni Paolo Recchi e Francesco Innocenzo Torriani[1], nonché quadri Settecenteschi di Giuseppe Antonio Petrini,[1] Giuseppe Mattia Borgnis e Giuseppe Reina. Al Petrini si devono in particolare tre pale d'altare[2], un Mandato a San Pietro posto in fondo al presbiterio[2] e una Gloria di Sant'Antonio (1730)[2] che orna la copertura del coro[2].

Al 1768 risale l'altare maggiore, in marmo di Baveno, attribuito a Giovanni Battista Adami.[1] Lo stesso altare ospita una statua raffigurante la Madonna della Cintura[3] (XVIII secolo[4]).

Sulla cantoria in controfacciata si trova l'organo a canne, costruito da Gaspare Mascioni nel 1891[5] e recuperato dal demolito castello di Trevano[1]. Lo strumento, a trasmissione integralmente meccanica, dispone di 18 registri; la sua consolle ha una tastiera di 58 note con prima ottava cromatica ed una pedaliera dritta di 20 note.

Lungo le pareti interne, una Via Crucis di Nag Arnoldi.[1]

  1. ^ a b c d e f g h i j Comune di Lugano (a cura di), S. Carlo Borromeo, in pannello esplicativo collocato all'esterno del monumento.
  2. ^ a b c d e f g h Flüeler, p. 219
  3. ^ Sante Celebrazioni, su www.sancarloborromeo.ch. URL consultato il 30 gennaio 2023.
  4. ^ Storia della chiesa di S. Carlo, su www.sancarloborromeo.ch. URL consultato il 30 gennaio 2023.
  5. ^ (DEIT) Lugano - S. Carlo, su orgeldokumentationszentrum.ch. URL consultato il 17 gennaio 2021.
  • Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano, 1980, 257-258.
  • Niklaus Flüeler, Guida culturale della Svizzera, Zurigo, Ex Libris Verlag AG, 1982.
  • Laura Damiani Cabrini, Francesco Innocenzo Torriani, pittore "di studio" e "d'invenzione", in Laura Damiani Cabrini, Anastasia Gilardi (a cura di), Francesco e Innocenzo Torriani. Opere e vicende di due artisti del Seicento, Mendrisio, 2006, 65-71, 89.
  • AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 299.

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