Lacco Ameno
comune
Lacco Ameno – Stemma
Lacco Ameno – Bandiera
Lacco Ameno – Veduta
Lacco Ameno – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Campania
Città metropolitana Napoli
Amministrazione
SindacoGiacomo Pascale (lista civica) dal 5-10-2020
Territorio
Coordinate40°45′N 13°53′E
Altitudinem s.l.m.
Superficie2,08 km²
Abitanti4 476[1] (31-1-2025)
Densità2 151,92 ab./km²
Comuni confinantiCasamicciola Terme, Forio
Altre informazioni
Cod. postale80076
Prefisso081
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT063038
Cod. catastaleE396
TargaNA
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona C, 1 041 GG[3]
Nome abitantilacchesi
Patronosanta Restituta
Giorno festivo17 maggio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Lacco Ameno
Lacco Ameno
Lacco Ameno – Mappa
Lacco Ameno – Mappa
Posizione del comune di Lacco Ameno nella città metropolitana di Napoli
Sito istituzionale

Lacco Ameno è un comune italiano di 4 476 abitanti[1] della città metropolitana di Napoli, situato sull'isola d'Ischia. Famoso per gli hotel esclusivi, le miracolose acque termali, il cibo mediterraneo e lo shopping.

Geografia fisica

[modifica | modifica wikitesto]

È il meno esteso comune dell'isola d'Ischia, occupa la parte nord-ovest dell'isola e si estende lungo il mare e sulle prime pendici del Monte Epomeo. Confina a est con Casamicciola Terme e a ovest con Forio.

il clima è mite e mediterraneo con estati calde e inverni mai troppo freddi.

Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Casamicciola Terme.

Origini del nome

[modifica | modifica wikitesto]

Secondo la maggior parte degli studiosi, il nome Lacco deriva dal greco λάκκος che significa 'cisterna, serbatoio, fossa’.[4] Il 18 novembre 1862 il Consiglio comunale chiese al re Vittorio Emanuele II l'aggiunta dell'aggettivo "Ameno" al nome Lacco; concessione poi accordata con decreto ministeriale del 4 gennaio 1863.[5]

Lacco Ameno è la più antica polis greca in Occidente ancora oggi esistente. Fu fondata nel 770 a.C., praticamente 27 secoli fa.

Era conosciuta per la sua posizione favorevole sulla costa nord-occidentale dell'isola. La città antica si chiamava Pithecusa (o Pithekoussai) Dal greco “πίθηκος” (píthekos) = scimmia, letteralmente “terra delle scimmie” Tuttavia, non ci sono prove che le scimmie vivessero a Ischia, quindi si pensa che il nome potesse avere un significato simbolico o derisorio dato dai Greci. Alcuni studiosi suggeriscono che potrebbe riferirsi agli abitanti primitivi dell’isola, descritti in modo caricaturale o mitico altri studiosi invece fanno riferimento ad alcune leggende greche che raccontano di uomini dell’isola trasformati in scimmie da Zeus per punizione (tema ricorrente nella mitologia greca).In questo senso, il nome avrebbe una valenza mitica e non zoologica. In seguito invece il paese prese il nome di Aenaria, nome che compare anche nelle fonti romane. Il nome Aenaria è probabilmente legato alla figura mitologica di Enea, che secondo alcuni miti avrebbe messo piede sull'isola durante il suo viaggio.

Nel periodo romano, l'isola, come il resto del Golfo di Napoli, divenne una meta di villeggiatura per l'aristocrazia romana che frequentavano il territorio per terme ed ozio. Alcuni resti archeologici, tra cui terme romane e ville, sono stati ritrovati a Lacco Ameno, a testimonianza di questa antica presenza.

Il periodo medievale

[modifica | modifica wikitesto]

Nel periodo medievale, l'isola passò sotto il controllo dei Normanni, che dominarono la regione nel XII secolo. Lacco Ameno, come altre zone dell'isola, divenne un centro di scambi culturali e commerciali.

Nel corso dei secoli, l'isola passò sotto vari domini, tra cui quelli degli Aragonesi e, successivamente, dei Borboni.

Prima del regno d’Italia il paese era molto famoso per la pesca.

Era il 1501 e l’istituzione della Tonnara di Lacco fu probabilmente uno degli ultimi atti ufficiali del Regno di Napoli indipendente, governato dal giovane Federico d’Aragona. Presto sarebbero arrivati gli Asburgo che ridussero l’antico Regno in una colonia gestita per due secoli da viceré.

La tonnara di Lacco fu una delle attività produttive più apprezzate del Regno di Napoli e rivaleggiava in termini di qualità con i colleghi siciliani: ogni mattina, all’alba, i pescatori lacchesi partivano con i propri gozzi alla ricerca del buon pescato nel Mediterraneo e tornavano solo a tarda sera o anche dopo giorni di lavoro: i principali pesci venduti qui erano sgombri, palamiti e pesci luna, oltre all’immancabile tonno.

Fu un’attività produttiva che durò fino al 1959, quando cedette il passo agli alberghi di lusso che cambiarono definitivamente il destino del paese.

Il 28 luglio 1883 Lacco Ameno fu gravemente danneggiato da un terremoto; insieme al vicino comune di Casamicciola il terremoto fece oltre 2 300 vittime. 269 case, circa il 69% dell'intero tessuto edilizio, furono completamente distrutte, solo 18 edifici rimasero intatti.

Tuttavia, ciò non ha impedito il passaggio da villaggio di pescatori a località termale di pregio. L'imprenditore cinematografico, editore italiano e filantropo Angelo Rizzoli ha reso Lacco Ameno un luogo frequentato dal jet set internazionale costruendo a cavallo fra gli anni 1950 e 1960 diversi hotel di lusso, ancora oggi fiore all'occhiello dell'accoglienza isolana[6] attraendo le persone più facoltose al mondo, Fece di “Villa Arbusto” la sua residenza privata (villa fatta costruire nel 1785 dal duca d’acquaviva) e si adoperó affinché i suoi giornali e la sua casa di produzione cinematografica, facessero da cassa di risonanza ai benefici delle acque termali e ai gossip dell'isola verde. Facendo una grandissima operazione di marketing realizzó molti film che videro l’isola protagonista “Vacanze ad Ischia” “Appuntamento ad Ischia” “Cleopatra”, e molti altri; facendo scoprire questo piccolo paradiso al gran mondo. Fu così che per il piccolo paese iniziarono a vedersi ministri, intellettuali, industriali, personaggi dello spettacolo e stuoli di splendide donne.

Tutto contribuì alla nuova stagione di crescita sociale ed economica che dura tutt’oggi, vi si tennero diverse prime cinematografiche di livello internazionale, su tutte “Un re a New York” di Charlie Chaplin (1957). nel 1962 fu lui a fondare, intitolandolo alla moglie, l’Anna Rizzoli, primo e ad oggi unico ospedale dell'isola. Angelo Rizzoli morì il 24 settembre 1970. Un museo a Villa Arbusto, il corso di Lacco Ameno a lui intitolato, un Premio cinematografico e un busto bronzeo in piazza Santa Restituta mantengono viva la fiamma del ricordo.

Il 21 agosto 2017 un terremoto di magnitudo 4 ha colpito Lacco Ameno e Casamicciola Terme, uccidendo due persone, facendo crollare parzialmente una chiesa della zona alta.

Nello stemma comunale è raffigurata Santa Restituta in piedi su un isolotto nel mare, tenente nella destra la palma del martirio e nella sinistra un'imbarcazione. Il gonfalone è un drappo di azzurro.

Monumenti e luoghi d'interesse

[modifica | modifica wikitesto]

Lacco Ameno, un anfiteatro naturale che si apre sul mare, presenta le acque termali con il più alto coefficiente di radioattività nelle fonti cosiddette di Santa Restituta[7], patrona della cittadina e dell'intera Isola.

  • Torre del Municipio, ex convento dei Carmelitani, edificato nel 1589[8], che si affaccia sulla piazza Santa Restituta;
  • Basilica e Museo di Santa Restituta, dedicato a santa Restituta d'Africa, compatrona dell'isola d'Ischia. Al di sopra della Basilica paleocristiana (visitabile) sorse nel 1036 un Oratorio dedicato alla Santa, ingrandito poi nel 1301. Sul finire del Cinquecento i Carmelitani ne modificarono la struttura costruendo l'attuale basilica, dotandola di diversi altari e della statua in legno della santa. L'attuale facciata, che prospetta sull'omonima piazza, è di stile neoclassico (1910), vi si legge: Divae Restitutae V. et M. Patronae Totius Aenariae Sacrum. Secondo la tradizione, nel 304, Proclinio, dopo averla martirizzata, la mise in una barca impeciata affinché fosse bruciata in mezzo al mare. Il fuoco si appiccò invece alla barca dei carnefici, mentre la salma della Vergine Restituta di Cartagine giunse miracolosamente dalla lontana Africa, approdando nella baia di "San Montano". Un angelo in sogno avvertì la matrona Lucina dell'arrivo delle spoglie della santa. Prontamente la matrona accorse alla baia miracolosamente fiorita di gigli (pancratium maritimum). Da allora la basilica a lei dedicata, il 16, 17 e 18 maggio di ogni anno è sede, a ricordo del miracoloso evento, di solenni festeggiamenti.
    Nel marzo del 2001 papa Giovanni Paolo II l'ha elevata alla dignità di basilica minore.[9]
  • Parrocchia di Santa Maria delle Grazie: costruita nel 1675 dalla famiglia Monti come cappella privata, fu completata nel 1732. Dopo il terremoto del 1883 fu inagibile per cinquant'anni a causa dei danni subiti. Dopo vari interventi di rifacimento fu riaperta al culto nel 1943, con la funzione di chiesa parrocchiale. Custodisce al suo interno una statua di Ercole leonino del I secolo a.C., trasformata oggi in acquasantiera, e un pulpito in legno scolpito, proveniente dalla ex-cattedrale del Castello Aragonese di Ischia[10].
  • Chiesa della SS. Annunziata: nel 1400 esisteva una piccola chiesa rurale, ristrutturata e ampliata a proprie spese nel 1540 dal canonico Aniello Monte. Nel 1598 divenne parrocchia, funzione mantenuta fino al 1943, anno in cui la sede parrocchiale fu trasferita nella chiesa di Santa Maria delle Grazie[11].
  • Chiesa dell'Assunta: ubicata in piazza Rosario, si trova accanto ai ruderi di un'antica chiesa dedicata al Santissimo Rosario, distrutta nel terremoto del 1883. È sede di un'antica congregazione laicale risalente al 1600. Il campanile risale al 1972[12].
  • Chiesa di San Rocco e Congrega di Sant’Anna: ubicata in piazza Rosario, risale al 1542. Distrutta dal terremoto del 1883 e successivamente ricostruita, fu aggiunto il campanile nel 1976[13].
  • Chiesa di San Giuseppe: ubicata in località Fango, costruita nel 1714, fu danneggiata in modo non grave dal terremoto del 1883. Per adeguarla all'aumento della popolazione, fu demolita nel 1966 e ricostruita. I lavori terminarono nel 1973, anno in cui fu aggiunto il campanile. Danneggiata dal terremoto del 2017, è da allora inagibile[14].
  • Museo archeologico di Pithecusae a Villa Arbusto, con reperti preistorici e resti dei prodotti dei ceramisti greci dei secoli VIII-II a.C. Il museo ospita la Coppa di Nestore, che riporta il più antico frammento poetico in lingua greca. La coppa fu portata alla luce nel 1955 dagli scavi della vicina necropoli di San Montano, per merito dell'archeologo tedesco Giorgio Buchner[15].

Lo scoglio "il Fungo"

[modifica | modifica wikitesto]
Il caratteristico "Fungo"

Il simbolo principale è "Il Fungo": situato in mezzo al mare, ai margini di una scogliera, è un antico scoglio di tufo verde alto circa 10 metri. Eruttato dalla bocca del Monte Epomeo, con il tempo si è raffreddato e il mare lo ha eroso, facendogli assumere la caratteristica forma di un fungo, che lo ha reso famoso.

Abitanti censiti[16]

Etnie e minoranze straniere

[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2018 i cittadini stranieri residenti a Lacco Ameno erano 421, corrispondenti all'8,7% della popolazione. Le nazionalità maggiormente rappresentate erano:[17]

  1. Ucraina 111 2,3%
  2. Repubblica Dominicana 103 2,1%
  3. Romania 60 1,2%
  4. Polonia 23 0,4%
  5. Senegal 20 0,4%

Tradizioni e folclore

[modifica | modifica wikitesto]

Tradizionalmente la festa di santa Restituta era l'occasione in cui i fidanzati compivano la loro pubblica uscita. Le ragazze in età da marito (in dialetto isolano zitegghie) regalavano al ragazzo in età da moglie (in dialetto schioso) la canasta (un uovo tinto di rosso) in occasione della Pasqua. Il ragazzo ricambiava, accompagnando la ragazza alla festa della santa patrona dell'isola. Recita il detto popolare: A Pasche senza canaste, a santa Restetute appappa mosche, "Se a Pasqua non ho la canasta, a santa Restituta mangerai mosche".[18]

Pare santa Restetutë ("sembra santa Restituta"), si dice di una donna particolarmente ingioiellata. Il detto isolano nasce dalla tradizione di rivestire la statua della santa con preziosi ex voto quando è portata in processione.

I lacchesi sono apostrofati ironicamente dagli altri abitanti dell'isola "senza crianza" per la loro spregiudicatezza nel fare denaro. Un blasone popolare mordace recita infatti: 'A pesa int'a valanza, pur a m**** pia e pesa, 'u lacchese senza crianza".[19]

Lacco Ameno, uno dei comuni dell’isola d’Ischia, ha una storia culturale ricchissima, molto più profonda di quanto le sue dimensioni lascerebbero immaginare. È un luogo in cui si intrecciano mito, archeologia, terme, e memoria storica, luogo in cui è stata ritrovata la Coppa di Nestore, nel sito di Monte Vico, cuore dell'antica Pithekoussai, la prima colonia greca d’Occidente (VIII sec. a.C.).

La Coppa di Nestore, uno dei reperti archeologici più affascinanti del mondo greco antico è conservato al museo archeologico di villa arbusto di Lacco Ameno. Si tratta di una piccola coppa da vino (skyphos), databile attorno al 720 a.C., rinvenuta sull’isola (antica Pithekoussai), l’allora colonia greca situata nel Golfo di Napoli.

Caratteristiche principali

[modifica | modifica wikitesto]
  • Materiale: ceramica.
  • Decorazione: semplice, con iscrizione incisa prima della cottura.
  • Iscrizione: in alfabeto euboico (una delle prime forme di scrittura greca) e uno dei più antichi esempi di poesia greca scritta.

Il testo dell’iscrizione (traslitterazione)

[modifica | modifica wikitesto]

Nestoros eimi eupoton eudeielos: hos d’ an touto piei, eu autika ton himeron himeretai.

Traduzione approssimativa:

"Io sono la coppa di Nestore, buona da bere. Chiunque beva da questa coppa, subito sarà preso dal desiderio per Afrodite dalla bella corona."

Significato culturale

[modifica | modifica wikitesto]
  • Fa riferimento a Nestore, il saggio re di Pilo, personaggio dell’Iliade di Omero, noto per possedere una coppa straordinaria descritta nel poema.
  • Il tono ironico e leggero dell’iscrizione suggerisce che si trattasse di un oggetto usato in contesti conviviali, probabilmente in un simposio (banchetto greco).
  • È una testimonianza importantissima del legame tra oralità e scrittura, e di come i miti omerici fossero già noti e reinterpretati in chiave sociale e scherzosa.

Ecco alcuni punti chiave della rilevanza culturale di Lacco Ameno:

1. Pithekoussai e la nascita della cultura greca in Italia

[modifica | modifica wikitesto]
  • Fondata da coloni euboici (provenienti da Calcide ed Eretria), Pithekoussai è un punto fondamentale per comprendere la diffusione della civiltà greca nel Mediterraneo occidentale.
  • Oltre alla Coppa di Nestore, sono stati rinvenuti migliaia di oggetti, ceramiche, gioielli, armi e tombe che testimoniano un crocevia di scambi tra Greci, Fenici, Etruschi e Italici.

2. Museo Archeologico di Pithekoussai

[modifica | modifica wikitesto]
  • Ospitato nella splendida Villa Arbusto, espone la Coppa di Nestore e tanti altri reperti che raccontano la vita quotidiana, il commercio e la spiritualità dei primi coloni.
  • Il museo è anche un luogo chiave per comprendere come l’alfabeto greco si sia evoluto e diffuso.

3. Il culto di Afrodite e gli aspetti religiosi

[modifica | modifica wikitesto]
  • Nell’iscrizione della Coppa di Nestore si cita Afrodite, e a Ischia sono state trovate offerte votive legate al culto della dea, il che dimostra un’intensa attività religiosa già nel periodo arcaico.

4. Tradizione termale

[modifica | modifica wikitesto]
  • Sin dall’antichità, Lacco Ameno è celebre per le sue acque termali, sfruttate dai Greci e poi dai Romani per le loro proprietà curative. Questo ha contribuito a una lunga tradizione medica e salutistica.

5. Il “Fungo” di Lacco Ameno

[modifica | modifica wikitesto]
  • Un simbolo più recente ma culturalmente rilevante: un masso tufaceo modellato dal mare che oggi è icona del paese, spesso associato all’identità locale e al turismo balneare nato nel dopoguerra.
  • Luchino Visconti, celebre regista e intellettuale italiano, ebbe un legame profondo con l'isola d'Ischia, in particolare con la zona di Lacco Ameno. Negli anni '50, Visconti acquistò Villa La Colombaia, situata nel suggestivo bosco di Zaro, al confine tra i comuni di Forio e Lacco Ameno. Affascinato dalla posizione isolata e dalla bellezza naturale del luogo, Visconti trasformò la villa in un rifugio personale e creativo.La Colombaia divenne un centro di vita culturale e artistica, ospitando intellettuali, attori e artisti dell'epoca. Dopo la sua morte, la villa è stata trasformata in un museo e centro culturale, aperto al pubblico e sede di eventi e mostre.
  • L’artista Giorgio de Chirico ha esposto a Lacco Ameno. Nel 2010 il Complesso Museale di Villa Arbusto ha ospitato la mostra "De Chirico all’orizzonte. Un’odissea di luce e idee", organizzata dal Comune di Lacco Ameno con il contributo della Regione Campania e curata dalla Fondazione Giorgio e Isa de Chirico. L'esposizione comprendeva 33 opere, tra cui 28 dipinti e 5 sculture, provenienti dalla collezione della Fondazione. Le opere erano allestite nella "Villetta Gingerò", una delle tre sale espositive del complesso museale. La mostra si inseriva nell'ambito dell'evento "Arte e musica a Villa Arbusto: dal Barocco storico alla Metafisica barocca di Giorgio de Chirico", volto a esplorare i legami tra la pittura metafisica dell'artista e le influenze classiche e barocche, con particolare attenzione al contesto mediterraneo. Villa Arbusto, oltre a essere sede del Museo Archeologico di Pithecusae, si conferma così un importante centro culturale dell'isola d'Ischia, capace di ospitare eventi di rilievo internazionale

Lacco Ameno è il titolo di una canzone napoletana contenuta nell'album Accussì grande di Massimo Ranieri su testo di Enzo Bonagura e musica di Renato Carosone.

"A Lacco Ameno" è il titolo di una canzone di Roberto Murolo dedicata al paese.

Geografia antropica

[modifica | modifica wikitesto]

Lacco Ameno si compone di diverse località:

  • Il corso Angelo Rizzoli e la piazza (con i tanti alberghi di lusso e le boutiques)
  • e una zona interna dove molti residenti vivono (ʼo Lacco ʼe coppa "il Lacco di sopra")

Lacco Ameno è dagli anni cinquanta del secolo scorso una meta esclusiva frequentata e amata dal jet-set internazionale: tra i tanti habitué di rilievo che hanno frequentato il territorio spiccano i reali britannici Duca di Windsor, gli attori Clark Gable e Liz Taylor, e l’ultimo scià di Persia, Mohammad Reza Pahlavi. Il primo e unico indotto del paese è rappresentato dal turismo, con particolare vocazione al segmento del lusso. Con gli alberghi si è sviluppata una catena commerciale di boutique e gioiellerie ancora oggi visibili nella piazza principale dedicata alla santa patrona. La prima infrastruttura del paese è rappresentata dal porto turistico che ospita un rinomato pontile dedicato all’attracco dei mega-yacht.

Amministrazione

[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
5 ottobre 2020 in carica Giacomo Pascale lista civica: Il faro Sindaco [20]
17 giugno 1985 6 giugno 1990 Tommaso Patalano lista civica Sindaco [20]
6 giugno 1990 27 maggio 1992 Vincenzo Mennella Democrazia Cristiana Sindaco [20]
27 maggio 1992 25 ottobre 1992 Giovanni Orefice Comm. pref. [20]
25 ottobre 1992 17 novembre 1997 Tommaso Patalano lista civica Sindaco [20]
31 maggio 1993 28 gennaio 1994 Maria Assunta Falco Comm. pref. [20]
17 novembre 1997 28 maggio 2002 Domenico De Siano Sindaco [20]
28 maggio 2002 29 maggio 2007 Domenico De Siano centro-destra Sindaco [20]
29 maggio 2007 12 marzo 2012 Restituta Irace lista civica Sindaco [20]
12 marzo 2012 7 maggio 2012 Rosanna Sergio Comm. pref. [20]
7 maggio 2012 7 ottobre 2014 Carmine Monti Sindaco [20]
7 ottobre 2014 1º giugno 2015 Giovanna Cerni Comm. straordinario [20]
1º giugno 2015 17 ottobre 2019 Giacomo Pascale lista civica: Il faro Sindaco [20]
17 ottobre 2019 5 ottobre 2020 Simonetta Calcaterra Comm. straordinario [20]
5 ottobre 2020 in carica Giacomo Pascale lista civica: Il faro Sindaco [20]

Ha sede nel comune la società di calcio Lacco Ameno 2013. Attualmente partecipa al campionato di prima categoria girone B 2024/2025[21]

Impianti sportivi

[modifica | modifica wikitesto]

Stadio Vincenzo Patalano inaugurato nel 1975 con una capienza di 500 posti.

Galleria d'immagini

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2025 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Henry George Liddell, Robert Scott, A Greek-English Lexicon, λάκκος
  5. ^ Comune di Lacco Ameno, su comunelaccoameno.it. URL consultato il 7 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 6 giugno 2020).
  6. ^ I Libri della Regina, su ischia.it. URL consultato il 26 agosto 2024.
  7. ^ Marie Curie Sklodowska (1867-1934), su ischia.org. URL consultato il 22 agosto 2024.
  8. ^ Chiesa di Santa Restituta, su isoladischia.com. URL consultato il 22 agosto 2024.
  9. ^ (EN) Catholic.org Basilicas in Italy
  10. ^ Chiesa di Santa Maria delle Grazie, su beweb.chiesacattolica.it. URL consultato il 19 agosto 2024.
  11. ^ Chiesa della Santissima Annunziata, su beweb.chiesacattolica.it. URL consultato il 19 luglio 2024.
  12. ^ Chiesa dell’Assunta, su isoladischia.com. URL consultato il 19 agosto 2024.
  13. ^ Chiesa di San Rocco e Congrega di Sant'Anna, su isoladischia.com. URL consultato il 19 agosto 2024.
  14. ^ Chiesa di San Giuseppe, su beweb.chiesacattolica.it. URL consultato il 19 agosto 2024.
  15. ^ La coppa di Nestore, su isoladischia.com. URL consultato il 19 agosto 2024.
  16. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28 dicembre 2012.
  17. ^ ISTAT 31 dicembre 2018, su demo.istat.it. URL consultato il 10 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2017).
  18. ^ Nicola Polito, Pregiudizi Spunti di indagine sull'eros folclorico a Ischia, 1991.
  19. ^ Gina Algranati, canti di popolo dell'isola verde, in Ischia - Canti del popolo dell'isola verde, Napoli, Tommaso Marotta Editore, 1994.
  20. ^ a b c d e f g h i j k l m n o http://amministratori.interno.it/
  21. ^ Sito Tuttocampo

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN152528637 · LCCN (ENn86083780 · GND (DE4380996-0 · J9U (ENHE987007560001905171
  Portale Campania: accedi alle voci di Wikipedia che parlano della Campania