Mariano Guido Gosi/Sandbox
Mariano Guido Gosi/Sandbox | |
Superficie | <910> |
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Abitanti | <169,126> |
<Valle del Sele è una subregione della Campania.
Da sapere
[modifica]La Valle del Sele attraversa i territori delle province di Salerno e Avellino. Un territorio, quello della Valle, ricco di bellezze naturali e di suggestive testimonianze storiche e artistiche da godere visitando i comuni arroccati sulle colline che la circondano e aree archeologiche di pregio, tra le quali si distingue Paestum. Tanti anche i percorsi panoramici e i sentieri, che si svolgono tra colline e montagne di tutto rispetto, molto apprezzati dagli escursionisti.
Cenni geografici
[modifica]Il fiume
Il fiume Sele ha origine in prossimità del Monte Cervialto, a 420 m s.l.m., presso Caposele, e sfocia nel Golfo di Salerno, dopo un percorso di 64 Km. La Valle del Sele è suddivisa in tre tronconi: Alta Valle, Media Valle e Bassa Valle. L'Alta Valle comprende i territori dei comuni di Caposele, Senerchia, Calabritto (in provincia di Avellino), Castelnuovo di Conza, Laviano, Santomenna, Colliano, Palomonte, Valva e Oliveto Citra; la Media Valle include Campagna, Contursi Terme, Serre, Postiglione ed Eboli; la Bassa Valle comprende Battipaglia, Bellizzi e Capaccio Paestum (in provincia di Salerno).
Nel tratto vallivo superiore, i maggiori affluenti del Sele sono il torrente Temete, il vallone della Noce, il torrente Mezzana, il torrente Bisigliano (a sinistra), il Rio Zagarone, il vallone S. Paolo, il torrente Piceglia, il fiume Acquabianca, il vallone Grande, il torrente Vonghia (a destra). Nel tratto vallivo medio riceve da sinistra i fiumi Tanagro e Calore Lucano ed i torrenti Alimenta e Lama; da destra il fiume Trigento, il torrente Acerra, il Tenza, il vallone Telegro, i canali Acque Alte Lignara e Campolungo. Il Sele è assai ricco d'acque (le sue sorgenti sono per gran parte captate dall'Acquedotto Pugliese, infrastruttura pubblica di approvvigionamento idrico-potabile della Puglia, e di alcuni comuni della Campania) e dalla portata abbastanza costante.
I rilievi
I principali monti di altitudine superiore a m 1.000 sono elencati di seguito: Cervialto (m 1.809, Calabritto), Polveracchio (m 1.790, Calabritto e Campagna), Sierro dei Cuoppi (1.683, Senerchia), Raia della Volpe (1.631, Senerchia), Cervarulo (m 1.630, Calabritto), Calvello (m 1.579, Caposele), Eremita (m 1.579, Laviano), Boschetiello (m 1.574, Calabritto, Campagna e Senerchia), Sierro della Pica (1.536, Senerchia), Monte Croce (1.533, Senerchia), Marzano (m 1.524, Colliano), Monte La Picciola (1.524, Senerchia), Pennone (m 1.508, Laviano), Raistulo (m 1.488, Colliano), Carpineta (m 1.462, Colliano), Faillo (m 1.446, Colliano), Pennacchio (m 1.435, Laviano), Altillo (m 1.432, Calabritto), delle Rose (m 1.372, Colliano e Valva, Valva (m 1.248, Valva) e Pollaro (m 1.282, Calabritto).
Le grotte
Le principali grotte conosciute della Valle sono le seguenti: Grotte di San Michele e Nardantuono, Caliendo, del Caprone, di San Pantaleone, dei Travertini di Olevano, San Salvatore, dei Briganti, Profunnata, della Lucinella, Rondinaia, di San Michele di Campagna, della Sorgente Acqua della Madonna, del Diavolo, del Castello di Olevano, degli Angeli, Strazzatrippa, della Madonna del Fiume, del Sambuco, dello Scalandrone, di San Lorenzo, Francesco Raso, del Bosco di San Lorenzo, di Santa Nesta, di Campolacciano. Inghiottitoio Cratere, Inghiottitoio di Candraloni, Inghiottitoio di Ponte Scaffa, Traforo di Monte San Salvatore, Santuario di San Michele di Basso, Voragine Pozzo di Venere, Ventara di Serralonga, Risorgenza sopra i Piani d’Ischia. di San Michele, dei Cappuccini; di San Giacomo, Grotticella lungo il fiume Tenza, di Sant'Elia.a Postiglione, Caverna dei Lepidotteri, Grotta del Monte Belvedere, della Tegola Romana e dei Conglomerati a Battipaglia.
Sismicità
Secondo la classificazione sismica italiana del Dipartimento della protezione civile, la Valle del Sele è un territorio caratterizzato da notevole rischio sismico, infatti la metà dei comuni ricade nella zona 1 a rischio sismico alto, mentre il resto si trova in zona 2, a sismicità medio-alta.
Flora, uso del suolo e fauna
Il bosco riflette la successione delle fasce altimetriche. Lungo i corsi d’acqua cresce la vegetazione tipica del bosco igrofilo costituita da pioppo bianco, salice bianco, ontano nero e cannuccia. Il bosco è formato, a quote relativamente basse, da querce, castagni e resinose, in alto, da secolari faggete. Le principali specie che compongono il bosco sono acero, alloro, carpino bianco, carpino nero, castagno, cerro, corniolo, faggio, frassino, ginepro, leccio, nocciolo, olmo, ornello, pero selvatico, quercia, roverella e siliquastro. Non mancano essenze tipiche della macchia mediterranea, quali corbezzolo, ginestra e lentisco e, lungo il litorale, pino italico e pino d'Aleppo. Nel sottobosco vegetano ginepro, lampone, mirtillo, mirto, pungitopo, rosmarino, asparago selvatico, cardo, fragola, funghi, origano, tartufo e timo, oltre a numerose varietà di orchidee come la Cefalantera bianca e di altri fiori. I prati e i pascoli permanenti sono diffusi prevalentemente sui versanti e gli altopiani della montagna. All’interno dei seminativi, prevalgono le colture foraggere che caratterizzano maggiormente le aree di montagna e i cereali (frumento, avena, orzo, mais). Tra le coltivazioni legnose (spesso in coltura associata, con sistemazioni a terrazzamenti e ciglionamenti) prevale l’olivo L'attività zootecnica riveste un ruolo importante nell'economia locale. L'allevamento del bovino podolico, grazie alla sua adattabilità agli ambienti difficili, rappresenta una delle poche scelte produttive possibili ed una fonte di reddito non trascurabile. Nella Piana del Sele, una delle aree più fertili della Campania, grazie all'irrigazione si praticano numerose attività ortofrutticole e floro-vivaistiche. Inoltre, questa è un’importante zona di produzione della mozzarella di bufala.
Nella Valle del Sele è possibile avvistare una ricca fauna selvatica. Tra i mammiferi, un posto speciale spetta al lupo e alla lontra, che fanno parte della fauna locale, insieme a molte altre specie, come rinolofo maggiore, vespertilio maggiore, vespertilio di Blythi, miniottero, martora, faina, donnola, cinghiale, gatto selvatico, istrice, lepre, riccio, tasso e volpe.
È presente anche un gran numero di specie di uccelli, stanziali e migratori. Tra i primi: aquila, falco pellegrino, gheppio, poiana, sparviere, allocco, assiolo, barbagianni, civetta, gufo comune, corvidi, gallinella d’acqua, germano reale, colombaccio, tortora dal collare, cappellaccia, coturnice, picchio rosso maggiore, martin pescatore e usignolo di fiume. I migratori comprendono falco di palude, falco pescatore, nibbio bruno, nibbio reale, airone bianco maggiore, airone cenerino, airone rosso, tarabusino, tarabuso, garzetta, nitticora, sgarza ciuffetto, svasso maggiore, codone, marzaiola, mestolone, moretta tabaccata, porciglione, pavoncella, spatola, gru, piro piro boschereccio, combattente, chiurlo maggiore, beccaccia, beccaccino, cormorano, cavaliere d’Italia, calandrella, forapaglie castagnolo, quaglia e usignolo.
Tra i rettili, cervone, biacco, biscia dal collare, colubro di Esculapio o saettone, natrice tassellata, vipera comune, lucertola, ramarro e testuggine d’acqua. Gli anfibi comprendono rana agile, raganella, rospo comune, rospo smeraldino, salamandra pezzata, salamandrina dagli occhiali, tritone crestato, tritone italiano e ululone dal ventre giallo. Tra i pesci, abbondano cavedani, tinche, alborelle, carpe e barbi e, dove condizioni favorevoli lo permettono, sono presenti popolazioni di trote.
Nell’Oasi di Persano, estesa 110 ettari sul fiume Sele nel territorio di Campagna e Serre, molte sono le specie animali di interesse conservazionistico presenti, prima tra tutte la lontra. Tra i rettili è possibile osservare con facilità la testuggine palustre europea e la natrice dal collare. Il gruppo di animali che cattura maggiormente l’attenzione è quello degli uccelli, presenti con 193 specie censite nell’arco dell’anno (di cui 47 nidificanti), la maggior parte delle quali sono specie acquatiche
Quando andare
[modifica]Nella Valle del Sele, le temperature medie annue si aggirano tra gli 8 e i 12 °C, per scendere intorno ai 4-5 °C sugli altorilievi. Le precipitazioni hanno valori medi annui di circa 1.000 mm nel fondovalle, ma superano i 1.700 mm alle alte quote, con massimi a novembre-dicembre ed è frequente la neve. I venti prevalenti spirano da ovest. la temperatura media dei mesi più freddi, dicembre e gennaio, si attesta intorno a 3 e 7°C; quella del mese più caldo, agosto, è di 22-25°C. Le stazioni meteorologiche di riferimento sono quelle di Andretta, Nusco, Contursi Terme, Battipaglia e Capaccio.
Cenni storici
[modifica]Il territorio è stato abitato nel periodo che va dal paleolitico superiore al neolitico fino all’età del bronzo; la massima espansione si è avuta tra il V e il III sec. a.C.. Tutto il territorio subì il processo di romanizzazione intorno alla fine del III secolo. Attraverso i secoli, bizantini, normanni, Angiò, Aragona e Borboni si avvicendarono fino alla fine del Settecento. Nel 1805, Napoleone Bonaparte dichiarò decaduta la dinastia borbonica e Giuseppe Bonaparte fu nominato re di Napoli. Con la Restaurazione, la Valle tornò a far parte del Regno delle Due Sicilie sotto i Borbone, mantenendo questo status fino all'Unità d'Italia.
Il territorio della Valle, in particolare quello della Media e dell’Alta Valle, appartiene storicamente alla cosiddetta “fascia d'osso” del salernitano, profondamente travagliato dall'emigrazione. Dopo l'Unità d'Italia l’emigrazione era orientata soprattutto verso le Americhe. Nel secondo dopoguerra, a un iniziale movimento verso l'Argentina, El Salvador, gli Stati Uniti e l'Australia, si sostituì progressivamente un forte flusso europeo, indirizzato prioritariamente verso la Svizzera e, successivamente, verso Germania, Belgio, Inghilterra e Italia settentrionale.
Il sisma del 23 novembre 1980 si verificò alle ore 19:35 del 23 novembre 1980, durò 90 secondi e colpì una vasta area dell’Appennino meridionale, con effetti devastanti, soprattutto in Irpinia e nelle zone adiacenti. Si scatenò a 30 km di profondità, tra la Sella di Conza, Castelnuovo e Laviano, cavalcando una faglia lunga circa 60 km e larga 15, la stessa che in passato aveva generato terremoti simili. La scossa principale venne valutata 6,9 gradi di magnitudo della scala Richter, la sua intensità variò tra i 10 gradi (completamente distruttiva) e i 7 gradi (molto forte) della scala Mercalli.
Lingue parlate
[modifica]Oltre alla lingua nazionale italiana, nella Valle si parlano dialetti appartenenti alla famiglia dei dialetti campani meridionali, con varianti caratteristiche delle diverse zone. Soprattutto nell’Alto Sele, l’irpino e il cilentano si incrociano e tendono a fondersi, mentre altrove sono più o meno riconoscibili influenze napoletane, siciliane o, per quelli appartenenti al gruppo dei dialetti cilentani, addirittura del lucano e del salentino.
Cultura e tradizioni
[modifica]Letture suggerite
[modifica]Territori e mete turistiche
[modifica]Centri urbani
[modifica]- 1 Caposele — Il comune, che si trova nell’Alta Valle del Sele, lungo il margine sud-orientale della provincia di Avellino, al confine con quella di Salerno, a 415 m s.l.m., conta 3.430 abitanti. Il paese è noto per la presenza delle sorgenti del Sele e per la località religiosa Materdomini, con il santuario di San Gerardo Maiella. Nel suo territorio si trovano la Riserva Naturale Foce Sele-Tanagro e il Parco Regionale dei Monti Picentini.
- 2 Senerchia — Il paese è situato a 600 m s.l.m.. Il territorio comunale, esteso 35,99 km² è in gran parte montuoso e collinare e conta 804 abitanti. Le ricchezze paesaggistiche ne fanno uno dei Comuni più suggestivi dell'Alta valle del Sele. Il suo territorio offre innumerevoli spunti naturalistici: nell’Oasi naturale Valle della Caccia, all’interno del Parco Regionale dei Monti Picentini, si possono ammirare le bellezze di un ecosistema ancora incontaminato. Nel suo territorio si trova anche la Riserva Naturale Foce Sele-Tanagro.
- 3 Calabritto — Il paese è situato nell'alta valle del Sele a 480 m s.l.m., all'estremità orientale dei monti Picentini, e conta 2.317 abitanti. Ricco di sorgive, tra i fiumi che attraversano il territorio comunale di 56,33 km² vi sono il Sele e il rio Zagarone lungo il quale si trovano numerose cascate. Nel suo territorio si trovano la Riserva Naturale Foce Sele-Tanagro e il Parco Regionale dei Monti Picentini.
- 4 Castelnuovo di Conza — Il Comune, situato a 650 m s.l.m., conta 598 abitanti. Il territorio comunale occupa una superficie di 14,06 km² e comprende il valico appenninico della Sella di Conza, sin dall'antichità importante nodo viario. L'attività zootecnica riveste un ruolo importante nell'economia locale. Predominano le piccole aziende famigliari (in genere condotte da coltivatori diretti di età più o meno avanzata, che producono per consumo proprio su terreni per lo più acclivi.
- 5 Santomenna — Il paese, che conta 441 abitanti e il cui territorio è esteso 8,92 km², sorge in una zona montuosa a 630 m s.l.m., compresa tra la Sella di Conza e il gruppo montuoso Eremita-Marzano.
- 6 Colliano — Il Comune conta 3.590 abitanti, è situato a un’altitudine di 630 m s.l.m., in un territorio esteso 55,16 km². Successivamente al terremoto del 23 novembre 1980, sono nate numerose attività commerciali, industriali che sostengono, in parte, l'economia del paese, basata sull'agricoltura, l'allevamento e, recentemente, anche dalla raccolta e la coltivazione del tartufo. Nel suo territorio si trovano la Riserva Naturale Foce Sele-Tanagro e la Riserva naturale Monti Eremita.
- 7 Palomonte — Comune di 3.931 abitanti, situato a un’altitudine di 550 m s.l.m.. L'economia si basa essenzialmente sul commercio, che vede la presenza di innumerevoli attività in ogni settore merceologico; in agricoltura predomina la coltivazione dell'ulivo, ricadendo il comune nell'area della D.O.P. Colline salernitane. Diffuso è l'allevamento di vacche da latte e suini; notevole anche lo sviluppo dell'artigianato, con attività di falegnameria e di lavorazione del ferro.
- 8 Valva — Comune di 1.620 abitanti, situato a un’altitudine di 510 m s.l.m.. Notevole è la Villa D'Ayala con un Parco di 17 ettari circa, finemente abbellito da statue, all'interno del quale sorge un castello. L'agricoltura si basa su frumento, foraggi, olivo e ortaggi. Sviluppato è l'allevamento di bovini, suini e ovini. Attivi anche la silvicoltura e il commercio del bestiame. Vi sono anche alcune piccole industrie olearie e attività artigiane di vario tipo. Nel suo territorio si trovano la Riserva Naturale Foce Sele-Tanagro e la Riserva naturale Monti Eremita.
- 9 Oliveto Citra — Comune di 3.739 abitanti, situato a un’altitudine di 300 m s.l.m.. Il territorio comunale è in gran parte montuoso e collinare, occupato dalle propaggini sud-orientali dei monti Picentini. Il paese basa la sua economia sull'agricoltura (oliveti, vigneti, prodotti ortofrutticoli) e sull'allevamento di bovini e ovini, con relativa produzione di latte e trasformazione in prodotti caseari e sul commercio. Nel suo territorio si trova la Riserva Naturale Foce Sele-Tanagro.
- 10 Laviano — Comune di 1.373 abitanti, situato a un’altitudine di 475 di m s.l.m., incuneato tra Lucania e Irpinia, L'attività zootecnica riveste un ruolo importante nell'economia locale. Tra le coltivazioni legnose prevale l’olivo. Nel suo territorio si trovano la Riserva Naturale Foce Sele-Tanagro e la Riserva naturale Monti Eremita.
- 11 Campagna — Comune conta 16.668 abitanti ed è situato a un’altitudine di 270 m s.l.m. Il territorio comunale, esteso 136,31 km² è il secondo maggior comune della provincia di Salerno per superficie. Comprensorio montano: completamente montuoso e ricadente nel Parco Regionale dei Monti Picentini, comprende il centro storico, posto a 280 m s.l.m. Il territorio è prevalentemente destinato alla produzione agricola e rientra nell'area di produzione dell'olio di oliva e ortofrutta Nel suo territorio si trova anche la Riserva Naturale Foce Sele-Tanagro.
- 12 Contursi Terme — Il Comune, che conta 3.332 abitanti, è un rinomato centro turistico-termale. Le acque termali, provenienti dalle falde del vulcano Pruno, rappresentano una panacea per molti disturbi. Tra queste sorgenti le più famose sono: l'acqua sulfurea presente in località bagni di Contursi, che sgorga a 42 gradi circa ed è considerata l'acqua più ricca di acido carbonico d'Europa, la sorgente Cantani, l'acqua Radium e quella del Volpacchio. Nel suo territorio si trova la Riserva Naturale Foce Sele-Tanagro.
- 13 Serre — Il territorio del Comune si estende tra una collina alle pendici dei Monti Alburni e la parte sud-est della piana del Sele, a 200 m s.l.m.. Il fiume Sele e la pianura che lo circonda costituiscono le maggiori risorse per la popolazione locale di 3.932 abitanti, Nel suo territorio si trova la Riserva Naturale Foce Sele-Tanagro.
- 14 Postiglione — Il Comune conta 2.000 abitanti ed è situato a un’altitudine di 605 m s.l.m.. Sorge sui monti Alburni e fa parte del parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Nel suo territorio si trova anche la Riserva Naturale Foce Sele-Tanagro.
- 15 Eboli — Il Comune conta 37.340 abitanti ed è situato a 145 m s.l.m. di altitudine. Il territorio è in larghissima parte pianeggiante, situato nella Piana del Sele (una fertile pianura alluvionale). L’economia si basa sulla produzione agricola di pieno campo e orto-floro-frutticola. Le colture principali comprendono carciofi, rucola, finocchi, angurie, meloni, pomodori e kiwi. L’allevamento bufalino è alla base della produzione di mozzarella. Altre aziende sono attive nella produzione di pasta e mangimi. Sono inoltre presenti lungo la litoranea lidi e bagni. Poche, ma ottime, sono le strutture ricettive.
- 16 Battipaglia — Il Comune conta 49.415 abitanti ed è situato a un’altitudine di 72 m s.l.m.. Il territorio comunale è composto da una piccola parte collinare occupata dalle propaggini occidentali dei Monti di Eboli e, per la restante parte, dalla pianura alluvionale. È celebre per la produzione di mozzarella di bufala e costituisce uno dei centri agricoli più produttivi della Piana del Sele, di cui è inoltre il principale polo industriale e ferroviario.
- 17 Bellizzi — Il Comune conta 13.299 abitanti ed è situato a un’altitudine di 60 m s.l.m.. Il territorio comunale, ubicato nella Piana del Sele ed esteso 8,02 km², è per il 95% pianeggiante. Bellizzi è uno dei luoghi di origine della mozzarella di bufala, insieme alle limitrofe Battipaglia e Pontecagnano Faiano e alle non distanti Eboli e Paestum. Numerosi gli stabilimenti nei settori dell'arredamento, dell'abbigliamento e dell’industria molitoria.
- 18 Capaccio Paestum — Paestum è il nome di un'antica città della Magna Grecia, presso la foce del Sele, dove si possono trovare i templi dorici greci meglio conservati del bacino mediterraneo. La maggior parte della città greca non è stata ancora scavata. È uno dei principali parchi archeologici d'Italia e d'Europa. È stata dichiarata dall'UNESCO Patrimonio Mondiale dell'Umanità. Nel suo territorio si trova il Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano.
Altre destinazioni
[modifica]- 1 Nusco e Montella (AV) — Santuario del Santissimo Salvatore, Complesso del Monte comprendente la Chiesa di Santa Maria della Neve, il Monastero del Monte, il Castello Longobardo e Centro recupero rapaci "Assunta Capone"; dista 21/28 km da Caposele.
- 2 Sant’Angelo dei Lombardi — Duomo e Abbazia del Goleto (in parte in ruderi, del XII secolo) e Castello Longobardo; dista 21 km da Caposele.
- 3 Conza della Campania — Area archeologica di Compsa (Foro romano e Anfiteatro) e Lago di Conza con visite guidate nell’area faunistica; dista 8 km da Castelnuovo di Conza.
- 4 Sant’Andrea di Conza (AV) — Mulini ad acqua e borgo medievale; dista 10 km da Castelnuovo di Conza.
- 5 Castelgrande — Osservatorio Astronomico, situato a Toppo (Potenza), a 1.280 m s.l.m., dispone di un telescopio del diametro di 1,56 m., tra i più grandi in Italia. Oltre alla visita guidata all’Osservatorio, si può godere dell'osservazione diretta diurna (sole) e/o notturna (luna e altri corpi celesti); dista 21 km da Laviano.
- 6 Buccino — Castello normanno (XII-XX secolo), Parco archeologico urbano.
- 7 Grotte di Castelcivita — Con un totale di circa 4.800 m di lunghezza, costituiscono uno dei complessi speleologici più estesi dell’Italia meridionale; distano 10 km da Postiglione.
- 8 Salerno — Città fondata intorno al VI secolo a.C. Lo stile predominante delle architetture civili e religiose è il barocco, che si è sovrapposto alle antiche architetture medioevali; tra la costiera amalfitana e la piana del Sele, dista 21 km da Bellizzi.
Come arrivare
[modifica]In aereo
[modifica]L'Aeroporto Internazionale di Salerno-Pontecagnano Costa d'Amalfi è un aeroporto internazionale, situato a 20 km a sud della città di Salerno e ricompreso tra i comuni di Bellizzi e Pontecagnano Faiano.
In auto
[modifica]- L'autostrada A2, detta anche Salerno-Reggio Calabria o autostrada del Mediterraneo, sfiora Bellizzi, Battipaglia, Eboli, Campagna e Contursi Terme. Dalla Salerno-Reggio Calabria, uno svincolo porta sulla SS 691 e poi sulla SP 65 per raggiungere Postiglione e poi Serre. Dall’uscita di Eboli, con la SP 30a e poi la SS 18 Tirrena inferiore si raggiunge Paestum. A Paestum si accede anche con la SS 18 da Battipaglia e da sud (Agropoli).
- La strada statale 691 Fondo Valle Sele (SS 691) , conosciuta anche come strada a scorrimento veloce Fondo Valle Sele o come Contursi-Lioni, ha inizio dallo svincolo di Contursi Terme - Postiglione sulla A2 Salerno-Reggio Calabria, si snoda lungo il fondovalle del fiume Sele, terminando a Lioni e innestandosi nella strada statale 7 Via Appia, che collega Roma a Brindisi. La SS 691 serve i comuni seguenti: Postiglione, Contursi Terme, Campagna, Colliano, Oliveto Citra, Valva, Palomonte, Senerchia, Laviano, Santomenna, Castelnuovo di Conza, Calabritto e Caposele.
- Caposele si può raggiungere anche dalla SS 7 per diramazione sulla Strada a Scorrimento Veloce SS 691 in località La croce o per la SS 165 da Teora. Castelnuovo di Conza si può, invece, raggiungere anche dalla SS 7 Appia con diramazione a Contrada Buoninventre.
- Si accede alla Valle anche passando da Laviano con la SP 381 proveniente da Muro Lucano, da Colliano con la SP 270 + 36b da Palomonte e passando per Oliveto Citra con la SS 91, proveniente da Camaldoli o Puglietta.
In nave
[modifica]Dal porto di Salerno si possono raggiungere località della Costiera Amalfitana e porti di altre regioni (Palermo, Napoli, Civitavecchia)
In treno
[modifica]La Stazione di Contursi Terme, posta sulla ferrovia Salerno-Potenza, dista 3 Km dal centro abitato.
La Ferrovia Tirrenica Meridionale, che si estende da Battipaglia a Reggio Calabria, ha stazioni importanti, tra cui Battipaglia, Bellizzi, Eboli, Campagna e Contursi Terme.
In autobus
[modifica]Blablacar e marinobus operano viaggi da Roma, Napoli e Salerno a Caposele via Contursi Terme.
Come spostarsi
[modifica]In autobus
[modifica]I trasporti interurbani vengono svolti con autoservizi di linea gestiti da Sita Sud, il trasporto urbano è affidato alla società Autolinee Barletta, che collega tutte le frazioni con il capoluogo.
Cosa vedere
[modifica]Le aree protette
La Valle del Sele ricade (interamente o in parte) all’interno delle seguenti aree protette:
- Parco Regionale dei Monti Picentini (63.000 ettari, Caposele, Calabritto, Campagna, Oliveto Citra e Senerchia), che comprende i Gruppi montuosi del Cervialto e del Polveracchio, l’Oasi del Monte Polveracchio (Campagna), l’Oasi Valle della caccia (Senerchia);
- Riserva naturale Monti Eremita – Marzano (3.680 ettari, Laviano, Valva e Colliano) comprendente il gruppo dei Monti Eremita - Marzano posto tra i monti Picentini e i monti Alburni;
- Riserva Naturale Foce Sele-Tanagro (10.680 ettari, Caposele, Calabritto, Campagna, Oliveto Citra, Senerchia, Colliano, Laviano, Valva, Contursi Terme, Postiglione e Serre), che comprende l’Oasi Naturale di Persano;
- Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano (Postiglione e Capaccio Paestum).
I Comuni: monumenti e luoghi d'interesse
In tutta la valle si incontrano resti di epoca romana, resti di castelli normanni svevi e longobardi, diruti mulini per la macinazione del frumento, palazzi patrizi, edifici religiosi (conventi, abbazie, santuari, chiese, eremi), diversi musei, aree di interesse naturalistico, sorgenti termali. Di seguito, sono menzionati monumenti, aree archeologiche e di interesse naturalistico.
- Caposele: il Castello e i ruderi di una fortezza risalente al secolo XI; la località religiosa Materdomini con il santuario di San Gerardo Maiella nella frazione Materdomini, è uno dei luoghi di culto più importanti della Campania; le sorgenti del Sele e il Museo delle Acque; il Museo delle macchine di Leonardo.
- Senerchia: la Chiesa di San Michele Arcangelo (secolo IX); il Castello longobardo (VIII - IX secolo); il museo del Lupo; l’Oasi naturale Valle della Caccia, caratterizzata dalla presenza della Cascata Acquabianca e di numerose grotte.
- Calabritto: l’Area naturalistica costituita dalle principali 14 cascate formate dal rio Zagarone e dai suoi affluenti; il Piano del Gaudo (m. 1.210) con la fitta pineta. Nella frazione di Quaglietta, l’affascinante borgo medievale e Castello medioevale (rocca longobarda del 1200).
- Castelnuovo di Conza: l’Area Archeologica di Buoninventre (IV-V secolo a.C.) è un sito di grande interesse storico, che testimonia l’antica presenza umana nella Valle del Sele. Inoltre, il Bosco didattico in località Aia delle Chianghe e una trentina di mulini per la macinazione del frumento.
- Santomenna: il Palazzo Ruggiero, costruito nel 1800, che ospita il Museo del Sacro, rappresenta un esempio di architettura signorile e offre uno sguardo sulla storia del territorio; la Chiesa di Santa Maria delle Grazie.
- Laviano: Il Castello Medioevale Normanno-Svevo, testimonianza significativa dell’architettura fortificata dei secoli X e XI, sulla sommità della Rupe dell’Olivella, si inserisce nel sistema di fortificazioni normanne e sveve che collegavano il mar Tirreno con la Puglia. In alcune sale del Castello sono raccolti attrezzi agricoli e suppellettili. Il Ponte tibetano, che si trova in prossimità del Castello, è una passerella metallica escursionistica, che scavalca il sottostante Vallone delle Conche a circa 90 metri dal fondo, per una lunghezza di 88 m.
- Colliano: la Chiesa di Santa Maria del Borgo, edificata nel XI secolo d.C.. Inoltre, la frazione di Collianello conserva la Cappella di Santa Maria del Soccorso e le vestigia di un antico abitato che domina la valle. Le rovine del Castello e le stradine del borgo regalano un’atmosfera d’altri tempi.
- Palomonte: i ruderi del Castello longobardo; la Chiesetta di Santa Maria della Sperlonga, situata in posizione panoramica, un luogo di culto ricco di fascino.
- Valva: il Parco e la Villa D’Ayala, concepiti come "villa di delizie", coprono un’area di 17 ettari. Il parco comprende giardini all’italiana, uno splendido bosco e un teatro all’aperto; Chiesa Madre di San Giacomo Apostolo.
- Oliveto Citra: varie Necropoli (VIII - IV secolo a.C.); il Castello Guerritore (XI - XVI secolo); la Chiesa di Santa Maria della Misericordia; il Museo Archeologico Lucano dell’Alta Valle del Sele, situato nel Castello Baronale, che custodisce numerosi reperti archeologici della civiltà lucana; l’Area naturalistica Piano di Canale.
- Campagna: vari edifici religiosi tra cui il Eremo di San Michele; il Duomo di Santa Maria della Pace, del 1564; palazzi signorili; il Castello Girone (X secolo); il Museo della confraternita dei cinturati di Santa Maria del Soccorso; il Museo Monte dei morti della Beata Vergine del Carmelo; il Museo di etno-antropologia e d'arte contemporanea-Centro arte Giordano Bruno.
- Contursi Terme: le sorgenti termali; il Castello, costruito nell’839, oggi trasformato in un palazzo nobiliare, è un'importante testimonianza storica della Valle del Sele.
- Serre: il Museo della civiltà contadina; la Real Casina di Caccia di Persano (1752); nel suo territorio, si trova l’Oasi WWF di Persano.
- Postiglione: il Castello normanno (XI secolo); varie chiese del XIV scolo e del XVI secolo; la Grotta di Sant'Elia, situata a circa 900 m s.l.m, da secoli importante meta di pellegrinaggio.
- Eboli: le architetture religiose; i palazzi signorili; i reperti archeologici risalenti all'eneolitico e all'età del bronzo; le aree archeologiche romane; il Museo archeologico della Media Valle del Sele; il Museum of operation Avalanche (MOA); il Museo di San Francesco; l’Area Protetta Dunale Legambiente Silaris; l’Area naturale di San Miele; il Parco naturale comunale di San Donato; il Percorso dei mulini, percorso naturalistico e archeologico; il Sentiero San Donato e un certo numero di grotte.
- Battipaglia: i palazzi patrizi e gli edifici religiosi; le Necropoli del VI-V secolo a.C. e IV-III secolo a.C.; le Ville romane (I-III secolo a.C.); il tratto della strada romana Popilia e necropoli; il Polo Espositivo Culturale Città di Battipaglia con un punto museale con reperti archeologici; varie grotte; il Museo della Bufala e della Mozzarella.
- Capaccio Paestum: gli Scavi di Paestum, il Museo archeologico nazionale, il Museo narrante del santuario di Hera Argiva, nei pressi della foce del Sele, costituiscono uno dei siti archeologici più importanti e meglio conservati d’Italia.
Fiere e feste
- Caposele: Sele in Food (marzo); Sagra delle matasse (9 Agosto); Festività di San Gerardo Maiella (16 ottobre); Mercatino di Natale (primo fine settimana di dicembre).
- Senerchia: Sagra del maiale (marzo o aprile); Festa dell'Agricoltura (ottobre); Sagra della Trota Arrostita (ottobre).
- Calabritto: Discendenti di Spartaco, Scampanellata per il paese (7 gennaio), Festa di Sant'Antonio Abate; I falò di San Giuseppe (19 marzo); Sagra dell'asparago a maggio; Festa della Madonna di Grienzi (ultima domenica di giugno); Festa di San Giuseppe e della Madonna della Neve (ultimo fine settimana di luglio); Pellegrinaggio alla Madonna della Neve (5 agosto); Sagra dello Zenzifero a Quaglietta.
- Castelnuovo di Conza: Festa patronale San Nicola di Bari.
- Santomenna: Festa patronale San Menna (novembre).
- Colliano: Borgo delle Favole (agosto); Mostra Mercato Nazionale del Tartufo e dei Prodotti Tipici Locali (ottobre).
- Palomonte: Fiera della Madonna del Carmine (15 luglio); Fiera della Madonna dell'Assunta (agosto); Fiera di San Nicola (settembre); Fiera di San Gerardo (ottobre); Fiera di Santa Lucia (dicembre).
- Valva: La Taratella fatta da mano; Festa del Santo Patrono San Michele.
- Oliveto Citra: Sagra dell'Uva e Rassegna Nazionale del Folklore (primo weekend di ottobre).
- Laviano: Festa patronale di San Pasquale Baylón (maggio); Rappresentazione teatrale dei mesi dell’anno, recita di antiche origini e sfilata di carri allegorici a Carnevale; Ferragosto lavianese in località Campo Piano rassegna di prodotti tipici locali; Percorsi di Montagna; conoscenza delle bellezze naturali ed ambientali del territorio montano (settembre).
- Campagna: Festa di Sant’Antonino Abate (febbraio); A’ Chiena (luglio); Passeggiata di Carnevale (luglio-agosto); Portoni Ghiottoni (agosto); Guerra dei Colori.
- Contursi: Festività del SS. Nome di Gesù (gennaio); Carnevale e la sfilata dei carri allegorici; Festività del SS. Bambino (29 maggio); Festa Patronale di San Donato (7 agosto); Sagra Passeggiata culinaria (14 agosto); Festa della Birra (in estate); Festa della Madonna della Scalella (settembre); Rito della Vagnatura.
- Serre: Alburni Jazz; Festa dell'olio (dicembre).
- Postiglione: Festa di Sant'Elia Profeta (prima domenica di maggio); festeggiamenti in onore della Madonna del Carmine (30 e 31 luglio); Strettule, i percorsi del gusto (dicembre).
- Eboli: i Fucanoli (marzo).
- Battipaglia: Festa patronale Santa Maria della Speranza (primo fine settimana di luglio).
- Bellizzi: Premio Fabula, festival letterario di scrittura creativa per i giovani.
- Capaccio Paestum: Festa del Carciofo (maggio); Paestum Wine Fest (maggio); Cibo e dintorni (maggio); Festa della Birra (giugno); Strabilandia, un festival internazionale (fine agosto); Paestum Endurance Cup (dicembre).
Itinerari
[modifica]Cosa fare
[modifica]La Valle del Sele è un'area ricca di sentieri e percorsi naturali che possono essere affrontati a piedi, in mountain bike e a cavallo.
Escursionismo
[modifica]La maggior parte dei sentieri della Valle è percorribile da escursionisti con una preparazione media. Di seguito, l’elenco dei sentieri descritti nel Libro dei Sentieri del Parco Regionale dei Monti Picentini (Sito Web http://www.irnotrek.it/wp-content/uploads/2018/11/I-Sentieri.pdf), le cui mappe sono scaricabili dal Sito Web http://www.promemorianews.org/parco/080209.html e nella Carta dei sentieri Monti Marzano Eremita in scala 1:25000. I sentieri sono suddivisi secondo il sottogruppo montuoso di appartenenza e il Comune (o i Comuni) da cui è possibile accedere al sentiero. Per ciascuno sono anche indicati il Comune nel cui territorio ricadono, il dislivello, il grado di difficoltà (T = turistico E = escursionistico EE = per escursionisti esperti), il tempo di percorrenza, la lunghezza e la presenza di acqua.
Gruppo del Cervialto
Caposele
- Sentiero n. 149 - Monte Calvello da Caposele - Percorso con quote altimetriche: Caposele (460), Arialunga (1.100), Monte Calvello (1.579); dislivello: m. 1.120; difficoltà: E; tempo di percorrenza: h 6,00; lunghezza: 8,5 km; presenza di acqua: sì.
Calabritto
- Sentiero n. 147 - Monte Cervarulo e Cervialto da Piano Migliato - Percorso: Piano Migliato (1.248), Toppa dei Canti (1.500), Monte Cervarulo (1.630), Monte Cervialto (1.809); dislivello: m. 560; difficoltà: E; tempo di percorrenza: h 5,00; lunghezza: 8 km; presenza di acqua: nessuna.
- Sentiero n. 150 - Monte Pollaro da Calabritto - Percorso: Calabritto (400), Avigliano (550), Piano d’Acera (1.020), Monte Pollaro (1.282); dislivello: m. 900; difficoltà: E; tempo di percorrenza: h 5,00; lunghezza: 6,5 km; presenza di acqua: nessuna.
- Sentiero n. 156 - Sentiero delle sorgenti da Calabritto a Piano Migliato - Percorso: inizio sentiero (623), Ponticchio (1.000), Piana dei Grienzi (1.142), Piano Migliato (1.250); dislivello: m. 630; difficoltà: E; tempo di percorrenza: h 5,00; lunghezza: 9 km; presenza di acqua: sì.
- Sentiero Cascate di Calabritto - Lungo il torrente Zagarone che forma 14 cascate: Iuozzu, del Rivezzuolo, di Petrella, lu Furniddu, Muleni ru l’Alizzi e le cinque del Zagarone, del Tuorno, di Bard'natore, lu Fuorchio e di Serramonaca. Dislivello: m. 400; difficoltà: E; tempo di percorrenza: h 2,30; lunghezza: 6 km.
- Sentiero Piano del Migliato - M. Cervarulo - Monte Cervialto - Piano del Migliato - Da Piano Migliato (1.248), al Monte Cervarulo (1.632) e poi al Monte Cervialto (1.809); dislivello 583 m; difficoltà: E; tempo di percorrenza: h4,30; lunghezza: 11 km; presenza acqua: no.
Gruppo del Polveracchio
Calabritto
- Sentiero n. 108 - Sentiero delle due province dalla Caserma del Gaudo al Monte Polveracchio - Percorso: Caserma del Gaudo (1.029), Piano Stattea (1.450), Monte Polveracchio (1.790); dislivello: m. 790; difficoltà: E; tempo di percorrenza: h 5,00; lunghezza: 12 km; presenza di acqua: sì.
- Sentiero n. 151 - Monte Altillo per la Madonna della Neve - Percorso: inizio sentiero (557), Madonna della Neve (948), Monte Altillo (1.432); dislivello: m. 900; difficoltà: E; tempo di percorrenza: h 3,50; lunghezza: 4,5 km; presenza di acqua: sì.
- Sentiero Piano Gaudo - Monte Polveracchio e Monte Boschetiello - Da Fontana di Pozzalaro (1.032) salita sulla dorsale tra la Val Piscone e la Valle Cerasa e poi sulle ondulazioni della Costa d'Amalfi. Dopo quasi 1,5 km arrivo al Monte Polveracchio (1.790); ritorno a Fontana di Pozzalaro, passando per la Caserma Corpo Forestale con deviazione al Monte Boschetiello (1.574); dislivello: m. 896; difficoltà: media; tempo di percorrenza: h 8,00 lunghezza: 20 km.
Campagna e Senerchia
- Sentiero Oasi Monte Polveracchio - Monte Polveracchio – Il Sentiero della valle dei Tassi - Inizia all’ingresso della seconda area attrezzata, alla fine del Sentiero si incrocia il Sentiero dell’Acqua Menecale che conduce alla sorgente di cui prende il nome. Da qui inizia del sentiero CAI 167b. Da questo si raggiunge la cima del Monte Polveracchio (1.792) in tre ore.
Senerchia
- Sentiero n. 152 - Sentiero del Boschetiello: Percorso: Senerchia (620), Baia dei Troni (1.470), Monte Boschetiello (1.574); dislivello m. 950; difficoltà: E; tempo di percorrenza: h 4,00; lunghezza: 6 km; presenza di acqua: nessuna.
- Monte Boschetiello: Riserva di Valle della Caccia - Percorso: Senerchia (620), Baia dei Troni (1.470), Monte Boschetiello (1.574); dislivello: m. 950; difficoltà: T; parte finale EE); tempo di percorrenza: h 4,00; lunghezza: 6 km; presenza di acqua: nessuna.
- Sentiero n. 153 - Riserva Naturale Valle della caccia - Percorso Senerchia (470), Serra Piano (550), Valle della Caccia (fine sentiero) (1.466); dislivelli: Senerchia - Serra Piano: m. 80 Serra Piano - Valle della Caccia: m. 1.000; difficoltà: EE, (T - fino a Serra Piano); tempo di percorrenza: h 4,00, lunghezza: 7 km; presenza di acqua: nessuna.
- Sentiero n. 154C - Grotta Profunnata - Percorso: Piano Canale (870), Grotta Profunnata (922); dislivello: m. 52; difficoltà: E; tempo di percorrenza: h 0,20; lunghezza: 1,1 km; presenza di acqua: nessuna.
Campagna - Oliveto Citra
- Sentiero n. 154 - Dalla strada per l’Oasi WWF a Oliveto Citra per l’Eremo di S. Michele e il Piano Canale - Percorso: SP 31 Campagna (750), Varco Sellara (1.070), Vallone Trigento (815), Eremo S. Michele (1.050), Piano di Montenero (1.090), Piano Canale (870), Piano Policastro (870), C.da S. Pietro (545); dislivelli: SP 31 - Varco Sellara 320 in salita, Varco Sellara - Vallone Trigento 365 in discesa, Vallone Trigento - Piano di Montenero 275 in salita, Piano di Montenero - Contrada S. Pietro 545 in discesa; difficoltà: E; tempo di percorrenza: h 5,00 da Campagna a Oliveto Citra, h 5,30 da Oliveto Citra a Campagna; lunghezza: 16 km; presenza di acqua: sì.
Campagna
- Sentiero n. 154A - Ascensione al Monte Polveracchio dal versante sud - Percorso: Varco Sellara (1.070), Varco delle Tavole (1.358), Cima Polveracchio (1.790); dislivello: m. 930; difficoltà: E; tempo di percorrenza: h 4,00 in salita, h 3,00 in discesa; lunghezza: 8 km; presenza di acqua: nessuna.
- Sentiero n. 154B - Monte La Picciola dal Piano di Montenero - Percorso: Piano di Montenero (1.081), Monte La Picciola (1.524); dislivello: 450 m: difficoltà: E; tempo di percorrenza: h 1,30 in salita, h 1,00 in discesa; lunghezza: 3,5 km; presenza di acqua: sì.
- Sentiero n. 167A - Dall’Oasi WWF alla dorsale del Polveracchio - Percorso: Centro visite WWF (950), Il Costone (1.303), Incrocio col sentiero 167 (1.527); dislivello: m. 600; difficoltà: E; tempo di percorrenza: h 2,30; lunghezza: 2,4 km; presenza di acqua: sì.
- Sentiero n. 167B - Monte Polveracchio dall’Oasi WWF di Campagna - Percorso: Centro visite Oasi WWF (950), Valle delle Tavole, Innesto su 167 (1.597) dislivelli: Oasi WWF - Innesto su 167: m. 620 in salita; difficoltà: E; tempo di percorrenza: h 2,00 in salita, h 1,20 in discesa; lunghezza: 3,5 km; presenza di acqua: sì.
- Sentiero n. 109 - Traversata da Acerno a Campagna per il valico tra Costa Calda e Costa Fredda - Percorso: Innesto 167 (936), Varco Crocecchiole (1.010), Valico tra Costa Calda e Costa Fredda (1.040), Vallimala, Sierpico (596), Ponte su Rio Vallimala (468), Campagna (333); dislivelli: Innesto 167 - Varco Crocecchiole: 70 in salita, Varco Crocecchiole - Valico tra Costa Calda e Costa Fredda: 30 in salita, Valico tra Costa Calda e Costa Fredda - Sierpico: 460 in discesa, Sierpico - Ponte su Rio Vallimala: 130 in discesa, Ponte su Rio Vallimala - 30 in salita, 160 in discesa; difficoltà: E; tempo di percorrenza: h 3,30 da Innesto 167 a Campagna, h 4,30 da Campagna a Innesto 167; lunghezza: 11,3 km; presenza di acqua: sì.
- Sentiero Piana Monte Ripalta - Percorso ad anello con partenza da Zappino; dislivello; m. 730; tempo di percorrenza: h 4,30; lunghezza: 12,7 km.
- Sentiero Monte Polveracchio - Monte Raianetta (CAI 167B+167) - Inizia, superato il centro visite dell' Oasi WWF, sul lato destro del fiume Sabato (880), raggiunge il Monte Polveracchio (1.790) e tocca il Monte Raianetta (1.632). Percorso ad anello; dislivello: m. 854; difficoltà: difficile; tempo di percorrenza: h 4,00; lunghezza: 11 km.
Gruppo dei Monti Marzano Eremita Sentiero V.S.I. – Variante del Sentiero Italia
- Primo tratto: Scignano degli Alburni – Palomonte - Dal convento di San Francesco di Sicignano degli Alburni (400) alla località Terranova (473), prima a Zuppino (355) poi si attraversa la S.S. n. 10 fino alla provinciale che porta allo scalo di Sicignano. Attraversato il Tanagro, si raggiunge la chiesa di S. Maria di Sperlonga (202) e, per carrarecce, si arriva alla Fontana Pezzella e al bivio sulla provinciale. Dislivelli: m. 400 in salita e m. 530 in discesa; difficoltà: E; tempo di percorrenza: h 6.00; presenza di acqua: sì.
- Secondo tratto: Palomonte - Colliano Bagni – Dalla Masseria Robertazzi (432), dopo la località Pianella si sale a Colle Santerta (954) , si interseca il sentiero n. 22 (1.179) e poi il sentiero n. 22 (1.185). Si raggiunge la Fontana Canale (900) e poi fino alla Fontana S. Angelo di Colliano. Si scende alla Villa Mezzana (200). Dislivelli: m. 700 in salita e m. 1.000 in discesa; difficoltà: E; tempo di percorrenza: h 10.00; presenza di acqua: sì.
- Terzo tratto: Colliano Bagni – Acerno – Dalla località S. Andrea nei pressi di Villa Mezzana a Quaglietta e poi verso Senerchia; alla Cooperativa Zootecnica ci si innesta sul sentiero n. 152 (519) e si sale al Monte Boschetiello (1.574), si passa presso la Caserma Forestale (1.462) e si sale al Monte Polveracchio (1.790). Con il sentiero n. 7 si scende al fiume Tusciano, che si attraversa, e si sale al Ponte Aiello (650) e quindi al centro di Acerno. Dislivelli: m. 1.750 in salita e m. 1.200 in discesa; difficoltà: EE; tempo di percorrenza: h 12.00; presenza di acqua: sì.
Caposele
- Sentiero n. 149 - Caposele – Circuito delle Sorgenti – Dislivello: m. 800; difficoltà: E; tempo di percorrenza: h 5,00; presenza di acqua: sì.
- Sentiero n. 149A - Materdomini – Roccia del Paradiso – Intersezione sentiero 140 – Dislivello: m. 200; difficoltà: E; tempo di percorrenza: h 2,00.
Senerchia
- Sentiero n. 152 - Senerchia – Caserma Forestale – Monte Boschetiello – Intersezione sentiero n. 151 - Senerchia – Dislivello m. 955; difficoltà: E; tempo di percorrenza: h 4,30; presenza di acqua: sì.
Castelnuovo di Conza
- Sentiero n. 215 - Castelnuovo di Conza Località Serroni – Masseria Megaro – Zona Lago – Coste dell’Abetino incrocio sentiero 212 - Piano Ortolano - Castelnuovo di Conza – Dislivello: m. 276; difficoltà: T; tempo di percorrenza: h 2,00; presenza di acqua: sì.
- Sentiero n. 215 - Masseria Megaro – Piano Molinaro - S.S. n. 7 km 388+100 S. Andrea di Conza – Dislivello: m. 170; difficoltà: T; tempo di percorrenza: h 2 ,00.
Santomenna
- Sentiero n. 212 - Santomenna - Fontana delle Vigne – Piano Ortolano – Coste dell’Abetino – Monte Castelluccio – Felitto di Pescopagano – S.S. n. 7 km. 399+250 - Dislivelli: m. 630 in salita e m. 150 in discesa; difficoltà: E; tempo di percorrenza: h 4,00; presenza di acqua: sì.
- Sentiero n. 213 - Santomenna, Fontana delle Vigne – Piano delle Cipolle - Pietra di Portula - Bosco Cerreto - Dislivelli: m. 240 in salita e m. 420 in discesa; difficoltà: E; tempo di percorrenza: h 1,30.
- Sentiero n. 214 - Santomenna - Ponte Mulino – Monte Capolalma – Incontro sentiero 209; dislivello: m. 180; difficoltà: E; tempo di percorrenza: h 1,30; presenza di acqua: sì.
Laviano
- Sentiero n. 200 - Campo Piano di Laviano – Valva – Inizio strada comunale per Monte Spagarrino, per mulattiera verso Acqua della Nocella; dislivelli: m. 230 in salita e m. 150 in discesa; difficoltà: E; tempo di percorrenza: h 2,30 in salita; presenza di acqua: sì.
- Sentiero n. 207 - Campo Piano di Laviano Costa Castagno – Franzino – Si segue il vallone Spagarrino, poi per Costa Castagno e Monte Melignana si raggiunge la sorgente Mila di Melito e quindi il pianoro di Franzino; dislivello: m. 975; difficoltà: E; tempo di percorrenza: h 3,30 in; presenza di acqua: sì.
- Sentiero n. 208 - Laviano km. 48+200 - Fonte della Donnula - Pendici del Monte Pennone – Franzino; dislivello: m: 852; difficoltà: E; tempo di percorrenza: h 3,30; presenza di acqua: sì.
- Sentiero n. 209 - Laviano località S. Maria - Pietra di Portula. Dislivelli: m. 500 in salita e m. 150 discesa); difficoltà: E; tempo di percorrenza: h 2,30.
- Sentiero n. 210 - Fontana Giancarlo di Laviano km. 46+700 - Pendici del Monte Pennacchio ed Eremita. Dislivello: m: 635; difficoltà: E; tempo di percorrenza: h 3,00; presenza di acqua: sì.
- Sentiero n. 211 - Dal km. 46+050 della S.S. 381 - Piano della Vaccara - Località Nicchiarone. Dislivelli: m. 525 in salita e m. 150 in discesa; difficoltà: E; tempo di percorrenza: h 4,00.
Valva
- Sentiero n. 253 - Valva – Sette Cuponi (1.460) – Monte Marzano (1.527) - Piano di Pecora (1.1929). Dislivello: m. 950; difficoltà: E; tempo di percorrenza: h 3,00; presenza di acqua: sì.
Colliano
- Sentiero Collianello (720) – Fontana Nuova – Ascara – Capo dello Zomaro (1.090) – Fontana Cerasole – Varo della Grotta – Piano di Pecora (1.190) e ritorno. Dislivello: m. 500; difficoltà: E; tempo di percorrenza: h 4,00 intero percorso; lunghezza: 8 km; presenza di acqua: sì.
- Sentiero n. 201 - Piano di Pecora (1.192) – Sorgente Acquariella – Intersezione sentiero 201 (960). Dislivello: m. 275; difficoltà: E; tempo di percorrenza: h 2,00; presenza di acqua: sì.
- Sentiero n. 206 - Piano di Pecora (1.192) - Piano Faillo – Caserma Forestale – Monte Eremita (1.579) – Franzino – Piano di Pecora. Dislivello: m. 400; difficoltà: E; tempo di percorrenza: h 4,30; presenza di acqua: sì.
- Sentiero del Brigante: piazza Iannarella - Collianello (720) – Fontana Nuova – loc. Ascara (820) – Capo dello Zomaro (1.090) – Fontana Cerasole (1.098) – Varo della Grotta – Piano di Pecora (1.190) e ritorno. Dislivello: m. 500; difficoltà: E; tempo di percorrenza: h 4,00 intero percorso; lunghezza: 8 km; presenza di acqua: sì.
- Sentiero n. 203: piazza Iannarella - Collianello (720) – Fontana Nuova – loc. Ascara (820) – Capo dello Zomaro (1.090) – Fontana Cerasole (1.098) – Varo della Grotta (1.150) – Monte Marzano (1.527) -Piano di Pecora (1.190) - Piano di Pecora – innesto sul Sentiero del Brigante – Collianello. Dislivello: m. 1.050; difficoltà: E+; tempo di percorrenza: h 6,00 intero percorso; lunghezza: 13 km; presenza di acqua: sì.
- Sentiero n. 220 - Colliano – Fontana Canale – Zona Valloncello – Strada per Piano di Pecora - Fontana Cerasella – Incrocio sentiero n. 203 . Dislivello: m. 615; difficoltà: E; tempo di percorrenza: h 4,00; presenza di acqua: sì.
- Sentiero n. 229 - Piano di Pecora (1.192) - Piano Faillo – Fontana Acera Cupa – Serra Dardano – Valloncello – Incrocio sentiero 220. Dislivello: m. 370; difficoltà: E; tempo di percorrenza: h 4,00; presenza di acqua: sì.
Oliveto Citra
- Sentiero n. 154 - Oliveto Citra – Serra La Monaca, Caserma forestale - Passando per Santa Maria di Loreto, si superano un vecchio mulino, la sorgente San Pietro-Acqua di Oronzo e la Masseria Gasparri; si torna a Santa Maria di Loreto; dislivello: m. 575; difficoltà: E; tempo di percorrenza: h 4,00; presenza di acqua: sì.
- Sentiero n. 155 - Oliveto Citra, Percorso urbano - Posto sul versante sud di Oliveto Citra che porta a un anfiteatro naturale, area di interesse archeologico.
Torrentismo
[modifica]- Vallone delle Conche (Laviano) - Profonda e strettissima gola; dislivello m. 160; difficoltà: adatto a persone allenate; tempo di percorrenza: h 5,00.
- Area naturalistica costituita dalle principali 14 cascate formate dal rio Zagarone (Calabritto).
Servizi e informazioni:
- Campobase Sport & Adventure: offre rafting sul fiume Sele, prenotarsi tramite whatsapp a ☎ 338 8666875; o mandando una mail a E-mail: [email protected]: Sito Web: https://www.campobase.org/dove-siamo/centro-rafting-campania.html
- Freedome: offre diverse esperienze di canoa e kayak sul fiume Sele, con pacchetti per tutti i livelli. ☎ 02 8715 8931; E-mail: [email protected]; Sito Web: https://freedome.it/.
- Trekking&Paddles: organizza escursioni in kayak e corsi di canoa e kayak. ☎ 340 52 52 177; facebook: Trekking&Paddles - Instagram: trekking_paddles.
Cicloturismo ed equiturismo
[modifica]- Sentiero dell'Alta Valle del Sele: dalla Via Popilia (Campagna) alla Via Popilia in territorio di Eboli. Lungo il percorso: il Santuario di Santa Maria di Avigliano e l'Eremo di San Michele a Campagna; il Museo del Sacro e la Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Santomenna; la Chiesa di Santa Maria del Borgo a Colliano e la Cappella di Santa Maria del Soccorso a Collianello. Tempo di percorrenza in mountain bike: h 8,30, a cavallo h 21,00, in auto h 2,30; lunghezza 126 km.
- Anello delle sette Fontane (Fontana r’lu Pignuolu, di San Biagio, del Serracino, del Cerasuolo, fontanile in località Mauta e di Carmn’edda): su un mix di asfalto e sterrato. Dislivello: m. 980; tempo di percorrenza in mountain bike: h 8,00; lunghezza: 18 km.
- Sentiero Via Popilia dallo svincolo dell'Autostrada A3 di Eboli, allo svincolo dell'Autostrada A3 di Polla. Lungo il percorso: la Chiesa di Santa Maria di Sperlonga a Palomonte; l'Epigrafe della Via Popilia presente nel Museo Archeologico Nazionale Marcello Gigante a Buccino; il Santuario di Maria SS. dell'Incoronata a Sicignano degli Alburni e la Fontana della Regina, situata tra i comuni di Sicignano degli Alburni ed Auletta. Tempo di percorrenza in mountain bike: h 3,30, in auto h 1,00; lunghezza 49 km.
- Sentiero della Valle del Tanagro: dalla Via Popilia (Campagna) alla Via Popilia nel territorio di Auletta. Lungo il percorso: la Chiesa di Santa Maria di Sperlonga a Palomonte; la copia dell'epigrafe della Via Popilia (Lapis Pollae) nel Museo Archeologico Nazionale "Marcello Gigante" a Buccino; la mansio dei Templari a Caggiano e la Chiesa nel centro storico di Romagnano al Monte; tempo di percorrenza in mountain bike: h 7,30, a cavallo: h 19,00, in auto h 2,15; lunghezza 113 km.
Per trovare i sentieri specifici adatti al trekking a cavallo nella Valle del Sele, si consiglia di consultare le guide e i siti web specializzati come Komoot, Wikiloc, AllTrails e altri. Sebbene non ci sia ippovie specifiche, molte strade e sentieri possono essere utilizzati per escursioni a cavallo, come ad esempio:
- Molti altri sentieri nella Valle del Sele, come il Sentiero Italia, il Sentiero del Rio Casaletto e il Sentiero Farneto, sono adatti all'escursionismo a piedi e, in alcuni tratti, anche a cavallo.
- I percorsi nelle Riserve Naturali: La Riserva Naturale Foce Sele Tanagro offre diverse possibilità di escursioni a piedi, ma alcuni tratti potrebbero essere percorribili anche a cavallo, soprattutto lungo il fiume Sele.
- Il Sentiero dell'Alta Valle del Sele: lungo circa 126 km, parte dalla Via Popilia e attraversa numerosi centri abitati, rendendolo adatto anche ai cavalli. Sito Web: https://www.trekking.it/itinerari-sud-italia/sentiero-dellalta-valle-del-sele/.
Servizi e informazioni:
- Ciclovia Bike Tour (Mountain Bike): Via Ogliaro 29, Caposele; telefono 334 754 0653; E-mail: info@cicloviabiketour;
- Giroauto Travel S.r.l. : Via Trento 64, Salerno; E-mail: [email protected].
- Laviano Experience (Escursionismo, Mountain Bike): Via Aldo Moro 11, Laviano; telefono: 349 744 3827, 339 670 9669; E-mail: [email protected].
- Komoot (Escursionismo, Mountain Bike, Canyoning, Auto): Sito Web: https://www.komoot.com/it-it (ad esempio: Sito Web: https://www.komoot.com/it-it/guide/579822/fantastici-trekking-e-escursioni-nei-dintorni-di-caposele; Sito Web: https://it.wikiloc.com/percorsi/outdoor/italia/campania/laviano.
- Genius Loci Travel (Escursionismo, Mountain Bike): E-mail: [email protected]; Sito Web: www.trekking-italia.it (ad esempio: Sito Web: https://www.trekking-italia.it/wp-content/uploads/2020/09/WMOF1-Terra-delle-Mofete-Oliveto-Quaglietta-2020-ITA.pdf).
- All Trails (Escursionismo): Sito Web: https://www.alltrails.com/it-it/italy.
- Cammini d'Europa: ha l'obiettivo di valorizzare itinerari culturali e di pellegrinaggio presenti in Emilia Romagna, Abruzzo, Campania e Puglia – Sito Web: www.camministorici.it.
- Centro Turistico Giovanile - Ctg Picentia (Tour enogastronomici e culturali): Area dei Monti Picentini; Sito Web: https://www.ctgpicentia.it/.
- Agriturismo Valle degli Ulivi Contursi Terme: E-mail: [email protected].
- Freedome Contursi Terme: Sito Web: https://freedome.it/attivita/passeggiata-cavallo-valle-sele-salerno/.
- Maneggio A.S.D. Ranch Santomauro: Via Nettuno S.N.C.; Capaccio; ☎ 339 341 5870; 328 604 3987; Sito Web: Www.ranchsantomauro.it; info Clara Santomauro.
- Centro Ippico Albaranch: Via San Vito al Sele 25-S. Eboli; Cecilia di Eboli; referente: Fabio Ventre ☎ 339 387 4232.
Arrampicate
[modifica]- Vallone delle Conche (Laviano) - Profonda e strettissima gola; dislivello m. 160; difficoltà: adatto a persone allenate; tempo di percorrenza: h 5,00.
- Area naturalistica costituita dalle principali 14 cascate formate dal rio Zagarone (Calabritto).
Servizi e informazioni:
- Freedome: offre diverse esperienze di canoa e kayak sul fiume Sele, con pacchetti per tutti i livelli. ☎ 02 8715 8931; E-mail: [email protected]; Sito Web: https://freedome.it/.
- Trekking&Paddles: organizza escursioni in kayak e corsi di canoa e kayak. ☎ 340 52 52 177; facebook: Trekking&Paddles - Instagram: trekking_paddles.
Speleologia
[modifica]Il territorio della Valle del Sele è ricchissimo di grotte, alcune delle quali di interesse sia naturalistico che storico e religioso (in particolare a Senerchia, Campagna, Battipaglia ed Eboli, vedi lista nella sezione Geografia). Molte di esse richiedono adeguata attrezzatura speleologica per una visita approfondita.
- L'esplorazione di alcune grotte, come la Grotta Profunnata (Senerchia) richiede un'attrezzatura specifica e una preparazione adeguata.
- Grotta di San Michele (Valva): chiusa da un alto muro che segue l’andamento curvilineo della roccia, la grotta all’interno si presenta lunga e spaziosa con un baldacchino in fondo ad incorniciare l’altare in muratura, che conserva la statua di San Michele.
- Grotta di Sant'Elia (Postiglione): situata a circa 900 m s.l.m, da secoli importante meta di pellegrinaggio.
- Madonna del Fiume (Calabritto): al suo interno è situata la chiesetta della Madonna del Fiume.
Servizi e informazioni:
- Gruppo Speleologico Natura Esplora, associazione di promozione sociale, è membro della Società Speleologica Italiana con sede operativa c/o Centro Sociale Giovanni Paolo I, Starze di Summonte (AV). È attiva anche nella valle del Sele; ☎ 345 270 7110; E-mail: [email protected].
Vacanze al mare
[modifica]La Bassa Valle si affaccia sul Mar Tirreno, comprendendo una trentina di chilometri di litorale a sud e a nord della foce del Sele. Numerosi sono gli stabilimenti balneari e le aree di libero accesso al mare che consentono la fruizione delle gradevolissime spiagge da giugno a settembre.
Pesca
[modifica]Il Sele e i suoi affluenti sono popolati sia da ciprinidi (arborella barbo, carpa, cavedano e triotto), che da salmonidi (trota fario nativa) con esemplari che possono arrivare anche a 6 kg di peso. Alla foce del Sele si pratica la pesca alla spigola e al cefalo.
Servizi e informazioni:
In alcuni tratti di fiume la pesca è vietata, come ad esempio tra il casello ferroviario di Tuori-Serradarce e la diga di Persano e nei due tratti compresi tra 40 metri a monte e 40 metri a valle delle isole denominate S. Cecilia e S. Vito. Nelle concessioni FIPSAS – Federazione Italiana Pesca Sportiva, è vietato l’uso, la detenzione e la pasturazione con larve di mosca carnaria (bigattino). La misura minima della trota è stabilita in 26 cm e il numero massimo di salmonidi prelevabili al giorno è pari a 3. Nella concessione, è stato istituito un tratto NO KILL di circa 2,3 km, nel quale è consentita solo la pesca a mosca e quella a spinning con ami singoli privi di ardiglione. Sono vietate tutte le altre tecniche (esche naturali, camolera, ecc.). I permessi sono rilasciati presso la Sezione Provinciale di Salerno, via G. Budetti 134, Pontecagnano Faiano (SA); ☎ 089 384330 - 392 705 9835. Negozi convenzionati sono: Megastore (Battipaglia). Mare e Cielo (Battipaglia), Scotese Antonio (Quadrivio di Campagna), Big Fish One (Pontecagnano Faiano). Sito Web: https://www.fipsas.it/news/4869-a-pesca-con-fipsas-fiume-sele-tanagro-salerno. Il Regolamento per l’attività di pesca nelle acque interne pubbliche della provincia di Salerno è consultabile presso Sito Web: http://www.tanagro.it/immagini/regolamento_pesca.pdf.
Bird watching e fotografia
[modifica]L’osservazione degli uccelli e l’incontro con animali selvatici è possibile un po’ in tutto il territorio della Valle, ma in particolare nell’Oasi del Polveracchio e nella Riserva naturale Monti Eremita – Marzano, dove il lupo ancora caccia i cinghiali e i caprioli. Nella Riserva Naturale Foce Sele-Tanagro (in particolare nell’Oasi di Persano) si può avere la fortuna di incontrare la lontra e sicuramente di osservare una ricca e diversificata avifauna
Raccolta funghi
[modifica]Questi i periodi nei quali usualmente si raccolgono i principali funghi. marzo: marzuolo o dormiente (Hygrphorus marzuolus); aprile: morchelle o spugnole, prugnolo (Calocybe gambosa); maggio: Boletus impolitus, cardinale o fragolata (Boletus regius), galletto o finferlo (Cantarellus cibarius); giugno: porcino estivo (Boletus aestivalis), galletto; luglio: porcino e altri boletus, galletto; settembre: Boletus edulis e Aereus, ovolo buono (Amanita cesarea), mazza di tamburo (Macrolepiota procera); ottobre: pelusiello (Armillaria tabescens), chiodino (Armillaria mellea), ordinale (Clytocibe geotropa); novembre-dicembre: cardoncello (Pleurotus eryngii). Il tartufo nero (Tuber melanosporum) da ottobre a aprile, il tartufo bianco (Tuber magnatum) o bianchetto o marzuolo da metà gennaio a metà aprile e il tartufo estivo o scorzone (Tuber aestivum) da maggio ad agosto.
Servizi e informazioni:
- La raccolta dei funghi si può effettuare solo se in possesso dello specifico tesserino, che ha validità di 5 anni. Ogni persona può raccogliere un massimo di 3 Kg. di funghi al giorno, di cui non più di 1 kg. di ovuli buoni e di prugnoli. Informazioni e chiarimenti presso le sedi della Comunità Montana Tanagro Alto e Medio Sele: S.P. 429, Oliveto Citra; ☎ 0828 750311 e Via Teglia, Buccino; ☎ 0828 752421; Sito Web: https://www.cmtanagroaltomediosele.it/.
- La raccolta dei funghi tra passione, rispetto per l’ambiente e sicurezza a cura di Emmanuele Roca. Società Editrice Imago Media srl, Zona Industriale - Dragoni (CE), Sito Web: https://agricoltura.regione.campania.it/pubblicazioni/raccolta_funghi.html.
- I funghi della Campania di Emmanuele Roca, Lello Capano, Fabrizio Marziano. Società Editrice Imago Media srl Zona Industriale - Dragoni (CE). Sito Web: https://agricoltura.regione.campania.it/pubblicazioni/pdf/funghi_campania.pdf.
Acquisti
[modifica]- Prodotti caseari, che comprendono il caciocavallo di podolica, la ricotta, la scamorza e il burrino, nei territori della Alta e Media Valle e la mozzarella di bufala nella Bassa Valle.
- Olio extravergine d’oliva Colline Salernitane D.O.P. .
- Prodotti ortofrutticoli quali il carciofo di Paestum, il pomodoro Fiaschello, la rucola della Piana del Sele, i tartufi e la mela annurca.
- Pane, friselle e dolciumi presso panifici di Caposele, Calabritto, Laviano, Santomenna, Senerchia, Valva, Contursi e Battipaglia.
A tavola
[modifica]La culinaria è legata alla produzione agricola del territorio: dunque frumento, granturco, legumi, verdure coltivate e selvatiche (funghi, che crescono abbondanti nei boschi della Valle, tartufi, ecc.), castagne, noci, nocciole, olio di oliva, Sono tutte vivande della tradizione popolare, generalmente povere, ma ricche di sapore. Vi è una lunga tradizione di pasta fatta in casa, minestre e pizze rustiche e pietanze a base di carni bovine, ovine e suine, legumi e ortaggi. Tra le specialità del territorio, si possono gustare le matasse e i fusilli col filetto di pomodoro, le lagane con i fagioli e preparazioni che comprendono il carciofo di Paestum, il pomodoro Fiaschello, la rucola della Piana del Sele e i tartufi. Inoltre, il caciocavallo e la scamorza (deliziosi alla piastra) e la mozzarella di bufala sono assolutamente da gustare.
Di seguito alcune pietanze tipiche la maggioranza delle quali, eccezion fatta per le paste e i dolciumi, non è però facilmente reperibile nei ristoranti e nelle osterie della Valle:
- Paste: matasse e fusilli al filetto di pomodoro, triiddi; lagane e fasul, lagane e ceci, cavatelli, aurecchie r' preut, pasta cu tallucci e sciurilli, luonghi e suttili, picciddu in'filiinfant’ e gliummarielli.
- Zuppe e piatti a base di verdure: taddi e patan o panieddi e pap'rnola; patan' scazzat’, patan sfriscniate cu fasu'l e gran, ‘ngattinata; zuppa di cicerchia e fagioli cotti nella pignata, m’nestra ‘mmar'tata, pizza d’grandinj e p’zziddh’ di farina di mais.
- Pietanze: migliatiedd’, trippa e cicr, trippe di pecora al sugo, sauzicch’ di polmone di maiale, pap’racciol’, cotechino e ossa di maiale essiccate.
- Pani e dolci: freselle, sang’d’puorc, cauzungiedd, muffoletto, amaretto, chiacchiere, zeppole di San Giuseppe, struffoli, pastiera e panariell
Bevande
[modifica]Sicurezza
[modifica]I sentieri sono scarsamente coperti da cartellonistica direzionale. Pertanto per evitare di perdersi è fondamentale avere con sé delle mappe prescaricate e una traccia GPX visualizzabile con GPS.
Opportuno disporre di equipaggiamento da escursionismo (scarponi da trekking con suola vibram o simile, bastoncini, zainetto, giacca a vento, occhiali, berretto, guanti, torcia frontale, scorta d’acqua, crema per il sole, ecc.).
Il clima, come in ogni rilievo montuoso, è soggetto a possibili cambiamenti improvvisi che vanno tenuti in conto. Possono diventare pericolosi i forti temporali e causare notevoli problemi lungo i sentieri spesso in pendenza e con frequenti attraversamenti di piccoli corsi d'acqua che possono ingrossarsi. Dopo un temporale, i sentieri possono presentarsi fangosi e difficili da percorrere.
Ciascun comune è dotato della caserma dei Carabinieri o della Stazione di Polizia, di sportello bancario, degli uffici municipali e postali.
Farmacie veterinari Carabinieri
I Presidi Ospedalieri prossimi ai comuni o all’interno della Valle sono i seguenti:
- Presidio Ospedaliero di Roccadaspide, Via Santa Palomba, 1 - 84069 Roccadaspide, ☎ +39 0828 9426276, [email protected]. 26 km da Postiglione)
- Presidio ospedaliero Gabriele Criscuoli, Via S. Pietro – Località quadrivio – 83054 Sant'Angelo dei Lombardi, ☎ +39 0827 277239/254/402 - 0827 2771. a 17 km da Caposele
- Azienda ospedaliera regionale San Carlo di Potenza, Contrada Macchia Romana Via Potito Petrone 85-100 Potenza (PZ), ☎ +39 0971 611 111.
- Presidio Ospedaliero San Francesco d'Assisi, piazza Bergamo, Oliveto Citra, 84020, ☎ +39 0828 797325, [email protected].
- Maria Addolorata di Eboli, Piazza Scuola Medica Salernitana, 84025 Eboli, ☎ +39 082 8362111 - 0828 362295, [email protected].
- Presidio Ospedaliero S. Maria della Speranza di Battipaglia, Via Fiorignano - 84091 Battipaglia, ☎ +39 0828 362203, [email protected].