Scala Ruia stazione ferroviaria | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Località | Bortigiadas |
Coordinate | 40°52′08.97″N 8°57′21.69″E |
Altitudine | 66 m s.l.m. |
Linee | ferrovia Sassari–Palau |
Storia | |
Stato attuale | Attiva per usi turistici |
Anno attivazione | 1931 |
Caratteristiche | |
Tipo | stazione passante in superficie |
Binari | 2 |
La stazione di Scala Ruia è una stazione della ferrovia Sassari-Tempio-Palau situata nel territorio comunale di Bortigiadas. Chiusa al pubblico in seguito alla cessazione del servizio viaggiatori lungo la linea, dal 1997 viene utilizzata nell'ambito turistico-naturalistico del Trenino Verde.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La nascita della stazione di Scala Ruia è inquadrata nel contesto della realizzazione, tra la fine degli anni venti e i primi dei trenta del secolo scorso, di una ferrovia a scartamento ridotto per il collegamento dei centri abitati di Sassari e Palau, passando per la città di Tempio Pausania.
La linea venne progettata e realizzata dalle Ferrovie Settentrionali Sarde che il 16 novembre 1931[1] inaugurarono il primo tronco di ferrovia, compreso l'impianto di Scala Ruia, costruito in aperta campagna tra Perfugas e Bortigiadas con finalità prevalenti di servizio. Due anni dopo la gestione di stazione e ferrovia passò alla Strade Ferrate Sarde, a cui subentrò nel 1989 la gestione governativa delle Ferrovie della Sardegna.
Sotto questa proprietà la stazione perse importanza per via della riorganizzazione del sistema dei trasporti pubblici in Sardegna che portò oltretutto alla chiusura al trasporto pubblico della tratta Nulvi-Palau e conseguentemente alla disabilitazione dello scalo ai regolari servizi di linea che, dal 16 giugno 1997[2][3], viene utilizzato esclusivamente a scopo turistico soprattutto nel periodo estivo, nell'ambito del servizio Trenino Verde organizzato dall'ARST, gestore unico della linea dal 2010.
Strutture e impianti
[modifica | modifica wikitesto]La scalo, ubicato in aperta campagna, è situato alle falde del monte Abaltana e in prossimità del fiume Coghinas. Posto ad un'altezza di 66 metri sul livello del mare dista 67,6 km da Sassari e 82,6 da Palau Marina[4]. Comprende il fabbricato viaggiatori, edificio a due piani dotato di altrettanti ingressi e in buon stato di conservazione[5], le ritirate, un piccolo magazzino ed una torre dell'acqua oltre alla infrastruttura ferroviaria composta, nell'area stazione, da due binari a scartamento da 950 mm con relative banchine [5][6], di cui il primo di corsa ed il secondo passante. L'area è delimitata da un passaggio a livello e da un viadotto a tre luci.
Movimento
[modifica | modifica wikitesto]Sino al giugno 1997, quando il tratto tra Nulvi e Palau della ferrovia fu chiuso al servizio di trasporto pubblico, lo scalo era servito dai treni regionali delle diverse concessionarie delle linee a scartamento ridotto del nord Sardegna, ultima delle quali la Ferrovie della Sardegna. Dopo di allora la stazione di Scala Ruia è stata interessata esclusivamente dal traffico turistico dei convogli del Trenino Verde, sia quelli viaggianti a richiesta delle agenzie turistiche, che quelli già pianificati per il periodo estivo e aventi generalmente una frequenza di due corse alla settimana[7].
Servizi
[modifica | modifica wikitesto]Entrambi i binari della stazione sono serviti da banchine, di cui una attigua al fabbricato viaggiatori, collegate da una passerella sui binari. La stazione è dotata di servizi igienici e di una sala d'attesa, tuttavia dato l'impresenziamento dell'impianto[5] questi servizi non sono di norma accessibili all'utenza.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Altara, pp. 301, 307.
- ^ Cronistoria delle FdS - Ferrovie della Sardegna, su digilander.libero.it. URL consultato il 12 maggio 2015.
- ^ Ferrovie "puntuali" per i tagli alle linee, in L'Unione Sarda, 18 giugno 1997.
- ^ Luigi Prato, La ferrovia Sassari-Tempio-Palau Marina, in Lestradeferrate.it. URL consultato il 12 maggio 2015.
- ^ a b c . Luigi Prato, La stazione di Scala Ruia, in Lestradeferrate.it. URL consultato il 12 maggio 2015.
- ^ Altara, p. 302.
- ^ Il Trenino Verde della Sardegna - Quadro orario (PDF), in Treninoverde.com, ARST. URL consultato il 12 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 25 aprile 2015).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Edoardo Altara, Binari a Golfo Aranci - Ferrovie e treni in Sardegna dal 1874 ad oggi, Ermanno Albertelli Editore, 1992, ISBN 88-85909-31-0.
- Elettrio Corda, Le contrastate vaporiere - 1864/1984: 120 anni di vicende delle strade ferrate sarde: dalle reali alle secondarie, dalle complementari alle statali, Sassari, Chiarella, 1984.
- Francesco Ogliari, La sospirata rete, Milano, Cavallotti Editori, 1978.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene altre immagini della stazione ferroviaria di Scala Ruia.