Palazzo Stefano De Mari | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | Liguria |
Località | Genova |
Indirizzo | Via San Luca, 5 |
Coordinate | 44°24′31.98″N 8°55′47.99″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | XVI secolo |
Inaugurazione | XVI secolo |
Uso | abitazione/uffici |
Realizzazione | |
Appaltatore | De Mari |
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Le Strade Nuove e il Sistema dei Palazzi dei Rolli di Genova | |
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Tipo | Culturali |
Criterio | (ii) (iv) |
Pericolo | Non in pericolo |
Riconosciuto dal | 2006 |
Scheda UNESCO | (EN) Genoa: Le Strade Nuove and the system of the Palazzi dei Rolli (FR) Scheda |
Il palazzo Stefano De Mari è un edificio storico italiano, collocato in via San Luca 5, nel centro storico di Genova. È uno dei Palazzi dei Rolli designati, al tempo della Repubblica di Genova, a ospitare gli ospiti di alto rango per conto del governo, durante le visite di stato.
L'edificio è fra i 42 palazzi dei rolli selezionati e dichiarati Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO il 13 luglio 2006.[1]
Storia e descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il palazzo è attestato in posizione baricentrica tra la sede dell'albergo Spinola e quello dei De Mari di Banchi; costruito nel XVI secolo su preesistenze medievali degli Spinola, è inserito nei rolli dal 1588, associato alla famiglia De Mari.[2][3][4]
Stefano De Mari, il nome più frequentemente imbussolato, fu un nobile spesso in corsa per il dogato, conferitogli poi nel 1663; egli appartiene a una famiglia legata alla Spagna e a Napoli attraverso affari e commerci.[2][3]
I legami con la città partenopea sono palesati dal titolo di principe Acquaviva di Napoli che spetta a Carlo, nipote di Stefano e anche al proprietario del palazzo nel 1798, così come si evince dall'estimo.[2][3]
Il monumentale portale tardo cinquecentesco conduce a un atrio ristrutturato nel XIX secolo in cui vi è una targa che ricorda un episodio della Resistenza. Gli angusti affacci dei prospetti, affrescati a quadrature, sono compensati dalla luminosità del cortile interno su cui si snoda lo scalone loggiato, in parte tamponato. Benché attualmente suddiviso in numerosi appartamenti privati, l'appartamento monumentale al piano nobile conserva due saloni affrescati.[2][3] Entrambi gli ambienti presentano alle pareti un finto colonnato attribuito ai quadraturisti Enrico e Antonio Haffner, mentre un la volta del primo salone presenta Episodi di storia antica realizzati da Bernardo Castello, e la volta del secondo un affresco con Tobiolo e l'angelo attribuito a Giovanni Battista Carlone.[1]
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]- Particolare del portale
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Proposal for the inscription of Genoa Le Strade Nuove and the System of the Palazzi dei Rolli in the Unesco World Heritage List (PDF), vol. 1, Unesco, 2006.
- ^ a b c d 39. Palazzo di Stefano De Mari, su Genova: le Strade Nuove e il sistema dei Palazzi dei Rolli, Comune di Genova.
- ^ a b c d Stefano Bucciero (a cura di), 39. Palazzo De Mari Stefano, Via S. Luca, 5, su Palazzi dei Rolli.
- ^ Palazzo di Stefano De Mari, su unesco.comune.genova.it.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Luciana Müller Profumo, Le pietre parlanti, Genova, Carige, 1992, pp. 232-233.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Palazzo Stefano De Mari
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (IT, EN) Sito ufficiale, su rolliestradenuove.it.
- Palazzo di Stefano De Mari, su unesco.comune.genova.it.