Messina



Messina
Falce del porto di Messina, San Raineri
Stemma e Bandiera
Messina - Stemma
Messina - Stemma
Messina - Bandiera
Messina - Bandiera
Stato
Regione
Territorio
Altitudine
Superficie
Abitanti
Nome abitanti
Prefisso tel
CAP
Fuso orario
Posizione
Mappa dell'Italia
Mappa dell'Italia
Messina
Sito del turismo
Sito istituzionale

Messina (in siciliano Missina) è una città della Sicilia.

Da sapere

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Cenni geografici

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È situata nell'angolo nord est della Sicilia, sulla sponda occidentale dello Stretto di Messina.

A circa 90 km da Catania e 220 da Palermo, stretta tra le coste ionica e tirrenica ed i monti Peloritani, si affaccia con il suo grande porto naturale (militare e commerciale), chiuso dalla penisoletta a forma di falce di San Raineri, di fronte a Villa San Giovanni e poco più a nord rispetto a Reggio Calabria; Capo Peloro, nella zona nord della città, è invece dirimpettaio a Scilla.

Dal livello del mare è possibile salire sino a 1130 metri s.l.m., tramite i colli che sovrastano la città, al monte Dinnammare (dal latino "bimaris", due mari), che permette di vedere i due mari della città, Ionio (sullo Stretto di Messina) e Tirreno, la città sottostante, la Calabria dal suo punto più meridionale sino alla provincia di Vibo Valentia, l'Etna, le isole Eolie e la costa tirrenica con Capo Milazzo, Capo Tindari e Capo Calavà di Gioiosa Marea.


Cenni storici

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Fu originariamente fondata da coloni Calcidesi nel 757 a.C. con il nome di Zancle ; assunse il nome di Messana probabilmente quando Anassilao di Reggio, intorno al 486 a.C., la conquista e la ripopola. I Romani la conquistarono nel 264 a.C. e dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente fu, prima, in possesso dei Bizantini e, quindi, degli Arabi. Nel 1060 venne conquistata dai Normanni.

La città vanta l'ispirazione di ben due opere teatrali di Shakespeare ambientate in città: Molto rumore per nulla e Il racconto d'inverno.

Sotto i dominî svevo-angioino-aragonese, Messina raggiunse grande prosperità, divenendo capitale del Regno di Sicilia assieme a Palermo ed uno tra i primissimi centri commerciali e tra le più grandi, fiorenti ed importanti città del mar Mediterraneo. Fu, per lunghi secoli, la città siciliana più ricca, seconda nel Mezzogiorno d'Italia solo a Napoli. Entrò a far parte del Regno d'Italia dopo la spedizione dei Mille garibaldina del 1860.

Nel 1908 subì le distruzioni del noto terremoto (che ha colpito anche Reggio Calabria), che ha provocato 80.000 vittime su 140.000 abitanti dell'epoca, e dei bombardamenti della seconda guerra mondiale.

Messina. Piazza Duomo. Tavola tratta da Sicile et Malte, 1835


Come orientarsi

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Map
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Messina

La città si sviluppa lungo la costa con i quartieri centrali a ridosso dell'arco del porto.

Quartieri

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Messina è suddivisa in 6 circoscrizioni:

      Normanno (I) comprendente i quartieri Giampilieri Marina, Giampilieri Superiore, Molino, Altolia, Briga Marina, Briga Superiore, Pezzolo, Ponte Schiavo, Santa Margherita Marina, Santo Stefano di Briga, Santa Margherita, Santo Stefano Medio, Galati Marina, Galati Superiore, Galati Inferiore, Mili San Marco, Mili Marina, Mili San Pietro, Tipoldo, Larderìa e Tremestieri;
      Calispera (II) comprendente i quartieri Pistunina, Zafferìa, Santa Lucia sopra Contesse, Villaggio CEP, Villaggio UNRRA, Contesse, Minissale, San Filippo Inferiore e S. Filippo Superiore;
      Tre Santi (III) comprendente i quartieri Rione Taormina, Gazzi, Mangialupi, Rione Aldisio, Rione Ferrovieri, Cannamele, Cumìa Superiore, Cumìa Inferiore, Valle degli Angeli, Santo, Bordonaro, Calorendi, Rione Santo Bordonaro, Palmara, Carrubbara, Monte Santo, Camaro Inferiore, Camaro, Bisconte e Cataratti;
      Centro storico (IV) comprendente i quartieri Gonzaga, Montepiselli, Gravitelli, Torre Vittoria, San Raineri e Galletta;
      Antonello da Messina (V) comprendente i quartieri Villaggio Svizzero, Giostra, Basile, Ritiro, Scala Ritiro, San Licandro, Regina Elena, San Michele, SS. Annunziata e Paradiso;
      Peloro (VI) comprendente i quartieri Contemplazione, Pace, S. Agata, Ganzirri, Torre Faro, Capo Peloro, Mortelle, Timpazzi, Casa Bianca, Sperone, Faro Superiore, Curcuraci, Massa San Giovanni, Massa Santa Lucia, Massa San Nicola, Massa San Giorgio, Acqualadrone, Spartà, Castanea delle Furie, Salice, San Saba, Rodia, Ortoliuzzo e Gesso.

La maggior parte delle attrazioni di interesse turistico sono comprese nelle circoscrizioni III e IV.

Frazioni

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Altolia, Bordonaro, Briga Marina, Briga Superiore, Castanea delle Furie, Catarratti, Cumia, Curcuraci, Faro Superiore, Ganzirri, Gesso, Giampilieri Marina, Giampilieri Superiore, Massa San Giorgio, Massa San Giovanni, Massa Santa Lucia, Massa San Nicola, Mili San Marco, Mili San Pietro, Molino, Orto Liuzzo, Pezzolo, Salice, Tipoldo, Tremestieri

Come arrivare

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In aereo

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In auto

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Messina è collegata a Catania tramite l'autostrada A18 e Palermo con la A20. Entrambe le autostrade prevedono un pedaggio. Se si vogliono evitare le autostrade si possono prendere le statali, la SS114 verso Catania e la SS113 in direzione Palermo.

In nave

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Porto di Messina
Uno dei traghetti adibito al trasporto auto
  • 38.18767215.563754 Porto di Messina (Porto storico) (Presso la stazione marittima). La maggior parte dei viaggiatori arriva dall'Italia continentale con il traghetto da Villa San Giovanni. Questi traghetti navigano ventiquattro ore su ventiquattro, e poiché sono considerati un'estensione della rete stradale verso la Sicilia, le tariffe sono sovvenzionate. Ci sono anche 30 minuti di navigazione da Reggio Calabria.
    Da questo porto vengono imbarcati i treni per il continente da parte di Ferrovie dello Stato. Operano inoltre:
    Porto di Messina su Wikipedia porto di Messina (Q3909251) su Wikidata
  • Bluferries. A piedi €2,50, auto €37-€60. Compagnia di proprietà delle FS. Aliscafi per Villa e Reggio.
  • Liberty Lines. A piedi €3,50, €6,50 biglietto a piedi a/r. Il servizio aliscafi risulta sospeso.
  • 38.21026115.561395 Rada San Francesco (4 km a nord rispetto alla ferrovia marittima. In tram fermata Brasile/Imbarchi Caronte). Un secondo porto rispetto a quello storico (vedi in basso).
  • 38.19061715.565596 Molo Norimberga (A nord-est rispetto al porto storico). Da questo molo partono i traghetti della Caronte per Salerno (9 ore di viaggio).
  • 38.13133315.5231057 Imbarco Tremestieri. Porto commerciale per imbarco mezzi pesanti per il continente. Operato da Meridiano Lines.

In treno

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Stazione di Messina centrale
  • 38.18513315.5609318 Stazione di Messina Centrale, Piazza della Repubblica (Fermata tram Stazione centrale). La stazione principale di Messina. Per il deposito bagagli rivolgersi all’ufficio dei bus Sais. Stazione di Messina Centrale su Wikipedia stazione di Messina Centrale (Q3970096) su Wikidata
  • 38.18777815.5636119 Stazione di Messina Marittima. In questa seconda stazione, posta accanto a quella centrale si fermano i treni che devono essere imbarcati sui traghetti. Stazione di Messina Marittima su Wikipedia stazione di Messina Marittima (Q3970094) su Wikidata

Messina è collegata via treno dal trasporto regionale di Trenitalia con le città di Catania, Siracusa e Palermo, mentre i collegamenti ferroviari con la Calabria sono garantiti da sempre più rare navi traghetto apposite.

In autobus

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Come spostarsi

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Con mezzi pubblici

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Mappa tranviaria di Messina

L'Azienda Trasporti Messinese (ATM) collega le varie zone della città tramite autobus urbani ed una linea di tram. Biglietti: tariffa unica € 1,20; singolo a bordo € 1,50; 90 minuti € 1,25; Pass di 2 viaggi € 1,70; carta giornaliera € 2,60.

I pochi luoghi di interesse a Messina sono vicini al porto principale e sono facilmente raggiungibili a piedi. È probabile che si voglia utilizzare l'autobus o il tram per arrivare tra il centro di Messina e il terminal dei traghetti del nord a 4 km lungo la costa - questi passano ogni 10-15 minuti. L'autobus 79 fa questo tratto (ogni 30 minuti) e prosegue verso nord, verso Ganzirri e l'Istituto Marino, sulla punta nord-orientale dell'isola. Molti autobus e la ferrovia corrono verso sud.

  • 38.18555615.56055611 Tranvia di Messina. La linea del tram corre lungo la costa. Tranvia di Messina su Wikipedia tranvia di Messina (Q1854143) su Wikidata

In taxi

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  • Radio Taxi Jolli, +39 090 6505. Cooperativa che permette la prenotazione telefonica di un taxi dalle 4:00 all'1:00, sia urbani che extraurbani.


Cosa vedere

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Non ci sono troppi resti di architettura storica nella città a causa dei terremoti (specialmente quello del 1908) e i bombardamenti della seconda guerra mondiale. Ma ci sono ancora abbastanza cose per meritare una passeggiata per le vie del centro. I luoghi intorno al Santuario della Madonna di Montalto e Cristo Re offrono splendide viste panoramiche sul porto e sullo stretto di Messina (vedi l'immagine del banner).

Chiese

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Duomo di Messina
Il Campanile con l’orologio astronomico
  •  attrazione principale 38.19218115.5553891 Duomo di Messina (Basilica Cattedrale metropolitana di Santa Maria Assunta), Piazza Duomo. Una cattedrale in stile gotico risalente al XII secolo, consacrata nel 1192. La cattedrale subì gravi danni a causa del terremoto del 1908 e fu restaurata tra il 1919 e il 1920. Durante la seconda guerra mondiale, i bombardamenti alleati distrussero parte della costruzione, che fu ricostruita nel 1943. La chiesa consacrata alla "Vergine della lettera", Patrona della città. Al suo interno si trova una statua di S. Giovanni Battista di Antonello Gagini. Duomo di Messina su Wikipedia duomo di Messina (Q733217) su Wikidata
    • 38.192315.55472 Orologio astronomico di Messina, Piazza Duomo (Accanto al duomo). Il campanile del Duomo di peoca normanna è stato più volte ricostruito e oggi contiene uno dei più grandi orologi astronomici del mondo, costruito nel 1933 dalla compagnia Ungerer di Strasburgo. Una visita imperdibile per i visitatori con uno straordinario spettacolo di orologi, tra cui animali e statue metalliche in movimento con simboli e allegorie che si alternano, tutti i giorni a mezzogiorno. Uno spettacolo da non perdere. Orologio astronomico di Messina su Wikipedia orologio astronomico di Messina (Q546826) su Wikidata
Maria Santissima Annunziata dei Catalani
  • 38.19122615.5563773 Chiesa della Santissima Annunziata dei Catalani (Chiesa dei Catalani), Via G. Garibaldi, 111, +39 090 668 4111. Una delle poche chiese sopravvissute al terremoto del 1908. La sua origine risale al XII secolo in stile normanno successivo con elementi di influenza araba definibile come stile arabo-normanno. Chiesa della Santissima Annunziata dei Catalani su Wikipedia chiesa della Santissima Annunziata dei Catalani (Q3669197) su Wikidata
  • 38.19128315.5508364 Concattedrale del Santissimo Salvatore. Concattedrale del Santissimo Salvatore su Wikipedia chiesa del Santissimo Salvatore (Q2223594) su Wikidata
  • 38.18370215.5502495 Basilica di Sant'Antonio di Padova. All'interno dei locali della chiesa si trova il Museo del Tesoro intitolato a Sant'Annibale Maria Di Francia. Basilica di Sant'Antonio di Padova (Messina) su Wikipedia Basilica di Sant'Antonio di Padova (Q3635740) su Wikidata
Sacrario di Cristo Re
  • 38.1962715.551696 Sacrario di Cristo Re (su una collina a nord del Santuario della Madonna di Montalto), +39 389 218 3265. Lun-Ven 9:00-12:30. Costruito sui resti del castello medievale di Matagrifone, il Cristo Re è una maestosa cappella commemorativa a cupola con una bellissima vista panoramica sul porto e sullo stretto. Costruito nel 1937, funge da camera di sepoltura in onore di alcuni concittadini morti in Africa come soldati durante la seconda guerra mondiale. Sacrario di Cristo Re su Wikipedia sacrario di Cristo Re (Q3944604) su Wikidata
Santuario della Madonna di Montalto
Chiesa del Carmine
  • 38.188415.55113 Chiesa del Carmine (Santuario della Madonna del Carmelo), Isolato 214, Via Antonino Martino, +39 090 717089. Una chiesa con 7 cappelle decorate all'interno con marmo policromo. L'edificio è stato ricostruito dopo il terremoto realizzata su progetto dell'architetto Cesare Bazzani fu consacrata nel 1931. La facciata presenta uno stile settecentesco. Negli ambienti musicali è nota anche per la fama dell'organo Tamburini installato negli anni '50 che produce un suono particolarmente ricco. Chiesa del Carmine (Messina) su Wikipedia chiesa del Carmine (Q3585949) su Wikidata
Chiesa di Santa Maria Alemanna
  • 38.18833315.55678114 Chiesa di Santa Maria Alemanna, Via Santa Maria Alemanna, 48. Questa ex chiesa costruita all'inizio del XIII secolo è un raro esempio di stile gotico a Messina. La chiesa fu gravemente danneggiata nel 1908 e fu aperta al pubblico solo nel 2001. Attualmente ospita diverse mostre. Chiesa di Santa Maria Alemanna su Wikipedia chiesa di Santa Maria Alemanna (Q3673236) su Wikidata
Chiesa Normanna Santa Maria di Mili
  • 38.1241715.4910715 Chiesa di Santa Maria di Mili (sulla riva sinistra del torrente Mili nei pressi dell'abitato di Mili San Pietro, nel comune di Messina). Una tra le più antiche testimonianze di architettura religiosa normanna della Sicilia, la chiesa è stata consacrata nel 1090. Chiesa di Santa Maria di Mili su Wikipedia chiesa di Santa Maria di Mili (Q3674063) su Wikidata
  • 38.19593715.55336416 Chiesa di Montevergine (Monastero di Montevergine S. Eustochia Smeralda), Via XXIV Maggio, 161, +39 090 48486. La chiesa eretta nel 1450 ospita resti della santa cattolica Eustochia Smeralda Calafato. Chiesa di Montevergine (Messina) su Wikipedia chiesa di Montevergine (Q28669610) su Wikidata
  • 38.07189415.4766417 Monastero San Placido in Silvis (a nord di Giampilieri). Monastero fondato nel 1361 oggi non più adibito alla sua funzione e di proprietà di privati.
  • 38.07808415.48776818 Monastero di San Placido Calonerò (abbazia e monastero benedettini di Santa Maria Maddalena di Valle Giosafat e di San Placido di Calonerò) (frazione di Ponte Schiavo). Monastero di San Placido Calonerò su Wikipedia monastero di San Placido Calonerò (Q20165220) su Wikidata


Edifici civili

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Palazzo Zanca
Galleria Vittorio Emanuele III
  • 38.19394215.55576219 Palazzo Zanca (Municipio di Messina), Piazza Unione Europea. Edificio costruito nel 1924 in stile neoclassico con decori sotto la direzione di Antonio Zanca. Oggi ospita gli uffici del Comune. Nell'angolo sud si trova la Fontana senatoria. Palazzo Zanca su Wikipedia Palazzo Zanca (Q3891107) su Wikidata
  • 38.19407115.55401520 Galleria Vittorio Emanuele III, Piazza Antonello, 13. Un edificio eclettico costruito tra il 1924 e il 1929 in stile Liberty. Al suo interno si compone di 3 passaggi convergenti in un centro esagonale coperto da una cupola di vetro. È in qualche modo unica nel meridione assieme a quella di Napoli essendo un'architettura tipica del nord Italia. Galleria Vittorio Emanuele III su Wikipedia galleria Vittorio Emanuele III (Q3094793) su Wikidata
Palazzo Piacentini
  • 38.188415.552321 Palazzo Piacentini (Palazzo di Giustizia), Via T. Cannizzaro. Fu edificato sull'area del Grande Ospedale distrutto nel terremoto del 1908. La costruzione fu approvata nel 1912 su progetto di Marcello Piacentini. Nel 1923 i lavori ripresero. Piacentini rivide il progetto che mantenne invariata la parte strutturale, riformulò la veste architettonica la quale passò dalla maniera neorinascimentale alla rivisitazione di modelli neoclassici tedeschi adottando l'ordine dorico e ispirandosi alla Porta di Brandeburgo e all'architettura dei templi dorici siciliani. La Quadriga è opera dello scultore Ercole Drei. I lavori furono ultimati nel 1927 e l'inaugurazione avvenne nel 1928. Palazzo Piacentini (Messina) su Wikipedia Palazzo Piacentini (Q3890647) su Wikidata
Palazzo Monte di Pietà
Palazzo del Granchio
  • 38.19467615.55272522 Palazzo del Monte di Pietà, via XXIV Maggio. L'edificio attuale è essenzialmente un piano terra dell'ex palazzo edificato a partire dal 1616, gravemente danneggiato dai terremoti prima e dai bombardamenti della seconda guerra mondiale poi; rimane evidente la sua facciata a bugnato e la scritta Monte di Pietà. Viene utilizzato come contenitore culturale. Palazzo del Monte di Pietà (Messina) su Wikipedia Palazzo del Monte di Pietà (Q1423732) su Wikidata
  • 38.1908715.5563523 Palazzo del Granchio (Banco Cerruti o Palazzo Coppedé), Via Giuseppe Garibaldi. Edificio in stile eclettico del 1917 progettato da Gino Coppedé. Palazzo del Granchio su Wikipedia Palazzetto Coppedè (Q3889407) su Wikidata
Palazzo Calapj-D'Alcontres
  • 38.1915415.55636624 Palazzo Magaudda, via C. Battisti (Accanto la Chiesa della Santissima Annunziata dei Catalani). Un altro degli edifici eclettici di Gino Coppedè, uno dei meglio conservati seppur la facciata esterna abbia bisogno di un restauro conservativo. Palazzo Magaudda su Wikipedia Palazzo Magaudda (Q3890376) su Wikidata
Palazzo Cerruti
  • 38.19178615.55554925 Palazzo Calapaj-d'Alcontres (vicino al Duomo). Un edificio del XVIII secolo, forse di aspetto relativamente modesto, ma è uno dei pochi palazzi sopravvissuti al terremoto del 1908. Palazzo Calapaj-d'Alcontres su Wikipedia Palazzo Calapaj-d'Alcontres (Q3889746) su Wikidata
  • 38.19119515.55558326 Palazzo Cerruti (palazzo T. Bisazza Ferrara), Via Lepanto (all'angolo con le vie Cesare Battisti e I Settembre). Edificio in stile eclettico-liberty messinese progettato dall'architetto Gino Coppedè. Nel palazzo è riconoscibile tra le inferriate dei balconi una Stella di Davide. Palazzo Cerruti su Wikipedia Palazzo Cerruti (Q3889836) su Wikidata
Palazzo Tremi
  • 38.18277915.55075227 Palazzo Tremi (Palazzo Trevi - Palazzo del gallo), all'angolo delle vie Centonze e Saffi. Edificio in stile eclettico progettato da Gino Coppedè Palazzo Tremi su Wikipedia Palazzo Tremi (Q3891013) su Wikidata
ex palazzo Littorio
  • 38.19750315.55376328 Palazzo della cultura (Palacultura “Antonello da Messina”), Viale Boccetta 343. Il Palacultura è sede della GAAM (Galleria d’Arte Moderna e contemporanea di Messina) Palazzo della cultura (Messina) su Wikipedia Palazzo della cultura (Q3891490) su Wikidata
  • 38.18855415.55818429 Palazzo dell'INA. Palazzo dell'INA (Messina) su Wikipedia Palazzo dell'INA (Q3891404) su Wikidata
  • Palazzo dell'INAIL. Palazzo dell'INAIL (Messina) su Wikipedia Palazzo dell'INAIL (Q3891406) su Wikidata
  • 38.19320415.55712630 Palazzo Littorio (Palazzo del catasto), Via Giuseppe Garibaldi 120. Ex palazzo del Littorio, edificio razionalista progettato da Giuseppe Samonà. Oggi edificio amministrativo dello Stato. Palazzo Littorio (Messina) su Wikipedia Palazzo Littorio (Q3890345) su Wikidata
  • 38.15657715.53355531 Villa de Pasquale (Palazzo de Pasquale), Via Marco Polo 266, +39 0903674611. Una bella villa neorinascimentale in stile "Liberty" costruita nel 1912 e restaurata nel 2016.
  • 38.23478415.57198632 Villa Pace (Villa Bosurgi), Contrada Porticatello, 29. Villa costruita intorno alla metà dell'ottocento dalla famiglia di industriali inglesi Sanderson; parzialmente ricostruita e ampliata dopo il terremoto del 1908 dai nuovi proprietari, i Bosurgi.

Musei

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La resurrezione di Lazzaro del Caravaggio

Monumenti e fontane

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Monumento a Giuseppe Natoli di Lio Gangeri, 1880
  • 38.1759725.54220740 Monumento a Giuseppe Natoli (Famedio). scultura realizzata da Lio Gangeri nel 1880. Monumento a Giuseppe Natoli (Q107303772) su Wikidata
  • 38.19653115.5627841 Madonna della Lettera (Statua della SS. Madonna di Messina) (In cima all'alta torre del Forte San Salvatore sulla punta della falce del porto). La Madonna della Lettera è venerata dalla Chiesa cattolica come santa patrona di Messina. Una torreggiante statua dorata della Madonna della Lettera con l'iscrizione "Benediciamo te e la tua città" è tratta da una lettera di Maria del 42 d.C.
  • 38.19256515.55510942 Statua dell'Immacolata. Statua dell'Immacolata (Messina) su Wikipedia Statua dell'Immacolata (Q15617205) su Wikidata
  • 38.1913615.555843 Statua di don Giovanni d'Austria. Statua di don Giovanni d'Austria su Wikipedia Statua di Don Giovanni d'Austria (Q3968667) su Wikidata
  • 38.1720115.55022644 Casa del Puparo (Casa Cammarata). Casa del Puparo su Wikipedia Casa del Puparo (Q60839729) su Wikidata
Fontana del Nettuno
  • 38.19934215.55776445 Fontana del Nettuno, Via G. Garibaldi. Un'altra fontana monumentale del Montorsoli con Nettuno accompagnata da Scilla e Cariddi. Fontana del Nettuno (Messina) su Wikipedia Fontana del Nettuno (Q3747360) su Wikidata
Fontana di Orione
  • 38.19226915.55428346 Fontana di Orione, Piazza Duomo (Di fronte al duomo). Opera di Giovanni Angelo Montorsoli (1547), allievo di Michelangelo. Rappresenta Orione con il suo cane Sirio, ritratto come uno dei leggendari fondatori di Messina. Fontana di Orione su Wikipedia fontana di Orione (Q3747419) su Wikidata
  • 38.19468115.55105347 Fontana Falconieri, Piazza Basicò. Fontana Falconieri su Wikipedia fontana Falconieri (Q48806154) su Wikidata
  • 38.19069915.55590248 Quattro Fontane. Originariamente costituita da quattro fontane come suggerisce il nome oggi ne sopravvivono solo due costruite tra il 1666 e il 1742. Quattro Fontane (Messina) su Wikipedia Quattro Fontane (Q28669612) su Wikidata
  • 38.18998615.55171749 Fontana di Gennaro. Fontana di Gennaro su Wikipedia fontana di Gennaro (Q3747417) su Wikidata

Cimiteri

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  • 38.175815.54150 Cimitero monumentale di Messina. Cimitero monumentale di Messina su Wikipedia Cimitero monumentale di Messina (Q3676893) su Wikidata
  • 38.17583315.54166751 Cimitero degli inglesi di Messina. Cimitero degli inglesi di Messina su Wikipedia cimitero degli inglesi di Messina (Q3676913) su Wikidata

Fortificazioni e castelli

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  • 38.19707615.56432152 Forte del Santissimo Salvatore. Forte del Santissimo Salvatore su Wikipedia Forte del Santissimo Salvatore (Q3748665) su Wikidata
  • 38.18813915.540853 Forte Gonzaga. Forte Gonzaga su Wikipedia Forte Gonzaga (Q20829647) su Wikidata
  • 38.26429915.47321354 Torre Marmora. Torre Marmora su Wikipedia Torre Marmora (Q3995214) su Wikidata
  • 38.19206415.55078355 Resti delle mura di Carlo V, Piazza Straticò. Queste mura facevano parte del sistema di fortificazione della città nel XVI secolo. La parte attualmente visibile e molto trascurata, riguarda una porzione del bastione Gentilmeni
Porta Grazia
  • 38.20304415.55583956 Porta Grazia, Piazza Casa Pia. L'ex porta principale della cittadella di Messina fa parte di un complesso più ampio di fortificazioni chiamate Real cittadella del XVII secolo. Alcune altre parti superstiti possono ancora essere viste nella posizione originale all'angolo SE del porto, anche se in uno stato di grande trascuratezza. Real Cittadella su Wikipedia Porta Grazia (Q61850198) su Wikidata
  • Forte dei Centri. Si tratta di fortificazioni di epoca umbertina con profilati in pietra e cornici, sotterranei.

Altro

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Pilone di Torre Faro
  • 38.26472215.642557 Torre Faro (Prendete l'autobus 79 dal Parcheggio Cavallotti fino alla Torre Faro). È uno dei due piloni dell'elettricità dismessi dello Stretto, costruiti nel 1957 per supportare la linea