Marrakech



Marrakech
مراكش
Minareti e cicogne a Marrakech
Stemma
Marrakech - Stemma
Marrakech - Stemma
Stato
Regione
Altitudine
Abitanti
Prefisso tel
CAP
Posizione
Mappa del Marocco
Mappa del Marocco
Marrakech
Sito istituzionale

Marrakech è una città dell'Alto Atlante marocchino.

Da sapere

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Soprannominata "la città ocra", in riferimento al colore di gran parte dei suoi edifici, Marrakech è la più visitata delle quattro città imperiali del Marocco (le altre sono Meknes, Fès e Rabat).

Nel 2023 Marrakech ha registrato una crescita turistica eccezionale nonostante le sfide poste dalla pandemia di Covid-19 e dal terremoto di Al Haouz. Il numero di arrivi turistici ha raggiunto quota 266.075 a maggio 2023, segnando un aumento del 63% rispetto a maggio 2019. Il tasso di occupazione degli hotel è salito al 72%, rispetto al 49% di maggio 2019, con una durata media del soggiorno di tre giorni. I turisti che visitano Marrakech provengono principalmente da Stati Uniti, Regno Unito, Spagna e Francia, con aumenti rispettivamente del +106%, +56%, +41% e +39% rispetto a maggio 2019. Anche il turismo interno ha registrato una crescita spettacolare del 167%.

Cenni geografici

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Bacino idrografico del Tensift

Marrakech è situata nella pianura di Haouz nel Marocco centro-meridionale. La medina fu costruita sulla riva sinistra del wadi Issil, cinque chilometri a sud della sua confluenza con il wadi Tensift.

Situata a un'altitudine media di 450 metri, Marrakech è una città priva di rilievi significativi. Il punto più alto è il Jbel Gueliz, una collina di arenaria che non supera i cinquantacinque metri. La monotonia dell'altipiano è interrotta a nord dalla dorsale Koudiat El Abid mentre a sud, oltre il fiume Tensift, si elevano i Jbilet, aride colline dal caratteristico colore grigio. Segnano il confine tra la pianura di Haouz e il paese di Rehamna, oltre il quale si eleva la catena dell'Alto Atlante, le cui cime innevate sono ben visibili d'inverno dalla città ocra. Senza questa barriera montuosa, le cui prime propaggini distano solo venticinque chilometri dai confini della città e il cui punto più alto, il Djebel Toubkal (4.167 m), è a circa sessanta chilometri di distanza, la pianura di Haouz non sarebbe altro che un deserto. Lungo il corso del Tensift si estendono fitti palmeti e orti rigogliosi.

Quando andare

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Il periodo migliore per un soggiorno a Marrakech è senza dubbio quello che va da marzo a giugno. Le temperature sono le più piacevoli dell'anno, le giornate sono soleggiate tranne piogge sporadiche che si verificano tra marzo e aprile.

La primavera è la stagione ideale per una visita ai giardini della Menara, della Koutoubia e di Majorelle e ammirare il periodo della fioritura.

Se viaggiate tra luglio e agosto dovrete prepararvi ad affrontare temperature estreme dell'ordine di 40° C e anche oltre.

Il periodo invernale coincide con la bassa stagione. Parecchi festival ricorrono proprio in questo periodo.

Cenni storici

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Marrakesch fu fondata nel 1071 dal sovrano almoravide Yūsuf ibn Tāshfīn e da sua moglie Zaynab Nefzaouia, entrambi di origine berbera. Molto rapidamente, sorsero parecchie moschee e madrasa (scuole teologiche coraniche), nonché un centro commerciale che assorbiva il traffico tra il Maghreb occidentale e l'Africa subsahariana, soppiantando i centri carovanieri di Aghmat e Sijilmassa. I palazzi di Marrakech furono costruiti e decorati anche con l'impiego di maestranze andaluse di Cordoba e Siviglia, che introdussero lo stile omayyade caratterizzato da cupole cesellate e archi multipli.

Yaqūb al-Manṣūr, della dinastia almohade arricchì Marrakesh con una kasbah fortificata, qissariat (mercati coperti) e fece costruire la moschea Koutoubia oltre ad erigere un arco trionfale (Bab Agnaou). La dinastia successiva dei Merenidi abbandonò Marrakech per Meknès e Fes.

All'inizio del XVI secolo, Marrakech divenne la capitale dell'Impero Saadiano. Con i proventi del commercio dello zucchero, il sultano Moulay Abdullah ricostruì la moschea almoravide Ali ben Youssef e la Medersa. Sotto di lui sorse anche il quartiere ebraico (mellah). Il suo successore, Ahmed el-Mansour Eddahbi fece costruire il Palazzo Badi, una replica dell'Alhambra di Granada, realizzata con i materiali più preziosi dei tre continenti del Vecchio Mondo (marmo dall'Italia, granito dall'Irlanda, oro dall'Africa occidentale, porfido dall'India, giada della Cina, ecc.). Il palazzo El Badi colpì anche i contemporanei con il suo Kubbat al Jujjaj, la sua "cupola di vetro" in cristallo traslucido e altre singolarità tecniche che evocano la Casa aurea di Nerone a Roma. Ma tutti gli elementi decorativi di El Badi furono successivamente, smantellati per ordine del sultano Moulay Ismail intorno al 1695 per essere riutilizzati nei grandi palazzi imperiali di Meknes. Il sultano Ahmad al-Mansur fece anche costruire i mausolei detti tombe Sa'diane.

Alla fine del XVII secolo, la dinastia Alaouita succedette ai Saadiani. La capitale fu trasferita a Fez e poi a Meknes. Il sultano Mohammed III (1757-1790) scelse la Marrakech come sua residenza, vista la vicinanza del porto di Mogador (attuale città di Essaouira) che aveva costruito su progetto dell'architetto francese Théodore Cornut. Fu a Marrakech che nel 1787 fu concluso il primo trattato di amicizia tra il Marocco e gli Stati Uniti. Nel 1792, Marrakech divenne la residenza di un figlio di Mohammed III, Moulay Hicham, che fu riconosciuto come sultano da una parte del paese, mentre suo fratello Moulay Sulayman fu riconosciuto come sultano legittimo a Fes dagli ulema e dalle province a nord del fiume Oum Errabiaa. Ne seguì una guerra tra i due fratelli, che si concluse con la sconfitta di Hicham nel 1796, nonostante l'appoggio del re di Spagna Carlo IV.

Dagli inizi del ventesimo secolo, Marrakech ha visto diverse turbolenze. Dopo la morte del Gran Visir Ba Ahmed nel 1900, reggente durante la minore età del sultano Abd al-Aziz, Marrakesch e il Marocco erano in preda all'anarchia, alle rivolte tribali e alle trame dei grandi signori feudali, senza contare gli intrighi europei.

Nel 1907, Moulay Abd al-Hafid, khalifa (rappresentante dei makhzen) a Marrakech fu proclamato sultano dalle potenti tribù dell'Alto Atlante e da alcuni ulema che negarono la legittimità a suo fratello Abd al-Aziz. Fu anche nel 1907 che un medico francese installato a Marrakech, il dottor Émile Mauchamp, fu assassinato, sospettato di spionaggio a favore del suo paese. L'episodio fornì il pretesto alla Francia di impadronirsi della città. L'esercito coloniale francese incontrò tuttavia una forte resistenza guidata da Ahmed al-Hiba, figlio del grande sceicco Ma El Ainin, venuto dal Sahara con i suoi guerrieri nomadi delle tribù Reguibat. Dopo la battaglia di Sidi Bou Othmane, che vide la vittoria della colonna Mangin sulle forze di al-Hiba (settembre 1912), i francesi entrarono a Marrakech che entrò così a fare parte del protettorato francese del Marocco istituito nel 1912. La conquista era stata facilitata dal raduno delle tribù Imzwarn e dei loro capi appartenenti al potente clan dei Glaouis. Un esponente del clan, Thami El Glaoui, divenne pascià di Marrakech, grazie alla nomina dal sultano Moulay Youssef e all'approvazione del maresciallo francese Lyautey. El Glaoui rimase in carica per tutta la durata del protettorato (quarantaquattro anni). Il Pascià si distinse per la sua collaborazione con le autorità francesi, per l'amicizia con Winston Churchill e per il suo sontuoso stile di vita.

Nel dopoguerra Marrakech si affermò come destinazione turistica grazie agli hippies e a concerti di bande famose come Rolling Stones e Beatles. Fu poi la volta dell'alta moda parigina: Yves St Laurent, Jean-Paul Gaultier e diverse top model scelsero Marrakesch per trascorrervi le proprie vacanze.

Come orientarsi

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Map
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Marrakech

31.625986-7.9890811 Jamaâ El Fna è il nome della vasta piazza centrale di Marrakech, famosa nel mondo per gli spettacoli offerti da saltimbanchi, incantatori di serpenti e ammaestratori di scimmie. La piazza si anima al calar del sole e ferve di attività fino alle prime luci dell'alba. L'originalità degli spettacoli è tale che nel 2001 l'UNESCO provvide ad inserire piazza Jamaâ El Fna nel novero dei Patrimoni orali dell'Umanità. La piazza fu la prima a fare ingresso nella lista UNESCO.

31.62665-7.9876941 Rahba Kedima è la piazza della Medina al centro della zona dei souk (mercati tradizionali) e dei qissariat (mercati coperti). Il percorso più breve da Djemaa El Fna alla zona dei souk è rappresentato del Souq Semmarine un tracciato lungo 600 m. che dovrete necessariamente percorrere a piedi in quanto tutta la zona costituisce un'isola pedonale.

Uscendo da piazza Jamaâ El Fna si passa sul fianco della moschea Koutoubia e del suo celebre minareto. Si imbocca quindi il viale Mohammed V e valicata la Bab Nkob si entra nella 31.629533-8.0030371 place de la Liberté che segna l'inizio della città nuova realizzata nel periodo coloniale seguendo canoni urbanistici europei.

Quartieri di Marrakech

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  • Medina La medina di Marrakech è molto estesa. Copre infatti una superficie di circa 600 ha.
La medina di Marrakech iniziò a formarsi nell'XI secolo intorno a un accampamento militare, il "Qsar El Hajar".
Nel secolo successivo vi fu aggiunta una kasbah per difenderla dalle incursioni delle tribù berbere. La cinta muraria fu ampliata a più riprese e dotata di porte monumentali.
L'architettura particolare delle case tradizionali della medina, note come riads, suscitò dal 1970 in poi l'interesse di visitatori facoltosi tra i quali grandi nomi della "Haute Couture" del tempo e dallo stile di vita gay. Costoro non seppero resistere alla tentazione di acquistare una vecchia casa raccolta intorno a un cortile centrale. In seguito provvidero a restaurarle a puntino ricorrendo ai più noti architetti europei. La conseguenza è che oggi le case della medina hanno prezzi inaccessibili per i più.
Ciò nonostante la medina non ha perso il carattere originario. Se i suoi abitanti sono andati a vivere in quartieri moderni, rimane un gran numero di botteghe artigianali che valgono ad imprimerle un carattere pittoresco e fungono da richiamo per un gran numero di visitatori, anche giovani squattrinati.
Medina

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Tra i quartieri della medina vanno menzionati:

  • Bab Doukkala
  • Mouassine
  • Qasbah È la cittadella reale, situata a sud rispetto a piazza Jemaa el-Fna.
  • Mellah Situato sul tratto orientale delle mura che racchiudono la Kasbah, il Mellah è l'antico quartiere ebraico di Marrakech. Vi vissero infatti gli Ebrei tra il XVI e il XIX secolo. Vi affluirono inizialmente dalla città di Taroudant che vantava la più antica colonia di Giudei nel territorio dell'attuale Marocco. Agli inizi del XIX secolo il sultano Solimano forzò gli Ebrei a trasferirsi nei centri sulla costa, a Rabat, Salé, Mogador e Tétouan. Con la formazione del nuovo stato di Israele molti preferirono migrare e sono veramente pochi gli Ebrei rimasti nella medina di Marrakech.
  • L'Agdal È un moderno sobborgo residenziale situato a sud della Kasbah e del Mellah, famoso per gli omonimi giardini reali (non aperti al pubblico). Possiede anche diversi centri commerciali (come Al Mazar), ristoranti e discoteche.
  • La Città Nuova (Ville Nouvelle) Due sono i quartieri turistici della Ville Nouvelle: Gueliz e Hivernages. Il primo è un quartiere di banche ma anche di boutiques che fiancheggiano il viale Mohammed V. Il secondo vanta alberghi di categoria superiore ma a parte questo entrambi i quartieri risultano piuttosto banali, lontani mille miglia dal fascino vitale della pur vicina medina.
  • 31.6733-8.0422 Sidi Ghanem Un sobborgo industriale sulla strada per Essaouria.


Come arrivare

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In aereo

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Terminal 1
  • 31.608611-8.0408333 Aeroporto di Menara. L'aeroporto di Menara è dotato di due terminal passeggeri ospitati in un unico edificio.
    Le compagnie aeree che al 2024 effettuavano voli diretti da scali italiani erano le seguenti:
    • EasyJet Da Milano-Malpensa e Napoli-Capodichino.
    • Ryanair Da Bergamo-Orio al Serio, Napoli-Capodichino, Pisa-Galileo Galilei, Roma-Ciampino, Torino, Treviso.
    • Wizz Air da Milano-Malpensa. Stagionale: da Roma-Fiumicino.

    L'aeroporto si trova a circa 9 km a sud-ovest del centro città (Medina) e a 6,6 km da piazza Djemaa El Fna.
    Il bus navetta aeroportuale L19 costa 30 dirham solo andata e 50 dirham andata e ritorno (aggiornato al 2024). È un ottimo modo per raggiungere la Medina dall'aeroporto. La fermata dell'autobus 19 si trova proprio fuori dal terminal (uscite dalla sala arrivi del Terminal 2, alla vostra sinistra vedrete il parcheggio, entrate e proseguite attraversando tutti i taxi; alla fine, vicino all'uscita, c'è un'area vuota con un cartello nero "BUS", senza cartelli né mappe, né posti a sedere o ombra. L'autobus parte dall'aeroporto ogni 30 minuti tra le 06:00 e le 23:30. Questa linea passa per Jeema El Fna, la principale stazione degli autobus, e fa solo un paio di fermate lungo il percorso, in particolare al Menara Mall. L'intero viaggio dura 15-20 minuti. Potete vedere l'intero percorso e gli orari di partenza su Google Maps. Attenzione, alcuni tassisti si avvicineranno e cercheranno di convincervi a prendere il loro autobus, ricorrendo spesso anche a menzogne tipo: "L'autobus non passa oggi" oppure "Passa solo una volta all'ora"). Non ascoltateli.
    Potete anche prendere l'autobus urbano n. 11 o n. 12, che partono da diverse periferie ed effettuano diverse fermate intermedie prima di terminare la loro corsa al capolinea di Bab Doukkala, dove stazionano gli autobus a lunga percorrenza diretti ad altre città del Marocco. La fermata in corrispondenza dell'aeroporto è in Avenue Gnassa, a 500 metri dal terminal. Questa è un'opzione solo per chi ha bagagli leggeri, ma è la più economica: gli autobus costano 4 dirham, come tutti gli autobus locali. L'autista può dare il resto.
    Aeroporto di Marrakech-Menara su Wikipedia Aeroporto di Marrakech-Ménara (Q429304) su Wikidata


In treno

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La stazione di Marrakech vista dalla banchina
  • 31.630944-8.017254 Stazione ferroviaria (Gare de Marrakech). La stazione dei treni è situata all'incrocio dei viali Hassan II & Blvd Mohammed VI nel quartiere di Gueliz. Vi fanno capolinea i treni provenienti da Casablanca (3 h), Rabat (4 h.) Meknes (6 h e 1/2) e Fès (7 h).
    Da Tangeri esiste un servizio quotidiano di treni notturni con cuccette.
    Stazione di Marrakech su Wikipedia stazione di Marrakech (Q2457933) su Wikidata

In autobus

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  • 31.635857-7.9992235 Stazione degli autobus extraurbani. La stazione principale degli autobus extraurbani è situata appena fuori le mura, in prossimità della porta (Bab) Doukkala. L'edificio della stazione è provvisto di deposito bagagli. Vi fanno capolinea gli autobus delle autolinee CTM provenienti da Madrid e Parigi oltre che dalle principali città del Marocco.


Come spostarsi

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Molti alberghi, anche di categoria economica, offrono un servizio di noleggio biciclette.

Con i mezzi pubblici

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Bus dell'ALSA

Gli autobus urbani sono gestiti dalla società Alsa. Le corse iniziano intorno alle 6:00 e terminano tra le 21:30 e le 22:00. La loro frequenza è di 15-20 minuti. Un biglietto di corsa semplice costava al 2025 4Dh ( meno di 0,50€) Le linee sono 50 circa. Le fermate sono riportate su Google Maps; basta pigiarvi sopra per avere informazioni sulle corse in tempo reale.

City tours

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Autobus turistico

Un autobus turistico effettua diverse fermate in corrispondenza delle principali attrazioni cittadine. Con il biglietto vi saranno date anche audio-guide in 8 lingue diverse e cuffie. Il punto migliore per prenderlo è la fermata in place de Foucauld. I biglietti costano 145 dirham ciascuno e sono validi per 24 ore dal momento dell'emissione, indipendentemente dal numero di salite e discese. È possibile ottenere un biglietto valido 48 ore con un piccolo sovrapprezzo. Controllate attentamente gli orari, poiché gli autobus possono terminare il tour prima di quanto possiate pensare.

Cosa vedere

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Medina

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Bab Doukkala
  • 31.6296-7.99892 Bab Doukkala. Una porta fortificata del XII secolo, oggi punto di passaggio obbligato per migliaia di turisti che si recano alla medina dalla città nuova. La porta si trova infatti alla confluenza di tre importanti viali, avenue Allal El Fassi, Moulay Abdallah e Hassan II. Anche la stazione degli autobus a lunga distanza è a pochi metri di distanza Bab Dukkala (Q12195551) su Wikidata
Moschea Koutoubia
  • 31.624124-7.9935413 Moschea Koutoubia, Piazza Abdel Moumen. Ingresso vietato ai non musulmani. Eretta nel XII secolo, la moschea Koutoubia (moschea dei librai) è famosa per il suo minareto che ricorda la Giralda di Siviglia e svetta dall'alto dei suoi 69 metri sulla medina, indicando la strada da seguire a chi, dopo aver attraversato la porta (bab) Doukkala, si dirige alla piazza Jemaa el-Fnaa. Moschea della Kutubiyya su Wikipedia moschea della Kutubiyya (Q1137533) su Wikidata

Quartiere di Mouassine

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  • 31.629306-7.9888334 Museo della Musica, 4, 5 derb el hammam, +212 5243 77792. Intero 60 dhs. Gratuito per i minori di 15 anni. Il biglietto è cumulativo con il museo della fotografia. Lun-Dom 10:00-19:00. Museo dedicato alle arti decorative e agli strumenti musicali. Il museo ha sede in un edificio saadiano del XVII secolo ristrutturato. Una terrazza panoramica offre una vista sulla medina e i monti dell’Atlante, dove i visitatori possono gustare un tè alla menta con biscotti locali. Tre volte a settimana (lunedì, mercoledì, venerdì) si tengono concerti serali in una sala del museo. Alcune serate includono cene tradizionali (260 dirham concerto + cena). Mouassine Museum (Q96394004) su Wikidata
Giardino segreto
  • 31.63093-7.990145 Il Giardino segreto (Le Jardin Secret), 121 Rue Mouassine, +212 5243 90040. Lun-Dom 09:30-19:30. Le Jardin Secret è un complesso di riad e giardini storici, risalente al XVI secolo (epoca saadiana) e ricostruito nel XIX secolo. È stato la residenza di importanti caïd e dignitari. Nel 2016 è terminato il restauro che ha interessato anche l'antico sistema di irrigazione sotterraneo chiamato khettara, come specificato dai pannelli esplicativi. Il restauro ha consentito ai giardini di tornare al loro antico splendore. I giardini sono essenzialmente due: uno esotico con diverse piante provenienti da tutto il mondo e l'altro islamico caratterizzato da una rigida simmetria che riflette un simbolismo spirituale. C'è anche un bar dove prendersi una pausa di tranquillità prima di rituffarsi nel caos della medina. Dalla torre panoramica del complesso si gode una magnifica vista sulla medina di Marrakech ma dovrete pagare un sovraprezzo. Le Jardin Secret (Q123419407) su Wikidata
  • 31.631586-7.9921936 Museo delle Confluenze, Rue Fatima Zahra. 7 €. Mar-Dom 10:00-18:00. Dar el Bacha (Q59956159) su Wikidata
  • 31.631214-7.9867717 Museo di Marrakech, Place Ben Youssef, +212 5244 41893. Lun-Dom 09:30-18:00. Vi sono esposte opere di arte moderna e manufatti dell'artigianato marocchino oltre a libri storici, monete e ceramiche di culture berbere. Le collezioni sono allestite nel sontuoso palazzo Mnebhi di fine '800, caratterizzato da un magnifico cortile ad archi e finemente decorato. Museo di Marrakech su Wikipedia Museo di Marrakech (Q3090631) su Wikidata
  • 31.6315-7.98728 Qubba almoravide (Koubba Ba’Adiyn), 75 Derb Souk Cheria. 100 dirham (circa 10 euro). Lun-Ven 08:30-18:00. Questa cupola in mattoni è l'unico esempio di architettura almoravide a Marrakech. Costruita da Ali ben Youssef nel 1106, originariamente faceva parte di una moschea demolita dagli Almohadi. La struttura conteneva la vasca per le abluzioni alimentata da tre serbatoi. L'esterno presenta archi a sesto acuto in rilievo mentre l'interno è riccamente decorato con motivi floreali (pigne, palme e foglie d'acanto) e calligrafia araba. I materiali utilizzati per la sua costruzione sono il marmo e il legno di cedro. Qubba almoravide su Wikipedia Qubba almoravide (Q3412514) su Wikidata
Cortile maggiore della madrasa Ali ben Youssef
  • 31.632-7.9869 Madrasa di Ben Youssef, Rue Assouel, +212 524 384 112, . Ingresso 5€. Lun-Dom 09:00-19:00. Scuola coranica in stile arabo-andaluso intitolata all'emiro almoravide Ali ibn Yusuf (1106 al 1142). La struttura attuale della madrasa risale al 1565, anno del suo completamento come affermato dall'iscrizione nella stanza della preghiera. La madrasa era annessa alla moschea almoravide di Ali ben Youssef. Era la più grande scuola coranica del Marocco potendo accomodare al suo interno 900 studenti. Architettonicamente, e con le sue sontuose decorazioni, è alla pari con le mederse merinidi, in particolare con la medersa Bou Inania di Fès.
    Centro della madrasa è il prezioso cortile nel mezzo del quale è il grande bacino rettangolare per le abluzioni.
    Si ammira anche la Sala della Preghiera, divisa in tre navate da colonne di marmo che sostengono archi scolpiti con motivi ornamentali a sostegno della grande cupola lignea decorata con motivi geometrici. In fondo alla navata centrale si apre il miḥrāb costituito da un'abside fastosamente decorata da stucchi bianchi con motivi floreali e geometrici.
    Madrasa di Ben Youssef su Wikipedia Madrasa di Ben Youssef (Q1560540) su Wikidata
  • 31.63209-7.986510 Fondazione Dar Bellarj (Casa delle cicogne), 9 Toualat Zaouiat lahdar, (Di fronte alla scuola coranica di ben Youssef), +212 5244-44555. Ingresso gratuito. Lun-Sab 09:30-17:30. Dar Bellarj (Q123262808) su Wikidata
Bab el-Khemis
  • 31.641409-7.98541311 Bab el-Khemis (La porta del Giovedì). La porta si apre nell'angolo nord-orientale delle mura cittadine e risale al 1126 d.C. circa, quando l'emiro almoravide Ali ibn Yusuf costruì le prime mura della città. In origine era conosciuta come Bab Fes ("Porta di Fes").
    La porta subì un significativo restauro nel 1803-1804 per ordine del sultano Moulay Slimane, come si afferma in un'iscrizione in marmo rinvenuta all'interno.
    Il nome attuale della porta (el-Khemis) si riferisce al souk o mercato all'aperto che storicamente si svolgeva qui ogni giovedì (al-Khamis in arabo). Oggigiorno, il mercato si svolge quasi tutta la settimana proprio fuori dalla porta, mentre un mercato delle pulci permanente, il Souk al-Khemis, è stato costruito poche centinaia di metri a nord. Inoltre, appena fuori dal cancello si trova un qubba (mausoleo a cupola) che ospita la tomba di un marabutto locale o di un santo musulmano.
    Bab El Khemis (Marrakech) (Q58897216) su Wikidata
  • 31.634044-7.97866812 Bab Debbagh (Porta dei conciatori). Bab Debbagh (Q58897207) su Wikidata
  • 31.631969-7.98422113 Casa della Fotografia (Maison de la Photographie), 46 Rue Bin Lafnadek, +212 5243 85721. Lun-Dom 09:30-19:00.
Cortile interno del Palazzo Bahia
  • 31.621592-7.98223114 Palazzo la Bahia. Realizzato nella II metà del XIX secolo, il palazzo fu commissionato dal grand vizir Ahmed ben Moussa ed è considerato un capolavoro dell'epoca. Vanta giardini, patio e ricche decorazioni interne. Le 150 stanze del palazzo ospitavano le 4 mogli del visir e le sue ben più numerose concubine. Palazzo El Bahia su Wikipedia Palazzo El Bahia (Q2465115) su Wikidata
  • 31.623333-7.98361115 Museo Dar Si Said. Museo dedicato alle arti della tessitura e dell'intaglio su legno. Il museo ha sede in un magnifico palazzo di fine '800 che fu la residenza di Si Said, fratello di Ba Ahmed, ciambellano del sultano Moulay Hassan I e gran visir di Moulay Abdelaziz. Museo Dar Si Said su Wikipedia Museo Dar Si Said (Q3329122) su Wikidata


Kasbah

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Bab Agnaou
  • 31.617611-7.99066716 Bab Agnaou, Rue Oqba Ben Nafaa. La porta che si apre nel tratto meridionale della mura che cingono la medina di Marrakesh e dava accesso alla Kasbah (la cittadella reale).
    Come la sua gemella, Bab Oudaïa a Rabat, questa porta monumentale fu costruita da Yacoub el-Mansour. Il suo nome in berbero significa "ariete nero senza corna". Bab Agnaou, segnava l'ingresso principale del palazzo almohade, e la sua funzione era quindi principalmente decorativa. Sebbene abbia perso le due torri difensive laterali, la porta conserva ancora un aspetto maestoso. La facciata scolpita è composta da strati alternati di pietra e mattoni che circondano un arco a ferro di cavallo. I motivi floreali agli angoli e il fregio con caratteri cufici che incorniciano l'arco sono estremamente leggiadri.
    Bab Agnaou su Wikipedia Bab Agnaou (Q4837210) su Wikidata
Sala delle colonne
  • 31.617222-7.98861117 Tombe Sa‘diane, 400 Rue de La Kasbah, +212 5244 33407. Lun-Dom 09:00-17:00. Le tombe costituiscono una delle maggiori attrazioni di Marrakesh, grazie alla bellezza delle loro decorazioni. Furono scoperte nel 1917, e in seguito restaurate dal Ministero delle Belle Arti marocchino. Risalgono al tempo del sultano Ahmad al-Mansur al-Dahabi (1578-1603). Tombe Sa'diane su Wikipedia Tombe Sa'didi (Q2152745) su Wikidata
  • 31.618333-7.98583318 Palazzo El Badi. Imponenti rovine di un palazzo fatto costruire dal sultano Sa'diano Aḥmad al-Manṣūr al-Dhahabī nel 1578. Palazzo El Badi su Wikipedia Palazzo El Badi (Q1277747) su Wikidata


Mellah

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  • 31.6203-7.9819419 Sinagoga Salat Al Azama. Costruita originariamente nel 1492, anno del decreto dell'Alhambra che espulse gli ebrei dalla Spagna, la sinagoga attuale risale agli inizi del XX secolo. Si trova nel mellah (quartiere ebraico) della medina di Marrakech ed è costituito da un gruppo di edifici che circondano un ampio patio centrale ben curato. Gli ebrei di Marrakech la considerano la sinagoga più antica della città. Il suo nome significa "sinagoga dei dissidenti". Slat Al Azama Synagogue (Q3508008) su Wikidata
  • Cimitero giudeo (miaâra).
  • 31.6222-7.9839420 Museo Bert Flint (Maison Tiskiwin), 8 Rue de la Bahia. Museo dedicato all'artigianato marocchino. Al 2025 il museo risultava chiuso. Tiskiwin Museum (Q3329095) su Wikidata


Città Nuova

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(Ville Nouvelle)
Giardini Majorelle
  • 31.6415-8.002921 Giardini Majorelle (Jardin Majorelle). Giardini Majorelle su Wikipedia giardini Majorelle (Q1395431) su Wikidata
  • 31.642788-8.00314122 Museo Yves Saint Laurent, Rue Yves St Laurent, +212 5243 13047. Il museo è allestito nella residenza di Saint Laurent in Marocco, trasformata dopo la sua morte in uno spazio espositivo che riceve più di 700.000 visitatori all'anno.Il museo si estende su una superficie di 4.000 m². Comprende una sala espositiva dedicata alle opere di Yves Saint Laurent, in cui sono presenti foto, video, schizzi, 30.000 accessori e oltre 7.000 abiti provenienti dalle collezioni personali dello stilista. Un'altra sala è dedicata a Jacques Majorelle, ospita sale per mostre temporanee e un auditorium con 13 posti a sedere. Ospita inoltre un negozio di souvenir e una libreria, un caffè-ristorante con patio e una biblioteca di ricerca con oltre 5.000 volumi, tra cui opere andaluse risalenti al XII secolo, oltre a libri di botanica, arte Amazigh e opere di Yves Saint Laurent.
    Dall'esterno, l'edificio color terra assume la forma di un assemblaggio di cubi e curve, rivestito da un merletto di mattoni che evoca intrecci di tessuto. I materiali utilizzati sono terracotta, cemento e terrazzo, con colori che permettono all'edificio di integrarsi con l'ambiente circostante. I mattoni in terra battuta sono stati realizzati con terra marocchina e prodotti localmente. Il terrazzo nella facciata e al piano terra è un aggregato di pietra e marmi locali.
    Lo storico dell'arte Björn Dahlström, ex direttore del Museo d'Arte Berbera, ha curato il libro "Donne Berbere del Marocco", pubblicato in concomitanza con l'omonima mostra del 2014/15 ed esposto a Parigi, Manama e Rabat. Oltre a numerose fotografie di gioielli, abiti e tappeti delle donne berbere presenti nella collezione del museo, il libro presenta articoli sulla cultura tradizionale delle donne berbere in Marocco.
    Yves Saint Laurent Museum in Marrakesh (Q30727522) su Wikidata
  • 31.613333-8.02166723 Giardini della Menara (Vicino all`aeroporto). Circondano un lago artificiale nelle cui acque si riflette un padiglione tra alberi d'olivo. Giardini Menara su Wikipedia giardini Menara (Q1920259) su Wikidata


Eventi e feste

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Cosa fare

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Parchi acquatici

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Oasiris
  • 31.58199-8.0136041 Oasiria (حديقة أوسيريا أمزميز المائية), Al km 4 della strada per Amizmiz (Raggiungibile con navetta gratuita da Djemaa El Fna o Gueliz), +212 5243 80438. Un biglietto giornaliero per gli adulti costa 130 dirham, mentre i bambini pagano in base all'altezza (fino a 1,5 m di altezza, 90 dirham. Lun-Dom 10:00-18:00. Parco acquatico a meno di 8 km dalla medina. Dispone di 10 ettari di giardini e offre attività acquatiche, tra cui scivoli, una piscina a onde, tubing sul fiume e una laguna dei pirati. Quando ne avrete abbastanza, troverete una piscina tranquilla, bocce e un mercato la domenica. Diversi bar e ristoranti e un negozio di souvenir completano il quadro. Parco acquatico a meno di 8 km dalla medina. Dispone di 10 ettari di giardini e offre attività acquatiche, tra cui scivoli, una piscina a onde, tubing sul fiume e una laguna dei pirati. Quando ne avrete abbastanza, troverete una piscina tranquilla, bocce e un mercato la domenica. Diversi bar e ristoranti e un negozio di souvenir completano il quadro. Oasiria (Q3347879) su Wikidata

Bagni Turchi

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  • Hammam Dar el-Bacha.
  • Hammam Bab Doukkala.

Trattamenti termali

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  • La Maison Arabe.
  • Bains de Marrakech.


Acquisti

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Mercati tradizionali

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Souk Ableuh

Nella medina di Marrakech sono presenti i più grandi mercati tradizionali del Marocco e l'immagine della città è strettamente associata ai suoi souk. Essi rappresentano un mix di eredità berbera e araba: ad esempio, sebbene la città sia stata fondata da una dinastia berbera (gli Almoravidi) e la maggior parte dei suoi abitanti fosse di origine berbera, i nomi della maggior parte delle professioni e dei souk specializzati in esse derivano dall'arabo. Paul Sullivan cita i souk come la principale attrazione cittadina, descrivendoli come "un alveare di vicoli intricati e interconnessi". Questa zona della città entro le mura è di per sé una micro-medina, composta da un numero vertiginoso di bancarelle e negozi. Storicamente, i souk di Marrakech erano divisi in aree di vendita al dettaglio, tra cui pelletteria, tappeti, oggetti in metallo, ceramica, ecc. Le aree sono ancora approssimativamente ordinate, ma oggi vi è una significativa sovrapposizione.

Esiste anche un'importante distinzione tra souk permanenti e souk temporanei. I primi sono mercati aperti ogni giorno feriale, mentre i secondi sono mercati temporanei a volte improvvisati che compaiono quotidianamente o settimanalmente in determinate aree aperte. Molti souk temporanei si trovano appena fuori dalle porte della città. Il mercato delle pulci fuori Bab el-Khemis (la "Porta del Giovedì"), ad esempio, si teneva tradizionalmente ogni giovedì, sebbene oggi sia presente quasi tutti i giorni della settimana. Altri suk temporanei si trovano in alcune piazze della città. Ad esempio, la Rahba Kedima (che significa "Piazza Vecchia") aveva aree specifiche designate per l'asta di beni particolari in orari prestabiliti ogni settimana, come lana, tappeti, armi e (storicamente) schiavi.

  • 31.627052-7.9877942 Souk Ableuh. Il mercato delle olive. Ne troverete di tutti i tipi e colori.
  • 31.631256-7.9888153 Souk Cherifia, D.S, 29 Rte Sidi Abdelaziz. Diversi souvenir e cosmetici tra cui l'olio e il burro di argan.
  • 31.630983-7.9878294 Souk Haddaddines. Lavori in ottone, rame e ferro battuto. In mezzo a un frastuono assordante, gli artigiani che lavorano l'ottone e il rame martellano instancabilmente il metallo rovente, modellandolo in una serie di oggetti di uso quotidiano, come vassoi, posacenere, lanterne, griglie in ferro battuto, serrature e chiavi.
Concerie di Marrakech
  • 31.633561-7.9785065 Concerie di Marrakech. Una delle maggiori attrazioni di Marrakech è questo mercato tradizionale della concia delle pelli. I laboratori sono situati intorno vasche di argilla che emanano un odore pungente dovuto all'uso di ammoniaca che serve da fissante per le pelli.

Gli amanti di spezie, dell'olio di argan, profumi, oli essenziali, cosmetici e medicina tradizionale ad un prezzo nettamente molto basso si rechino presso Herboristerie Silane (https://www.facebook.com/ErbeNaturaliEdOliEssenziali?ref=hl) che si trova dentro la Mellah (il quartiere ebraico) invece per lampadari e tappeti nella piazza dei Ferblantiers.

Come divertirsi

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Musici in piazza Jamaâ El Fna

I locali notturni di stile occidentale si concentrano nella zona di Guéliz e in particolare sul viale Mohammed V e sulla piazza Abdel Moumen ben Ali. Quasi tutti gli alberghi di categoria superiore dispongono di discoteche frequentate sia da turisti che da locali.

Nei locali al di fuori dei grandi alberghi, la clientela è quasi esclusivamente di sesso maschile, il che potrebbe risultare noioso se non addirittura deprimente.

Avenue è la discoteca dell'hotel Meridien, Cotton Club quella dell'hotel Tropicana. Rinomata anche Diamant Noir all'interno dell'hotel Le Marrakech.

Fuori dal centro è da segnalare New Feeling all'interno del Palmeraie Golf Palace.


Dove mangiare

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Prezzi modici

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Banchi a Jemaa el-Fna

I banchi ambulanti presenti a Jemaa el-Fna offrono un'esperienza gastronomica caotica ma autentica, con specialità marocchine a prezzi irrisori. Di giorno la scelta è limitata a succhi d'arancia freschi (prezzi da 20 MAD), e piatti di lumache bollite ma di notte la piazza si trasforma in un unico, enorme ristorante all'aperto con una scelta che varia dagli spiedini di carne (agnello, cuore, fegato) grigliati al momento ai Tajine (stufati in terracotta) e a zuppe come l'harira (con lenticchie e pomodoro). Sono proposte anche lumache speziate in brodo caldo, Makouda (frittelle di patate) e dolci tradizionali, spesso trasportati su carretti a due ruote.

Il consiglio è quello di cercare sempre i banchi più affollati perché offrono maggiori garanzie di cibi freschi. Tra i banchi i più rinomati sono Aicha (banco n.1), molto ben organizzato e celere nel soddisfare le richieste della clientela. Fate sempre molta attenzione all'igiene.

I tavoli dove si mangia sono sempre circondati da musicisti gnawa, cantastorie e incantatori di serpenti.

  • 31.622925-7.9851391 Cafe Restaurant Dar L'hssira, 13 Rue Riad Zitoun el Jdid, +212 600 756845. Lun 11:00-17:00 e 18:00-22:30 Mer-Dom 11:00-17:00 e 18:00-22:30.

Prezzi medi

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Dar Cherifa

Prezzi elevati

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  • 31.628598-7.9874844 Nomad Marrakech (نومادمراكش), 1 Derb Aarjane, +212 5243 81609. Lun-Dom 12:00-22:30.


Dove alloggiare

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Prezzi modici

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Prezzi medi

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Imperial Plaza

Prezzi elevati

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La Mamounia


Sicurezza

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Dal 1994 è in funzione una forza di polizia speciale, incaricata in particolare di proteggere i turisti. Queste pattuglie assicurano che i turisti non cadano vittime di furti o aggressioni, ma danno anche la caccia alle false guide e tengono lontani i visitatori indesiderati. Si tratta di un grande successo, secondo quanto riportato dai media locali che sostengono che la criminalità contro i turisti è diminuita significativamente dalla sua introduzione nel 1994.

  • 31.625883-7.989057 Polizia turistica (Brigade touristique).


Come restare in contatto

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Nei dintorni

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Est
Cascate di Ouzoud
  • 31.966944-6.5694441 Azilal Sui monti Atlante a circa 165 km da Marrakech, Azilal è facilmente raggiungibile con autobus di linea. Da qui si possono raggiungere in taxi le vicine 32.015109-6.7198322 cascate di Ouzoud. Volendo si può pernottare in uno degli alberghi vicino le cascate o anche campeggiare. Sempre da Azilal si può raggiungere "Imi'n'Ifri", altre cascate tra rocce fortemente erose e dalle forme fantasiose.
Sud est
  • 31.367099-7.7765333 Valle dell'Ourika è una valle nell'Alto Atlante attraversata dal fiume omonimo. Si trova a circa 30 km da Marrakech ed è essenzialmente popolata da berberi che parlano Shilha. Nonostante la sua vicinanza a Marrakech, la valle è ancora poco influenzata dal turismo e gli indigeni hanno potuto conservare il loro tradizionale stile di vita.
Sud
  • 31.487148-8.2068954 Agafay (40 km per la strada di Amizmiz) Località molto frequentata nei weekend dagli abitanti di Marrakech che qui si dedicano a escursioni a cavallo o a dorso di cammello ma anche in canoa nel vicino lago artificiale di Takerkoust. I paesaggi di Agafay sono decisamente desertici eccezion fatta durante la primavera quando si assiste alla fioritura di fiori di campo.




Altri progetti

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CittàUsabile: l'articolo rispetta le caratteristiche di una bozza ma in più contiene abbastanza informazioni per consentire una breve visita alla città. Utilizza correttamente i listing (la giusta tipologia nelle giuste sezioni).