Museo diocesano di Treviso | |
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Ubicazione | |
Stato | ![]() |
Località | Treviso |
Indirizzo | Via Canoniche, 9, Via Canoniche 9, 31100 Treviso e Via Canoniche, 9, 31100 Treviso (TV) |
Coordinate | 45°39′57.54″N 12°14′35.7″E |
Caratteristiche | |
Tipo | archeologia, arte sacra |
Istituzione | 1988 |
Apertura | 1988 |
Visitatori | 200 (2020) |
Sito web | |
Il Museo diocesano è un museo di Treviso, inaugurato nel 1988. È ospitato nell'edificio comunemente detto le "Canoniche Vecchie" (XII secolo), antica sede dei canonici della cattedrale di San Pietro apostolo.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]Il museo si sviluppa in varie sale su diversi livelli, dove sono presentate opere differenziate per tipologia, scuola e provenienza.
Sezione archeologica
[modifica | modifica wikitesto]L'itinerario espositivo inizia a pian terreno con la sezione archeologica presenta vari reperti marmorei, per la maggior parte, di destinazione funeraria, fra cui di particolare rilievo:
- il sacello di san Prosdocimo (IV secolo), dove è sistemata l'arca del beato Enrico da Bolzano (1351), opera di bottega veneziana
Pinacoteca
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Il museo presenta opere molto eterogenee di artisti prevalentemente veneti, fra cui Padovanino, Rocco Marconi, Palma il Giovane, Andrea Celesti ed altri. Tra le opere esposte di particolare rilievo:
- Gesù Cristo discende al limbo e Martirio di san Tommaso Becket (1260 ca.), affreschi, di un anonimo pittore veneziano, staccati dalle pareti dell'Episcopio;
- Gesù Cristo nel sepolcro (1354), affresco staccato, di Tommaso da Modena;
- San Sebastiano (1425) della scuola di Gentile da Fabriano;
- Santa Bona tra i santi Sebastiano e Rocco (XVI secolo) di Girolamo da Santacroce;
- Gesù Cristo coronato di spine (XVI secolo), di Pietro de Saliba;
- San Liberale (1639), statua argentea a sbalzo ed a cesello, opera di un orafo tedesco.
- Ritratto di Francesco Benaglio (prima metà del XVIII secolo), opera di Pompeo Batoni, proveniente dalla Biblioteca capitolare.
Oreficeria
[modifica | modifica wikitesto]La parte più importante di questa sezione è costituita dal tesoro del duomo che costituisce un importante repertorio d'arte orafa fra cui spiccano:
- due legature di libri liturgici (XIII - XIV secolo), in argento sbalzato;
- due bacoli pastorali (fine XIV secolo), uno in avorio policromo e l'altro in argento;
- una croce astile con la raffigurazione di San Pietro (XV secolo), in argento, di bottega veneziana;
- una pisside esagonale (XV secolo), in argento dorato.
A corredo dell'oreficeria sono qui esposte preziose opere provenienti dalla cattedrale come:
- Gesù Cristo benedicente in trono (inizio XIV secolo), in marmo, di anonimo scultore veneto;
- un paliotto in legno dorato con la raffigurazione del Giudizio Universale (XIV secolo);
- due rilievi in alabastro (XIV secolo) di manifattura inglese.
Paramenti sacri e tessuti
[modifica | modifica wikitesto]Di grande rilievo anche la raccolta di paramenti sacri, arricchita anche da alcuni ricordi di papa Pio X, originario della provincia trevigiana. Di particolare rilievo:
- tessuti e ricami (XV - XIX secolo), tra cui vanno segnalati i camici decorati con merletti di Burano;
- un piviale (XVII secolo) di damasco rosso e broccato di manifattura veneziana;
- una tonacella (XVIII secolo), di provenienza veneziana.
- arazzo con la Raccolta della manna (XVI secolo), di scuola fiamminga.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giacomini Miari Erminia e Mariani Paola, Musei religiosi in Italia, Milano 2005, pp. 310 - 311
- Zuffi Stefano, I Musei Diocesani in Italia. Primo volume, Palazzolo sull'Oglio (BS) 2003, pp. 74 - 77
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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