Casello idraulico di Follonica | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | Toscana |
Località | Follonica |
Indirizzo | via Roma, 45-49 |
Coordinate | 42°55′19.1″N 10°45′28.6″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | 1840-1844 |
Uso | sala polivalente |
Realizzazione | |
Architetto | Odoardo Raffanini |
Proprietario | Comune di Follonica |
L'ex casello idraulico di Follonica è un edificio situato in via Roma a Follonica, nella provincia di Grosseto, in Toscana.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'edificio è stato costruito tra il 1840 e il 1844, contestualmente allo sviluppo industriale di Follonica voluto dal granduca Leopoldo II di Lorena e alla nascita del primo centro abitato stabile.[1] La progettazione architettonica fu affidata all'ingegnere Odoardo Raffanini e inizialmente la struttura aveva forma quadrata ed era costituita da due piani: al pianoterra il magazzino e la stalla, al piano superiore il quartiere abitativo.[2] Tuttavia varie modifiche vennero effettuate durante e dopo i lavori di costruzione, e nel 1853 l'edificio risultava già ampliato e di forma rettangolare.[2][3]
Affidato alla Direzione idraulica del bonificamento delle Maremme, il casello ospitava il centro direttivo della bonifica delle basse valli della Pecora e del Cornia.[1][3] All'interno abitarono per molti anni lo stesso ingegnere Raffanini, responsabile del circondario locale, e l'ingegnere Guglielmo Martelli, responsabile del circondario di Piombino, e ospitò varie volte anche Alessandro Manetti, direttore delle operazioni di bonificamento della Maremma.[3][4] In seguito l'edificio iniziò a ospitare al piano terra anche l'ufficio postale e telegrafico.[2]
Nel 1906 il Genio civile di Grosseto operò dei sostanziosi restauri all'intera struttura, effettuando modifiche agli accessi principali.[2] Nel corso degli anni trenta, terminata la bonifica del padule di Scarlino, l'attività del casello idraulico cessò e anche gli uffici postali vennero trasferiti nell'adiacente plesso dei magazzini.[2]
Alla fine della seconda guerra mondiale divenne centro culturale-ricreativo e biblioteca.[2] Nel 1979 vi fu un tentativo di demolire l'edificio per costruire la nuova sede dell'ufficio postale, ma tale circostanza venne impedita dall'intervento della Soprintendenza ai monumenti.[2] Divenuto proprietà dell'amministrazione comunale, l'ex casello idraulico venne sottoposto a una serie di restauri tra il 1998 e il 2001 e ospita da allora un centro polivalente per attività sociali e culturali.[2][5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Santi 2007, p. 57.
- ^ a b c d e f g h Casello idraulico - Note storiche, su Comune di Follonica. URL consultato il 19 maggio 2023.
- ^ a b c Rombai, Tognarini 2006, pp. 260-261.
- ^ Casello idraulico, su MAGMA. URL consultato il 19 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 22 maggio 2019).
- ^ Casello idraulico, su Comune di Follonica. URL consultato il 19 maggio 2023.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Bruno Santi, Guida storico-artistica alla Maremma. Itinerari culturali nella provincia di Grosseto, Siena, Nuova Immagine, 2007.
- Leonardo Rombai e Ivan Tognarini, Follonica e la sua industria del ferro. Storia e beni culturali, Sesto Fiorentino, All'Insegna del Giglio, 2006.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Casa Gobba
- Casa Storta
- Casello idraulico di Castiglione della Pescaia
- Palazzo della Dogana (Follonica)
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su casello idraulico di Follonica
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Casello idraulico, su Comune di Follonica. URL consultato il 19 maggio 2023.
- Casello idraulico - Note storiche, su Comune di Follonica. URL consultato il 19 maggio 2023.