Codas/Solfare della Sicilia



Le solfare della Sicilia (miniere di zolfo) in passato erano numerose e avevano una grande importanza nell'economia dell'isola. Nel XIX secolo, fu un importantissimo volano di sviluppo economico paragonabile a quello del petrolio.

Geografia delle solfare

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Solfara abbandonata a Cianciana

L'area interessata dai grandi giacimenti è quella centrale dell'isola ed è compresa tra le province di Caltanissetta, Enna e Agrigento: L'area è anche nota ai geologi come altopiano gessoso-solfifero. Quest'area mineraria si estendeva tuttavia anche fino alla provincia di Palermo con il bacino di Lercara Friddi e alla provincia di Catania di cui faceva parte fino al 1928 una parte dell'attuale provincia di Enna; essa è quella nella quale nell'ultimo quarto di millennio si è svolta l'estrazione, la lavorazione e il trasporto dello zolfo. Per un certo periodo ha rappresentato anche la massima zona di produzione a livello mondiale.

Cenni storici

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Periodo ante 1830

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Agli inizi del 1700 si conoscevano le seguenti solfare attive la solfara Galati nei pressi di Barrafranca, la solfara Torre nei pressi di Castrogiovanni oggi Enna, la solfara Stincone nei pressi di San Cataldo, la solfara Vodi nei pressi di Assoro, la solfara Collorotondo nei pressi di Cattolica Eraclea e la solfara Montegrande nei pressi di Palma di Montechiaro. Di queste sei solfare si hanno poche notizie, salvo il fatto che vi lavoravano circa 100 operai in tutto; forse non tutte furono in attività contemporaneamente e la produzione annua complessiva stimata è stata non superiore a 500 tonnellate di zolfo.

Esisterebbero notizie storiche che parlano di un'attività estrattiva dello zolfo antecedente a queste sei solfare, ma non si ritiene possa parlarsi di un'attività estrattiva da miniera, quanto piuttosto asportazione di materiale solfifero presente in affioramenti superficiali presenti sul terreno agricolo. Di questa attività si hanno notizie a partire del XII secolo..

Un decreto dell'8 ottobre 1808 emanato da Ferdinando di Borbone eliminò il diritto di esclusiva da parte dello stato sul sottosuolo, eliminando l'obbligo della decima a fronte del pagamento una tantum di Lire 127,50 in cambio di nessuna contropartita da parte del proprietario del suolo. Questo decreto diede un impulso notevole allo sviluppo dell'industria mineraria siciliana, ma comportò una serie di conseguenze sociali ed economiche che caratterizzarono in modo marcato ed esclusivo lo sviluppo del territorio.

Periodo 1830-1861

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Con lo sviluppo dell'industria chimica in Francia e in Inghilterra, vi fu una grande richiesta di acido solforico per la produzione della soda ottenuta con il Processo Leblanc (1787), cosa questa che fece aumentare le richieste di zolfo.

Lo zolfo inizialmente era un materiale esportato secondario, esso era un riempitivo nel carico delle navi dopo il grano, il vino, le mandorle ed altro. Divenne poi a partire dal 1830 con l'aumentare della richiesta internazionali, il materiale di esportazione prevalente della Sicilia. Inizialmente vennero preferiti, per la vicinanza con i siti di produzione, i porti meridionali di Sciacca e Terranova oggi Gela, successivamente quello di Porto Empedocle e quindi dopo qualche decennio diventò importante il porto di Catania a nord del quale sorsero varie fabbriche di raffinazione e lavorazione dello zolfo.

Periodo 1861-1918

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Le zolfare siciliane in attività nel 1878 erano 292 delle precedenti 636.

La produzione passò da 180.199 del 1870 a 312.921 tonnellate del 1880. A tutto il 1886 erano note 280 località con 373 miniere attive e 291 inattive; considerando anche i siti completamente abbandonati si ha un totale di circa 700 solfare. Con una quantità di zolfo prodotta, complessivamente a quella data, di 9.626.643 tonnellate.

La produzione massima, con l'impiego di 38.200 addetti complessivi, si ebbe nel 1899 quando erano in funzione 733 solfare. Furono prodotte 3.555.000 tonnellate di zolfo in ganga, per un equivalente di 537.000 tonnellate di zolfo puro. Questa quantità rappresentò l'equivalente di circa 4/5 della produzione mondiale.

Nel 1910, con la legge n. 333 del 15 luglio 1906 il Consorzio obbligatorio per l'industria zolfifera siciliana con il compito di regolare il mercato della produzione per evitare il ripetersi di disastrose situazioni di sovra-produzione. Il Consorzio pagava i produttori dello zolfo in base alla qualità dello stesso e anticipava una somma per poi saldare il tutto alla vendita dello stock. Nel dicembre del 1862 con l'arrivo di Sebastiano Mottura a Caltanissetta nasceva la prima scuola mineraria d'Italia.

Periodo 1918-1945

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Il 29 luglio 1927 fu varata la legge n.1443 che aboliva la proprietà privata del sottosuolo, da quel momento cessava la contrattualistica tipica dei proprietari terrieri e degli affittuari. Nel 1939 nasceva l'Ente Nazionale dello Zolfo o Ente nazionali Zolfi.

Periodo 1945-1975

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Nel 1964 la Regione Siciliana creò l'Ente Minerario Siciliano (E.M.S) che provvide a controllare e regolare tutte le attività produttive. Nel 1967 le miniere sopravvissute confluirono nella Società Chimica Mineraria Siciliana, la SO.CHI.MI.SI.

A tutto il 1970 rimanevano attive dodici miniere con circa tremilacinquecento lavoratori occupati: Ciavolotta, Cozzo Disi, Gibellini, Lucia e Stretto Cuvello in provincia di Agrigento; Gessolungo, La Grasta, Muculufa e Trabonella in provincia di Caltanissetta; Floristella, Giumentaro e Zimbalio Giangagliano in provincia di Enna.

Periodo della chiusura

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Successivamente rimasero, con la Legge Regionale del 6 giugno 1975, n. 42, autorizzate a proseguire l'esercizio delle miniere Cozzodisi, Lucia e Ciavolotta in provincia di Agrigento; Gessolungo, con annesso impianto di flottazione di Trabonella, e La Grasta in provincia di Caltanissetta; Floristella, Giumentaro e sezione Giangagliano della miniera Zimbalio-Giangagliano in provincia di Enna, perché presentavano caratteristiche giacimentologiche più favorevoli e una struttura tecnica più efficiente tra quelle in esercizio all'epoca. mentre erano obbligate a chiudere: Gibellini, Stretto Cuvello, Muculufa, Trabia, Trabonella (esclusa la flottazione), Zimbalio-Giangagliano, limitatamente alla sezione Zimbalio.

Infin dopo pochi anni la Legge Regionale del 1988 n. 34 pose fine definitivamente a tutte le attività di tutte le miniere di zolfo siciliane e con essa si chiuse definitivamente un importante capitolo economico e sociale della storia di Sicilia e dell'Italia.

Estrazione del minerale

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«Io non posso adesso sapere fino a che punto esista un inferno fisico nell'altro mondo, ma una miniera di zolfo in Sicilia è la cosa più vicina all'inferno che mi aspetto di vedere in questa vita.»

(Booker T. Washington; (1912) The Man Farthest Down: A Record of Observation and Study in Europe)
Carusi all’imbocco di un pozzo della zolfara, 1899

Il metodo di scavo, rudimentale, con pale, picconi e ceste per il trasporto rimase pressoché lo stesso fino alle soglie del XIX secolo. La richiesta sempre più alta di zolfo, per la produzione di polvere da sparo, acido solforico e soda, soprattutto da parte di Francia e Gran Bretagna, nel Regno delle due Sicilie venne soddisfatta incentivando l'apertura di nuove miniere, nelle quali il minerale veniva estratto seguendone il filone e scavando nuovi pozzi e gallerie sempre più in profondità.

Il lavoro di minatore in Sicilia nacque proprio in quel periodo e pur essendo un lavoro durissimo venne visto come un'ulteriore occasione di lavoro per i contadini che vi si adattarono senza grosse difficoltà. Si formarono delle categorie vere e proprie come quella dei pirriaturi (o picconieri) che staccavano il minerale e i carusi, spesso bambini di 7-8 anni. La relazione Franchetti - Sonnino La Sicilia nel 1876 riporta:

«Ogni picconiere impiega in media da 2 a 4 ragazzi. Questi ragazzi detti carusi, s'impiegano dai 7 anni in su; il maggior numero conta dai 10 ai 16 anni. Essi percorrono coi carichi di minerale sulle spalle le strette gallerie scavate a scalini nel monte, con pendenze talora ripidissime, e di cui l'angolo varia in media dai 50 agli 80 gradi. Non esiste nelle gallerie alcuna regolarità negli scalini; generalmente sono più alti che larghi, e ci posa appena il piede. Le gallerie in media sono alte da circa metri 1,30 a metri 1,80, e larghe da metri 1 a metri 1,20, ma spesso anche meno di metri 0,80; e gli scalini alti da metri 0,20 a 0,40; e profondi da metri 0,15 a 0,20. I fanciulli lavorano sotto terra da 8 a 10 ore al giorno, dovendo fare un determinato numero di viaggi, ossia trasportare un dato numero di carichi dalla galleria di escavazione fino alla basterella che vien formata all'aria aperta. I ragazzi impiegati all'aria aperta lavorano da 11 a 12 ore. Il carico varia secondo l'età e la forza del ragazzo, ma è sempre molto superiore a quanto possa portare una creatura di tenera età, senza grave danno alla salute e senza pericolo di storpiarsi. I più piccoli portano sulle spalle, incredibile a dirsi, un peso da 25 a 30 chili; e quelli di sedici a diciotto anni fino a 70 e 80 chili.»

I metodi di estrazione tuttavia rimasero sempre antiquati; questo fatto unito all'estremo sfruttamento del lavoro dei minatori furono spesso causa di terribili incidenti per tutto il periodo di attività, fino ai giorni nostri.

Trasporto del minerale

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Ex Ferrovia Dittaino-Leonforte

Il trasporto dello zolfo venne effettuato fin quasi alla fine del XIX secolo per mezzo di carriaggi a trazione animale fino agli approdi di imbarco siti per lo più nella costa mediterranea della Sicilia tra Licata e Porto Empedocle. Verso la fine del secolo iniziò la costruzione di tranvie e piccole ferrovie minerarie e le miniere principali ebbero anche sistemi di trasporto all'uscita delle gallerie principali costituiti da vagoncini spinti a mano su rotaie che convogliavano il minerale verso i vagoni delle ferrovie a scartamento ridotto costruite in gran numero ma in ritardo sull'occorrente.

Nel periodo 1893-1894 nacquero ad opera di privati la Tranvia Raddusa-Sant'Agostino e la Porto Empedocle-Lucia. Nel 1898 fu realizzata una tranvia a cavalli, lunga 3 km, per collegare la miniera Trabonella alla stazione di Imera. Nel 1908 una tranvia a vapore per il trasporto dello zolfo dalle miniere Pagliarello e Respica alla stazione di Villarosa. Nel 1915 ancora una travia a vapore collegò anche le miniere Juncio-Stretto alla stazione ferroviaria di Imera.

Solo nel 1902, in seguito alle conclusioni di un'apposita Regia Commissione e di una legge varata nel corso dell'anno, venne definita la modalità di costruzione e di finanziamento delle linee interne siciliane che però potevano essere costruite solo in economia e a scartamento ridotto. Anche le prime ferrovie essenziali che congiungevano le aree di produzione ai porti d'imbarco furono costruite con molto ritardo e solo a partire dal 1866 e raggiunsero da Palermo il bacino di Lercara Friddi solo nel 1870 e collegarono Catania e il suo porto con Caltanissetta solo nel 1876. Anche i porti di imbarco della Sicilia meridionale erano poco più che semplici approdi e le navi più capienti ormeggiavano al largo costringendo al doppio trasbordo su chiatte dalla riva e al carico poi sulla nave. La mancanza di strutture efficienti di trasporto realizzate a rilento e con molto ritardo è vista da molti come uno dei motivi del tracollo economico dell'industria dello zolfo siciliano. Nel 1904 per trasportare il minerale dalla miniera Trabia-Tallarita fino alla stazione di Campobello di Licata venne realizzata una linea teleferica di 10 km, mentre un'altra teleferica collegava la miniera di Trabonella alla stazione ferroviaria di Imera, tra Caltanissetta ed Enna. Ma la costruzione della rete ferroviaria vera e propria ebbe inizio soltanto dopo che lo Stato ebbe riscattato la Rete Sicula e quindi dopo il 1906 vennero costruite:

  • La Dittaino-Piazza Armerina a servizio dell'area ennese di Valguarnera, Grottacalda e Floristella progettando anche una diramazione a Bellia per Aidone dato che nel detto comune erano presenti altri giacimenti.
  • La Dittaino-Leonforte che serviva il gruppo minerario di Assoro e ne venne progettata la prosecuzione verso Agira e Regalbuto ove erano presenti altri gruppi di miniere.
  • La Lercara-Magazzolo che serviva sia il bacino di Lercara Friddi che quello di Cianciana e mediante l'innesto a Magazzolo sulla Ferrovia Castelvetrano-Porto Empedocle permetteva il trasporto minerario fino al porto di imbarco.
  • La Ferrovia Agrigento-Naro-Licata e la sua diramazione Naro-Canicattì che attraversava le zone delle zolfare di Favara, Deli e che si collegava con Licata dove erano impiantate delle raffinerie e con il suo porto di imbarco.

Vennero progettate e in parte costruite anche la Canicattì-Caltagirone che attraversava le zone minerarie di Delia, Sommatino e Riesi (mai attivata) e la Motta Regalbuto che nelle intenzioni avrebbe dovuto continuare verso Agira e Nicosia e il Tirreno con una saldatura alla già progettata Ferrovia Taormina-Alcantara-Randazzo (Quest'ultima era ritenuta indispensabile per rivalutare il Porto di Messina convogliandovi le merci e i minerali estratti, dato che già nel 1866 la ferrovia costiera jonica era in funzione fino a Messina. Come si è detto il programma procedette a rilento, alcune tratte vennero terminate alle soglie degli anni trenta ed altre addirittura nel secondo dopoguerra quando cioè i mercati erano stati perduti e molte zolfare erano fallite.

Le solfare

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Mappa a tutto schermo Codas/Solfare della Sicilia
Nome Altro nome Città
Solfara Milione Solfara Milione su Wikipedia Agrigento
Solfara Balata Solfara Balata su Wikipedia Bivona
Solfara Bifara Campobello di Licata
Solfara Favarotta Campobello di Licata
Solfara Giammaccarrone Solfara Giammaccarrone su Wikipedia miniera Giammaccarrone Campobello di Licata
Solfara Virdilio Solfara Virdilio su Wikipedia solfara Verdilio o Verdilio-Mintina o miniera Verdilio Mintina Campobello di Licata
Solfara Vallone secco Solfara Vallone secco su Wikipedia Licata
Solfara Passarello Solfara Passarello su Wikipedia Licata
Solfara Ciccobriglio Solfara Ciccobriglio su Wikipedia Naro
Solfara Gambecorte Solfara Gambecorte su Wikipedia Naro
Solfara Gibbesi Solfara Gibbesi su Wikipedia Naro
Solfara Mintinella Virdilio Solfara Mintinella Virdilio su Wikipedia Naro
Solfara Sciacca Solfara Sciacca su Wikipedia Naro
Solfara Bonomo Racalmuto
Solfara Donnafala Solfara Donnafala su Wikipedia miniera Donnafala Racalmuto
37.42935713.8026031 Solfara Gibellini Solfara Gibellini su Wikipedia miniera Gibellini Racalmuto
Solfara Grillo Racalmuto
Solfara Piano di Corsa Racalmuto
Solfara Piriò Racalmuto
Solfara Quattro Finaite Racalmuto
Solfara Quattro Tumoli Racalmuto
Solfara San Marco Racalmuto
Solfara Scifitello Racalmuto
Solfara Stagnone Racalmuto
Solfara Villanova Racalmuto
Solfara Arciprete Solfara Arciprete su Wikipedia Raffadali
Solfara Guarnì Solfara Guarnì su Wikipedia Raffadali
Solfara Travale Solfara Travale su Wikipedia Ravanusa
  • Solfara Cinié. Solfara Cinié su Wikipedia solfara Cinie (Q16607202) su Wikidata
  • Solfara Mandra. Solfara Mandra su Wikipedia solfara Mandra (Q16607316) su Wikidata
  • 37.53551513.6761452 Solfara Frate Paolo.
  • Solfara San Giovannello. Solfara San Giovannello su Wikipedia solfara San Giovannello (Q16607398) su Wikidata
  • Solfara Scironello. Solfara Scironello su Wikipedia solfara Scironello (Q16607421) su Wikidata
  • Solfara Viadimezzo. Solfara Viadimezzo su Wikipedia solfara Viadimezzo (Q16607465) su Wikidata
  • Solfara Collorotondo. Solfara Collorotondo su Wikipedia solfara Collorotondo (Q16607211) su Wikidata
  • Solfara Malacarne. Solfara Malacarne su Wikipedia solfara Malacarne (Q16607314) su Wikidata
  • Solfara Marco. Solfara Marco su Wikipedia solfara Marco (Q16607328) su Wikidata
  • Solfara Margitello. Solfara Margitello su Wikipedia solfara Margitello (Q16607331) su Wikidata
  • Solfara Cappadone. Solfara Cappadone su Wikipedia solfara Cappadone (Q16607194) su Wikidata
  • Solfara Groticelli. Solfara Groticelli su Wikipedia solfara Groticelli (Q16607285) su Wikidata
  • Solfara Grotticelli. Solfara Grotticelli su Wikipedia solfara Grotticelli (Q16607293) su Wikidata
  • Solfara Guidi. Solfara Guidi su Wikipedia solfara Guidi (Q16607298) su Wikidata
  • Solfara Falconera. Solfara Falconera su Wikipedia solfara Falconera (Q16607235) su Wikidata
  • Solfara Mormino. Solfara Mormino su Wikipedia solfara Mormino (Q16607348) su Wikidata
  • Solfara Passarello. Solfara Passarello su Wikipedia solfara Passarello (Q16607362) su Wikidata
  • Solfara Passo di Sciacca. Solfara Passo di Sciacca su Wikipedia solfara Passo di Sciacca (Q16607365) su Wikidata
  • Solfara Polizzi. Solfara Polizzi su Wikipedia solfara Polizzi (Q16607379) su Wikidata
  • Solfara Tamburello. Solfara Tamburello su Wikipedia solfara Tamburello (Q16607446) su Wikidata
  • Solfara Montagna. Solfara Montagna su Wikipedia solfara Montagna (Q16607343) su Wikidata
  • Solfara Stretto Cuvello. Solfara Stretto Cuvello su Wikipedia solfara Stretto Cuvello (Q16607440) su Wikidata
  • Solfara Ciavolotta. Solfara Ciavolotta su Wikipedia solfara Ciavolotta (Q16607196) su Wikidata
  • Solfara Falsirotta. Solfara Falsirotta su Wikipedia solfara Falsirotta (Q16607238) su Wikidata
  • Solfara Lucia. Solfara Lucia su Wikipedia solfara Lucia (Q16607311) su Wikidata
  • Solfara Poggio di muto. Solfara Poggio di muto su Wikipedia solfara Poggio di muto (Q16607377) su Wikidata
  • Solfara Prilo. Solfara Prilo su Wikipedia solfara Prilo (Q17636847) su Wikidata
  • Solfara Roccarossa. Solfara Roccarossa su Wikipedia solfara Roccarossa (Q16607390) su Wikidata
  • Solfara Salamone. Solfara Salamone su Wikipedia solfara Salamone (Q16607393) su Wikidata
  • Solfara Cinta di Joppolo Giancaxio. Solfara Cinta di Joppolo Giancaxio su Wikipedia solfara Cinta di Joppolo Giancaxio (Q16607205) su Wikidata
  • Solfara Gibeldolce. Solfara Gibeldolce su Wikipedia Solfara Gibeldolce (Q16607271) su Wikidata
  • Solfara Montegrande. Solfara Montegrande su Wikipedia solfara Montegrande (Q16607345) su Wikidata
  • Solfara Sciovè. Solfara Sciovè su Wikipedia solfara Sciovè (Q16607418) su Wikidata
  • Solfara Lamela. Solfara Lamela su Wikipedia solfara Lamela (Q16607307) su Wikidata
  • Solfara Mizzaro. Solfara Mizzaro su Wikipedia solfara Mizzaro (Q16607340) su Wikidata
  • Solfara Virzì. Solfara Virzì su Wikipedia solfara Virzì (Q16607471) su Wikidata
Nome Altro nome Città
solfara Balchino miniera Balchino Caltagirone
solfara Scala miniera Scala Caltagirone
  • solfara Calasari (miniera Calasari).
Immagine Nome Altro nome Città
Solfara Salicio Solfara Salicio su Wikipedia miniera Salicio Agira
Solfara Cannamela Solfara Cannamela su Wikipedia Agira
Solfara Garruba Solfara Garruba su Wikipedia miniera Garruba Agira
Solfara Pozzo Agira
Solfara San Paolo Agira
Solfara Sant'Agostino Agira
37.382514.45813 Solfara Baccarato Solfara Baccarato su Wikipedia Aidone
Solfara Feudonovo Solfara Feudonovo su Wikipedia Aidone
Solfara Finocchio Solfara Finocchio su Wikipedia Aidone
37.60928614.425364 Solfara Bambinello Miniera di Bambinello Assoro
Solfara Capobianco Assoro
Solfara Donna Carlotta Assoro
Solfara Morticello Assoro
Solfara Ogliastrello Assoro
Solfara Panche Solfara Panche su Wikipedia Assoro
Solfara Pietramaggiore Assoro
Solfara Piliere Assoro
Solfara Rassuara Assoro
Solfara Sparacio Assoro
Solfara Vodi Solfara Vodi su Wikipedia Assoro
37.61307914.4758245 Solfara Zimbalio e Giangagliano Solfara Zimbalio e Giangagliano su Wikipedia Assoro
Solfara Galati Solfara Galati su Wikipedia Barrafranca
37.57126314.7499626 Solfara Muglia Solfara Muglia su Wikipedia solfara Muglie o miniera Muglie Centuripe
Solfara Marmora-Palmieri Centuripe
Solfara Salina Centuripe
Solfara Caliato Enna
Solfara Cannarella Enna
Solfara Capodarso Enna
Solfara Giumentaro Enna
Solfara Pagliarelo-Respica Enna
37.51094514.1863557 Miniera di Pasquasia Pasquasia su Wikipedia Enna
Solfara Salinella Enna
Solfara Salvatorello Enna
Solfara Torre Solfara Torre su Wikipedia solfara Severino Enna
37.48880414.3515358 Parco minerario di Floristella-Grottacalda Enna e Piazza Armerina
Solfara Faccialavata Leonforte
Solfara Musalà Solfara Musalà su Wikipedia miniera Musalà Pietraperzia
Solfara Torricchia Solfara Torricchia su Wikipedia miniera Torricchia Regalbuto
  • Solfara San Giovanni. Solfara San Giovanni su Wikipedia solfara San Giovanni (Q16607401) su Wikidata
  • Miniera di Gaspa La Torre. Miniera di Gaspa La Torre su Wikipedia Miniera di Gaspa La Torre (Q17636518) su Wikidata
  • Miniera Respica-Pagliarello. Miniera di Gaspa La Torre su Wikipedia Miniera di Gaspa La Torre (Q17636518) su Wikidata
  • Solfara Santo Padre.
  • Solfara Garciulla.
  • Miniera Agnalleria.
Nome Città
Solfara Colle Croce Lercara Friddi
Solfara Colle Friddi Lercara Friddi
Solfara Colle Madore Lercara Friddi
Solfara Colle Serio Lercara Friddi
Solfara Fiorentino Colle friddi Lercara Friddi
Solfara Sertorio Lercara Friddi
Solfara Sociale Colle croce Lercara Friddi
Nome Altro nome Città
37.21647614.0063249 Solfara Muculufa Solfara Muculufa su Wikipedia Muculusa o miniera Muculufa Butera
Solfara Bubonia Solfara Bubonia su Wikipedia miniera Bubonia Mazzarino
Solfara Gallitano Mazzarino
37.2484814.30694510 Solfara Rigiulfo Solfara Rigiulfo su Wikipedia miniera Rigiulfo Mazzarino
37.29910814.04444711 Solfara Principessina Riesi
Immagine Nome Altro nome Città
Solfara Marcato Grande Solfara Marcato Grande su Wikipedia Acquaviva Platani
Solfara Porcheria Solfara Porcheria su Wikipedia Acquaviva Platani
Solfara Benuntende Caltanissetta
37.51204614.0928312 Solfara Gessolungo Solfara Gessolungo su Wikipedia Caltanissetta
Solfara Giumentaro Solfara Giumentaro su Wikipedia Caltanissetta
Solfara di Giumentarello Caltanissetta
Solfara Iungio Tumminelli Solfara Iungio Tumminelli su Wikipedia Caltanissetta
Solfara Saponaro Solfara Saponaro su Wikipedia Caltanissetta
Solfara Serradigessi Solfara Serradigessi su Wikipedia Caltanissetta
Solfara Stretto Giordano Solfara Stretto Giordano su Wikipedia Caltanissetta
solfara Trabonella (immagine) 37.50878714.12756413 Solfara Trabonella Solfara Trabonella su Wikipedia Caltanissetta
37.36656613.97240614 Solfara Barrachella Solfara Barrachella su Wikipedia miniera Barrachella Caltanissetta
37.36641613.97254415 Solfara La Grasta Solfara La Grasta su Wikipedia Caltanissetta
Solfara Falzirotta Failla Delia
Solfara Giffarò Solfara Giffarò su Wikipedia miniera Giffarò o anche Giffarone Delia
Solfara Pietrevive Solfara Pietrevive su Wikipedia miniera Pietrevive Montedoro
Solfara Segreto del Sonno Solfara Segreto del Sonno su Wikipedia miniere Segreto del Sonno Montedoro
Solfara Stazzone Solfara Stazzone su Wikipedia miniera Stazzone Montedoro
37.42935713.80260316 Solfara Gibellini Solfara Gibellini su Wikipedia miniera Gibellini Montedoro
Solfara Mandradipiano Solfara Mandradipiano su Wikipedia miniera Mandradipiano Mussomeli
Solfara Sambria Mussomeli
Solfara Tenuta dell’oro Mussomeli
Solfara Scala Mussomeli
Solfara Rinella Mussomeli
37.50152213.94583417 Solfara Gabbara San Cataldo
Solfara Grottarossa San Cataldo
Solfara Pergola Solfara Pergola su Wikipedia San Cataldo
37.46298913.8852918 Solfara Stincone Solfara Stincone su Wikipedia San Cataldo
Solfara Bosco Serradifalco
Solfara Portella di pietra Sommatino
Solfara Abate Figlia Solfara Abate Figlia su Wikipedia miniera Abate Figlia Sutera
Solfara Conca d'Oro Solfara Conca d'Oro su Wikipedia miniera Conca d'Oro Sutera
Solfara Cozzo a mezzo Solfara Cozzo a mezzo su Wikipedia miniera Cozzo a mezzo Sutera
Solfara Cozzo tramonta Solfara Cozzo tramonta su Wikipedia miniera Cozzo tramonta Sutera
Solfara Cozzo travala Solfara Cozzo travala su Wikipedia miniera Cozzo travala Sutera
Solfara Pietre bianche Solfara Pietre bianche su Wikipedia miniera Pietre bianche Sutera
Solfara Tenuta Solfara Tenuta su Wikipedia miniera Tenuta Sutera
Solfara Zorra di Martino Solfara Zorra di Martino su Wikipedia miniera Zorra di Martino Sutera
Solfara Giona Solfara Giona su Wikipedia miniera Giona Sutera
Solfara Grotta Affumata Solfara Grotta Affumata su Wikipedia miniera Grotta Affumata Sutera
Solfara San Paolino Sutera
  • Solfara Marchese. Solfara Marchese su Wikipedia solfara Marchese (Q16607325) su Wikidata
  • Solfara Scimè. Solfara Scimè su Wikipedia solfara Scimè (Q16607415) su Wikidata

Musei e luoghi di memoria

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Immagine Nome Altro nome Città
Museo mineralogico di Caltanissetta (immagine) 37.492514.0411919 Museo mineralogico, paleontologico e della zolfara Museo mineralogico di Caltanissetta su Wikipedia Caltanissetta
Cimitero dei carusi (immagine) 37.51752414.09587420 Cimitero dei carusi Caltanissetta
37.33742313.99919821 Museo Comunale di Storia Naturale ed Arte Mineraria Centro Sociale Polivalente Sommatino
37.45478813.82019622 Museo della Zolfara Montedoro
Museo della civiltà mineraria (immagine) 37.38491214.36736223 Museo della civiltà mineraria Piazza Armerina
Museo delle solfare di Trabia Tallarita (immagine) 37.29931114.03566924 Museo delle solfare di Trabia Tallarita Museo delle solfare di Trabia Tallarita su Wikipedia Miniera Trabia Tallarita, Solfara Grande o miniera Grande Riesi
  • 37.51312213.68239125 Miniera-Museo Cozzo Disi (Solfara Cozzo Disi), località Montelongo, SP 22 Casteltermini. Attiva fino al 1992 e ora visitabile come miniera-museo, esempio di archeologia industriale. Solfara Cozzo Disi su Wikipedia solfara Cozzo Disi (Q16607217) su Wikidata


TematicaUsabile: l'articolo rispetta le caratteristiche di una bozza ma la maggior parte delle sezioni ha contenuti. Nel complesso ha almeno una buona panoramica dell'argomento.