Giardino botanico delle Alpi Orientali | |
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Ubicazione | |
Stato | ![]() |
Località | Belluno |
Coordinate | 46°05′00.6″N 12°18′00.72″E |
Caratteristiche | |
Tipo | Orto botanico |
Apertura | anni '50 |
Sito web | |
Il giardino botanico delle Alpi Orientali si trova sul versante settentrionale del monte Faverghera, nel settore orientale delle Prealpi bellunesi.
Territorio
[modifica | modifica wikitesto]Copre un'area di circa 6,25 ettari all'interno della riserva naturale Monte Faverghera, ad una altitudine tra i 1400 ed i 1600 m s.l.m.
Specie presenti
[modifica | modifica wikitesto]Physoplexis comosa, Paederota lutea, Paederota bonarota, Moehringia glaucovirens, Arenaria huteri, Wulfenia carinthica, Rhodothamnus chamaecistus.
Accessi
[modifica | modifica wikitesto]Per raggiungere l'orto botanico si hanno due possibilità
1) salire dal piazzale del Nevegal in seggiovia fino al rifugio "Brigata Cadore" (chiuso da qualche anno) e da lì scendere a piedi in una facile passeggiata per circa 10 minuti lungo un semplice sentiero.
2) salire in auto fino al rifugio "La Casera", proseguendo per circa 20 minuti, su un facile sentiero panoramico da cui si ha una splendida vista sulla Valbelluna, sul lago di Santa Croce, sull'Alpago e sul Cansiglio.
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]- L'ingresso del giardino
- Il ristorante La Casera
- Il rifugio Brigata Cadore
- Un geranio argentino nel giardino botanico
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giardino botanico delle Alpi Orientali
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Corpo Forestale dello Stato - Riserva naturale di Monte Faverghera, su www3.corpoforestale.it. URL consultato il 19 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 30 gennaio 2012).
- Giardino botanico sull'Alpe del Nevegal, su alpedelnevegal.it. URL consultato il 12 luglio 2007 (archiviato dall'url originale il 6 settembre 2007).
- Il giardino botanico nel sito BGCI della Botanic Gardens Conservation International