Valle del Sele
Valle del Sele | |
Stato | Italia |
---|---|
Regione | Campania |
Capoluogo | Salernitano |
Superficie | 910 km² |
Abitanti | 169.126 (2024) |
Valle del Sele è un territorio della Campania.
Da sapere
[modifica]La Valle del Sele attraversa i territori delle province di Salerno e Avellino. Un territorio, quello della Valle, ricco di bellezze naturali e di suggestive testimonianze storiche e artistiche da godere visitando i comuni arroccati sulle colline che la circondano e aree archeologiche di pregio, tra le quali si distingue Paestum. Tanti anche i percorsi panoramici e i sentieri, che si svolgono tra colline e montagne di tutto rispetto, molto apprezzati dagli escursionisti. Metà della popolazione della Valle risiede nella Bassa Valle, che si estende su un quinto della superficie totale. La densità della popolazione varia da 63 ab/km² nell'Alta Valle a 490 ab/km² nella Bassa.
Cenni geografici
[modifica]Il fiume Sele ha origine in prossimità del Monte Cervialto, a 420 m s.l.m., presso Caposele, e sfocia nel Golfo di Salerno, dopo un percorso di 64 Km. La Valle del Sele è suddivisa in tre tronconi: Alta, Media e Bassa Valle. L'Alta Valle comprende i territori dei comuni di Caposele, Senerchia, Calabritto (in provincia di Avellino), Castelnuovo di Conza, Laviano, Santomenna, Colliano, Palomonte, Valva e Oliveto Citra; la Media Valle include Campagna, Contursi Terme, Serre, Postiglione ed Eboli; la Bassa Valle comprende Battipaglia, Bellizzi e Capaccio Paestum (in provincia di Salerno).
I maggiori affluenti del Sele sono i fiumi Tanagro e Calore Lucano. Il Sele è assai ricco d'acque (le sue sorgenti sono per gran parte captate dall'Acquedotto Pugliese, infrastruttura pubblica di approvvigionamento idrico-potabile della Puglia, e di alcuni comuni della Campania) e dalla portata abbastanza costante.
I principali monti sopra i 1.700 m s.l.m., sono: Monte Cervialto (1.809 m), Terminio (1.809 m) e Polveracchio (1.790 m).
Le principali grotte conosciute sono: Grotte di Castelcivita, Grotte dell'Angelo (Auletta-Pertosa) e Grotta Profunnata (Senerchia).
Secondo la classificazione sismica italiana del Dipartimento della protezione civile, quello della Valle del Sele è un territorio caratterizzato da notevole rischio sismico, la metà dei comuni ricade, infatti, nella zona 1 a rischio sismico alto, mentre il resto si trova in zona 2, a sismicità medio-alta.
Flora e fauna
[modifica]Il bosco riflette la successione delle fasce altimetriche: in alto, secolari faggete e, a quote relativamente basse, querce, castagni e resinose. Lungo i corsi d'acqua cresce la vegetazione tipica del bosco igrofilo. Non mancano essenze tipiche della macchia mediterranea. I prati e i pascoli permanenti sono diffusi prevalentemente sui versanti e gli altopiani della montagna. All'interno dei seminativi, prevalgono le colture foraggere, che caratterizzano maggiormente le aree di montagna, e i cereali. Tra le coltivazioni legnose (spesso in coltura associata, con sistemazioni a terrazzamenti e ciglionamenti) prevale l'olivo. L'attività zootecnica riveste un ruolo importante nell'economia locale. L'allevamento del bovino podolico, grazie alla sua adattabilità agli ambienti difficili, rappresenta una delle poche scelte produttive possibili ed una fonte di reddito non trascurabile. Nella Piana del Sele, una delle aree più fertili della Campania, grazie all'irrigazione si praticano numerose attività ortofrutticole e floro-vivaistiche. Inoltre, questa è un'importante zona di produzione della mozzarella di bufala.
Nella Valle del Sele è possibile avvistare una ricca fauna selvatica. Tra i mammiferi, un posto speciale spetta al lupo e alla lontra, che fanno parte della fauna locale, insieme a molte altre specie. È presente anche un gran numero di specie di uccelli, stanziali e migratori.
Nell'Oasi di Persano, estesa 110 ettari sul fiume Sele nel territorio di Campagna e Serre, molte sono le specie animali di interesse conservazionistico presenti, prima tra tutte la lontra. Tra i rettili è possibile osservare con facilità la testuggine palustre europea e la natrice dal collare. Il gruppo di animali che cattura maggiormente l'attenzione è quello degli uccelli, la maggior parte dei quali appartiene a specie acquatiche.
Quando andare
[modifica]Nel complesso, il clima è caratterizzato da inverni tiepidi e da estati calde e secche. Il clima è marittimo, temperato e piovoso. I periodi di maggiore piovosità sono l'autunno e l'inverno. Quando si verificano le cosiddette "libecciate", si hanno intense precipitazioni orografiche, in particolare nelle zone più esposte a questi venti (Picentini e Cilento), dove si verificano talvolta veri e propri nubifragi. La Valle può essere suddivisa in due zone climatiche: la zona a clima mite, comprendente la costa, e la zona a clima rigido, che comprende le zone interne, montane. In inverno si registrano temperature molto basse (le più basse si registrano in gennaio e febbraio), nebbia e talvolta nevicate, che si fanno sempre più copiose man mano che ci si addentra nell'entroterra e si sale di quota. In estate si possono raggiungere temperature elevate, tuttavia le caratteristiche orografiche e l'influenza benefica del mare rendono il caldo maggiormente sopportabile. Le precipitazioni sono piuttosto abbondanti anche lungo le coste (media attorno ai 1.000 mm annui), mentre i le medie tendono a salire a ovest fino a 1.800 mm in alcune località confinanti con l'Irpinia. In queste aree (Alta Valle), la temperatura media dei mesi più freddi si attesta a +2,2 °C e la neve è presente in abbondanza; quella del mese più caldo, agosto, è di +21,4 °C. La stazione meteorologica di riferimento è quella di Nusco.
Nell'area dei Monti Marzano Eremita, le temperature medie annue si aggirano tra gli 8 e i 12 °C, scendendo a 4-5 °C sui rilievi. Le precipitazioni hanno valori medi annui di circa 1.000 mm nel fondovalle, ma superano i 1.700 mm alle alte quote, con massimi a novembre-dicembre, ed è frequente la neve. Le stazioni meteorologiche di riferimento sono quelle di Andretta, Buccino e Contursi Terme.
La Piana del Sele è caratterizzata da un clima mediterraneo con piogge concentrate nel semestre freddo e un calo delle precipitazioni in corrispondenza della stagione estiva. Gli inverni sono miti, con valori massimi compresi tra +13 e +14 °C e minime di +4/+5 °C. La neve è un evento raro. La temperatura media massima dei mesi più caldi, luglio e agosto, è vicina a +29,0°C. La caratteristica principale della stagione estiva è la presenza di lunghi periodi di tempo stabile e ventilazione a regime di brezza. Le stazioni meteorologiche di riferimento son quelle di Eboli, di Capaccio, di Battipaglia, dell'Aeroporto di Salerno-Costa d'Amalfi e di Salerno Pontecagnano.
Cenni storici
[modifica]Il territorio è abitato fin dal paleolitico superiore. A partire dal VII secolo a.C., la colonizzazione greca interessò le zone costiere, senza spingersi nelle impervie zone interne abitate da bellicose popolazioni italiche di stirpe sannitica, gli Irpini. L'intero territorio subì poi il processo di romanizzazione intorno alla fine del III secolo. Attraverso i secoli, bizantini, normanni, Angiò, Aragona e Borboni si avvicendarono fino alla fine del Settecento. Nel 1805, Napoleone Bonaparte dichiarò decaduta la dinastia borbonica e Giuseppe Bonaparte fu nominato re di Napoli. Con la Restaurazione, la Valle tornò a far parte del Regno delle Due Sicilie sotto i Borbone, mantenendo questo status fino all'Unità d'Italia.
Il territorio, in particolare quello della Media e dell'Alta Valle, appartiene storicamente alla cosiddetta “fascia d'osso” del Salernitano, profondamente travagliato dall'emigrazione. Dopo l'Unità d'Italia, l'emigrazione era orientata soprattutto verso le Americhe. Nel secondo dopoguerra, a un iniziale movimento verso le Americhe e l'Australia, si sostituì progressivamente un forte flusso europeo, indirizzato prioritariamente verso la Svizzera e, successivamente, verso Germania, Belgio, Inghilterra e Italia settentrionale.
Il sisma del 23 novembre 1980 colpì una vasta area dell'Appennino meridionale, con effetti devastanti, soprattutto in Irpinia e nelle zone adiacenti. In alcuni comuni, gli esiti delle distruzioni sono ancora visibili.
Lingue parlate
[modifica]Oltre alla lingua nazionale italiana, nella Valle si parlano dialetti appartenenti alla famiglia dei dialetti campani meridionali, con varianti caratteristiche delle diverse zone. Soprattutto nell'Alto Sele, l'irpino e il cilentano si incrociano e tendono a fondersi, mentre altrove sono più o meno riconoscibili influenze napoletane, siciliane o, per quelli appartenenti al gruppo dei dialetti cilentani, addirittura del lucano e del salentino.
Territori e mete turistiche
[modifica]Centri urbani
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- 1 Battipaglia — È celebre per la produzione di mozzarella di bufala e costituisce uno dei centri agricoli più produttivi della Piana del Sele, di cui è inoltre il principale polo industriale e ferroviario.
- 2 Bellizzi — È uno dei luoghi di origine della mozzarella di bufala, insieme alle limitrofe Battipaglia e Pontecagnano Faiano.
- 3 Calabritto — Il territorio è ricco di sorgive, caratterizzato dalla presenza di 14 cascate, di cui le più note sono quelle del rio Zagarone. Tra queste, la più importante e suggestiva è la Cascata del Rivezzuolo, alta fino 18 metri.
- 4 Campagna — Numerose le architetture civili, tra le quali i Castelli Girone e de Alegisio, entrambi del X secolo e palazzi patrizi di epoche diverse. Le molte architetture religiose comprendono chiese, abbazie e monasteri.
- 5 Capaccio Paestum — Patrimonio Mondiale dell'Umanità, è uno dei parchi archeologici più suggestivi d'Italia e d'Europa, con l'area della città antica e i magnifici templi dorici greci, i meglio conservati del bacino mediterraneo.
- 6 Caposele — Il paese è noto per la presenza delle sorgenti del Sele e per la località religiosa Materdomini, con il Santuario di San Gerardo Maiella.
- 7 Castelnuovo di Conza — Il territorio comunale comprende il valico appenninico della Sella di Conza, sin dall'antichità importante nodo viario.
- 8 Colliano — Oltre ai molti monumenti funebri databili dal I al III secolo d.C., sono presenti numerosi edifici civili e religiosi. Tra questi, oltre alla Chiesa di Santa Maria del Borgo, è notevole la chiesa dei Santi Pietro e Paolo del XIII secolo, oggi in stile barocco, che sorge nel centro storico, ai piedi del castello normanno e della frazione Collianello. Inoltre, vi si possono gustare e acquistare preparazioni al tartufo.
- 9 Contursi Terme — Il Comune è un rinomato centro turistico-termale. Le sue acque termali sono da lungo tempo un'apprezzata panacea per molti disturbi.
- 10 Eboli — Oltre alle aree archeologiche (II - IV secolo a.C.) e naturali (tra cui le grotte e la Riserva naturale Foce Sele - Tanagro), abbondano le architetture civili e religiose. Il Museo Archeologico Nazionale di Eboli e della Media Valle del Sele, ubicato nel complesso monumentale San Francesco, custodisce reperti risalenti dal Neolitico Superiore fino all’età romana.
- 11 Laviano — Il Castello normanno e il Ponte tibetano, nei pressi del paese, attraggono visitatori durante tutto l'anno. Ampie le opportunità escursionistiche.
- 12 Oliveto Citra — Tra gli edifici “d’epoca” spicca il Castello Guerritore (XI-XVI secolo). Da visitare il Museo Archeologico Lucano dell'Alta Valle del Sele.
- 13 Paestum
- 14 Palomonte — Offre interessanti opportunità di acquisto di manufatti di falegnameria.
- 15 Postiglione — Dal Castello normanno (XI secolo) si gode un impagabile panorama che abbraccia il Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, il golfo di Salerno, parte della costiera cilentana e di quella amalfitana, e Capri. Numerose anche le architetture civili e religiose. Da visitare la Grotta di Sant’Elia.
- 16 Santomenna — Della chiesa di Santa Maria delle Grazie, originaria del XIII secolo, solo il campanile, di epoca normanna, è interamente originale.
- 17 Senerchia — Le ricchezze paesaggistiche ne fanno uno dei Comuni più suggestivi dell'Alta valle del Sele. Il suo territorio offre innumerevoli spunti naturalistici.
- 18 Serre — Rappresenta la base per la visita della preziosa l'Oasi di Persano, famosa per la concentrazione di uccelli, in particolare nei periodi delle migrazioni. Visitabile con alcune limitazioni di calendario, anche la Real Casina di Caccia di Persano (1752) dei Borboni.
- 19 Valva — Notevole è la Villa D'Ayala con un Parco di 17 ettari circa, finemente abbellito da statue, all'interno del quale sorge un castello.
Altre destinazioni
[modifica]- 1 Grotte di Castelcivita — Con un totale di circa 4.800 m di lunghezza, costituiscono uno dei complessi speleologici più estesi dell'Italia meridionale; distano 10 km da Postiglione.
- 2 Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni
- 3 Parco Regionale dei Monti Picentini — Comprende i Gruppi montuosi del Cervialto e del Polveracchio, l'Oasi del Monte Polveracchio (Campagna), l'Oasi Valle della caccia (Senerchia).
- 4 Riserva naturale Foce Sele-Tanagro — Comprende l'Oasi Naturale di Persano.
- 5 Riserva naturale Monti Eremita - Marzano — Comprende il gruppo dei Monti Eremita - Marzano posto tra i monti Picentini e i monti Alburni.
Come arrivare
[modifica]In aereo
[modifica]L'Aeroporto Internazionale di Salerno-Pontecagnano Costa d'Amalfi è un aeroporto internazionale, situato a 20 km a sud della città di Salerno e ricompreso tra i comuni di Bellizzi e Pontecagnano Faiano.
In auto
[modifica]- L'autostrada A2, detta anche Salerno-Reggio Calabria o autostrada del Mediterraneo, sfiora Bellizzi, Battipaglia, Eboli, Campagna e Contursi Terme. Dalla Salerno-Reggio Calabria, uno svincolo porta sulla SS 691 e poi sulla SP 65 per raggiungere Postiglione e poi Serre. Dall'uscita di Eboli, con la SP 30a e poi la SS 18 Tirrena inferiore si raggiunge Paestum. A Paestum si accede anche con la SS 18 da Battipaglia e da sud (Agropoli).
- La strada statale 691 Fondo Valle Sele (SS 691) , conosciuta anche come strada a scorrimento veloce Fondo Valle Sele o come Contursi-Lioni, ha inizio dallo svincolo di Contursi Terme - Postiglione sulla A2 Salerno-Reggio Calabria, si snoda lungo il fondovalle del fiume Sele, terminando a Lioni e innestandosi nella strada statale 7 Via Appia, che collega Roma a Brindisi. La SS 691 serve i comuni seguenti: Postiglione, Contursi Terme, Campagna, Colliano, Oliveto Citra, Valva, Palomonte, Senerchia, Laviano, Santomenna, Castelnuovo di Conza, Calabritto e Caposele.
- Caposele si può raggiungere anche dalla SS 7 per diramazione sulla Strada a Scorrimento Veloce SS 691 in località La croce o per la SS 165 da Teora. Castelnuovo di Conza si può, invece, raggiungere anche dalla SS 7 Appia con diramazione a Contrada Buoninventre.
- Si accede alla Valle anche passando da Laviano con la SP 381 proveniente da Muro Lucano, da Colliano con la SP 270 + 36b da Palomonte e passando per Oliveto Citra con la SS 91, proveniente da Camaldoli o Puglietta.
In nave
[modifica]Dal porto di Salerno si possono raggiungere località della Costiera Amalfitana e porti di altre regioni (Palermo, Napoli, Civitavecchia)
In treno
[modifica]La Stazione di Contursi Terme, posta sulla ferrovia Salerno-Potenza, dista 3 Km dal centro abitato.
La Ferrovia Tirrenica Meridionale, che si estende da Battipaglia a Reggio Calabria, ha stazioni importanti, tra cui Battipaglia, Bellizzi, Eboli, Campagna e Contursi Terme.
In autobus
[modifica]Blablacar e marinobus operano viaggi da Roma, Napoli e Salerno a Caposele via Contursi Terme.
Come spostarsi
[modifica]In autobus
[modifica]I trasporti interurbani vengono svolti con autoservizi di linea gestiti da Sita Sud, il trasporto urbano è affidato alla società Autolinee Barletta, che collega tutte le frazioni con il capoluogo.
Cosa vedere
[modifica]A Paestum ci può aggirare per giorni e giorni, mai sazi di ammirare i resti monumentali di una civiltà millenaria, per poi partire a malincuore, portando con sé fantastiche immagini da rivedere insieme agli amici.
Cosa fare
[modifica]La natura è generosa nella Valle. Offre i suoi tesori al turista, allo sportivo, allo studioso, al fotografo professionista o dilettante. Con un'ampia varietà di paesaggi, a partire da una fascia montana impervia e incontaminata dai vasti panorami, colma di piante e di fiori (il foliage, se si riesce a intercettarlo, vale da solo un viaggio dalla città), fino a una costa ricca di monumenti e di opere d’arte testimoni di un passato unico, è capace di stregare gli appassionati della natura e gli amanti dell’arte e delle cose belle. Dall’osservazione e dalla fotografia naturalistica: degli animali selvatici (si può anche sperare di incontrare il lupo nell'Alta Valle, ma più probabilmente si potrà osservare la lontra nell'Oasi di Persano), degli uccelli in particolare e della flora per i visitatori contemplativi; e dall’escursionismo, dal cicloturismo, all'equiturismo, al torrentismo, agli sport su roccia come arrampicate e attività speleologiche, alla raccolta dei funghi e alla pesca, per gli appassionati degli sport anche tecnicamente impegnativi.
Canyoning e speleologia
[modifica]Il canyoning può essere praticato in particolare nelle acque dei comuni Laviano e Calabritto, ma anche più a valle, con l'ausilio di guide qualificate. Si possono, inoltre, praticare sport su roccia, ad esempio nelle vicinanze del paese di Caposele, dove sono aperte vie di arrampicata di vario grado di difficoltà, alcune delle quali possono essere affrontate (seppur con la massima attenzione) anche da alpinisti non esperti. Il territorio è ricchissimo di grotte, alcune delle quali di interesse sia naturalistico che storico e religioso (in particolare a Senerchia, Campagna, Battipaglia ed Eboli). Di queste, numerose sono di facile e media accessibilità, visitabili, meglio se con l'ausilio di guide ambientali specializzate. L'esplorazione di alcune grotte richiede adeguata attrezzatura speleologica, per una visita approfondita.
- Grotta Profunnata (Senerchia) richiede un'attrezzatura specifica e una preparazione adeguata.
- Grotta di San Michele (Valva), chiusa da un alto muro che segue l'andamento curvilineo della roccia, all'interno si presenta lunga e spaziosa con un baldacchino in fondo ad incorniciare l'altare in muratura, che conserva la statua di San Michele.
- Grotta di Sant'Elia (Postiglione), situata a circa 900 m s.l.m, da secoli importante meta di pellegrinaggio.
- Madonna del Fiume (Calabritto), che conserva al suo interno la chiesetta della Madonna del Fiume.
Trekking
[modifica]- Anello delle 7 Fontane (Fontana r'lu Pignuolu, di San Biagio, del Serracino, del Cerasuolo, fontanile in località Mauta e di Carmn'edda): su un mix di asfalto e sterrato. Dislivello: m. 980; tempo di percorrenza in mountain bike: h 8,00; lunghezza: 18 km.
- Sentiero dell'Alta Valle del Sele: dalla Via Popilia (Campagna) alla Via Popilia in territorio di Eboli. Lungo il percorso: il Santuario di Santa Maria di Avigliano e l'Eremo di San Michele a Campagna; il Museo del Sacro e la Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Santomenna; la Chiesa di Santa Maria del Borgo a Colliano e la Cappella di Santa Maria del Soccorso a Collianello. Tempo di percorrenza in mountain bike: h 8,30, a cavallo h 21,00, in auto h 2,30; lunghezza: 126 km.
- Sentiero Via Popilia dallo svincolo dell'Autostrada A3 di Eboli, allo svincolo dell'Autostrada A3 di Polla. Lungo il percorso: la Chiesa di Santa Maria di Sperlonga a Palomonte; l'Epigrafe della Via Popilia presente nel Museo Archeologico Nazionale Marcello Gigante a Buccino; il Santuario di Maria SS. dell'Incoronata a Sicignano degli Alburni e la Fontana della Regina, situata tra i comuni di Sicignano degli Alburni ed Auletta. Tempo di percorrenza in mountain bike: h 3,30, in auto h 1,00; lunghezza: 49 km.
- Sentiero della Valle del Tanagro: dalla Via Popilia (Campagna) alla Via Popilia nel territorio di Auletta. Lungo il percorso: la Chiesa di Santa Maria di Sperlonga a Palomonte; la copia dell'epigrafe della Via Popilia (Lapis Pollae) nel Museo Archeologico Nazionale "Marcello Gigante" a Buccino; la mansio dei Templari a Caggiano e la Chiesa nel centro storico di Romagnano al Monte; tempo di percorrenza in mountain bike: h 7,30, a cavallo: h 19,00, in auto h 2,15; lunghezza: 113 km.
- Cammino dell'Arcobaleno: svolge in cinque tappe toccando Oliveto Citra, Senerchia, Calabritto Ponte Sele, Laviano, Santomenna, Castelnuovo di Conza, Sella di Conza, Conza della Campania, Sant'Angelo dei Lombardi, Abbazia del Goleto, Lioni, Caposele, Materdomini; dislivello: 2.700; lunghezza: 92 km.
I Gruppi del Cervialto, del Polveracchio e dei Monti Marzano Eremita sono ricchi di sentieri escursionistici, che variano in lunghezza e dislivello, percorribili a piedi, in mountain bike e a cavallo. La maggior parte dei sentieri è fruibile da escursionisti con una preparazione media. Le pubblicazioni riportate qui sotto contengono la descrizione di decine di sentieri, rappresentando un ausilio validissimo per gli appassionati di escursionismo:
- Libro dei Sentieri del Parco Regionale dei Monti Picentini. Editori CAI Sezioni di Avellino e Salerno (Gennaio 2009), le cui mappe sono scaricabili dal Sito Web. Nel libro sono anche riportate le grotte inserite nel Catasto Nazionale delle Grotte e per ciascuna di esse, la denominazione e le coordinate UTM (Universal Transverse Mercator).
- Carta dei sentieri Monti Marzano Eremita in scala 1:25000. Editori Club Alpino Italiano, Provincia di Salerno e Comunità Montana Alto e Medio Sele, Comune di Salerno - S.E.L.C.A. 2005 Firenze, Febbraio 2005. Sito Web: https://web.archive.org/web/20221126184432/http://www.lavianonostra.it/wp-content/uploads/2019/06/guida-percorsi-trekking-campania.pdf. La Carta è corredata da note illustrative e dalla descrizione dei sentieri.
Di seguito, l’elenco dei sentieri suddivisi secondo il sottogruppo montuoso di appartenenza e il Comune (o i Comuni) da cui è possibile accedere al sentiero. Per ciascuno sono anche indicati il Comune nel cui territorio ricadono, il tempo di percorrenza e la lunghezza.
Gruppo del Cervialto
[modifica]- Sentiero n. 149 - Monte Calvello da Caposele. Tempo di percorrenza: h 6,00; lunghezza: 8,5 km.
- Sentiero n. 147 - Monte Cervarulo e Cervialto da Piano Migliato. Tempo di percorrenza: h 5,00; lunghezza: 8 km.
- Sentiero n. 150 - Monte Pollaro da Calabritto. Tempo di percorrenza: h 5,00; lunghezza: 6,5 km.
- Sentiero n. 156 - delle sorgenti da Calabritto a Piano Migliato. Tempo di percorrenza: h 5,00; lunghezza: 9 km
- Sentiero Cascate di Calabritto - Lungo il torrente Zagarone. Tempo di percorrenza: h 2,30; lunghezza: 6 km.
- Sentiero Piano del Migliato. Tempo di percorrenza: h 4,30; lunghezza: 11 km.
Gruppo del Polveracchio
[modifica]- Sentiero n. 108 - Sentiero delle due province, dalla Caserma del Gaudo al Monte Polveracchio. Tempo di percorrenza: h 5,00; lunghezza: 12 km.
- Sentiero n. 151 - Monte Altillo per la Madonna della Neve. Tempo di percorrenza: h 3,50; lunghezza: 4,5 km.
- Sentiero Piano Gaudo - Monte Polveracchio e Monte Boschetiello. Tempo di percorrenza: h 8,00 lunghezza: 20 km.
- Sentiero Oasi Monte Polveracchio - Monte Polveracchio – Sentiero della valle dei Tassi. Tempo di percorrenza h 3,00.
- Sentiero n. 152 - Sentiero del Boschetiello. Tempo di percorrenza: h 4,00; lunghezza: 6 km.
- Monte Boschetiello: Riserva di Valle della Caccia. Tempo di percorrenza: h 4,00; lunghezza: 6 km.
- Sentiero n. 153 - Riserva Naturale Valle della caccia. Tempo di percorrenza: h 4,00, lunghezza: 7 km.
- Sentiero n. 154C - Grotta Profunnata. Tempo di percorrenza: h 0,20; lunghezza: 1,1 km.
- Sentiero n. 154 - Dalla strada per l’Oasi WWF a Oliveto Citra. Lunghezza: 16 km.
- Sentiero n. 154A - Ascensione al Monte Polveracchio lunghezza: 8 km;
- Sentiero n. 154B - Monte La Picciola dal Piano di Montenero. Lunghezza: 3,5 km.
- Sentiero n. 167A - Dall’Oasi WWF alla dorsale del Polveracchio. Tempo di percorrenza: h 2,30; lunghezza: 2,4 km.
- Sentiero n. 167B - Monte Polveracchio dall’Oasi WWF di Campagna lunghezza: 3,5 km.
- Sentiero n. 109 - Traversata da Acerno a Campagna per il valico tra Costa Calda e Costa Fredda. Lunghezza: 11,3 km.
- Sentiero Piana Monte Ripalta - Percorso ad anello con partenza da Zappino. Tempo di percorrenza: h 4,30; lunghezza: 12,7 km.
- Sentiero Monte Polveracchio - Monte Raianetta (CAI 167B+167). Percorso ad anello. Tempo di percorrenza: h 4,00; lunghezza: 11 km.
Gruppo dei Monti Marzano Eremita
[modifica]- Sentiero V.S.I. – Variante del Sentiero Italia
- Primo tratto: Scignano degli Alburni – Palomonte. Tempo di percorrenza: h 6.00.
- Secondo tratto: Palomonte - Colliano Bagni. Tempo di percorrenza: h 10.00.
- Terzo tratto: Colliano Bagni – Acerno. Tempo di percorrenza: h 12.00.
- Sentiero n. 149 - Caposele – Circuito delle Sorgenti. Tempo di percorrenza: h 5,00.
- Sentiero n. 149A - Materdomini – Roccia del Paradiso. Tempo di percorrenza: h 2,00.
- Sentiero n. 152 - Senerchia – Caserma Forestale – Monte Boschetiello. Tempo di percorrenza: h 4,30.
- Sentiero n. 215 - Castelnuovo di Conza Località Serroni – Zona Lago Castelnuovo di Conza. Tempo di percorrenza: h 2,00.
- Sentiero n. 215 - Masseria Megaro – Piano Molinaro. Tempo di percorrenza: h 2 ,00.
- Sentiero n. 212 - Santomenna - Felitto di Pescopagano. Tempo di percorrenza: h 4,00.
- Sentiero n. 213 - Santomenna, Fontana delle Vigne –Bosco Cerreto. Tempo di percorrenza: h 1,30.
- Sentiero n. 214 - Santomenna - Ponte Mulino – Monte Capolalma. Tempo di percorrenza: h 1,30.
- Sentiero n. 200 - Campo Piano di Laviano – Valva. Tempo di percorrenza: h 2,30.
- Sentiero n. 207 - Campo Piano di Laviano Costa Castagno – Franzino.
- Sentiero n. 208 - Laviano– Franzino. Tempo di percorrenza: h 3,30.
- Sentiero n. 209 - Laviano località S. Maria - Pietra di Portula. Tempo di percorrenza: h 2,30.
- Sentiero n. 210 - Fontana Giancarlo di Laviano - Pendici del Monte Pennacchio ed Eremita. Tempo di percorrenza: h 3,00.
- Sentiero n. 211 – Laviano - Piano della Vaccara. Tempo di percorrenza: h 4,00.
- Sentiero n. 253 - Valva – Sette Cuponi (1.460) - Piano di Pecora (1.1929). Tempo di percorrenza: h 3,00.
- Sentiero n. 206 - Piano di Pecora (1.192) -– Piano di Pecora. Tempo di percorrenza: h 4,30.
- Sentiero n. 201 - Piano di Pecora (1.192) – Sorgente Acquariella. Tempo di percorrenza: h 2,00.
- Sentiero n. 229 - Piano di Pecora (1.192) - Piano Faillo. Tempo di percorrenza: h 4,00.
- Sentiero n. 220 - Colliano – Fontana Canale - Fontana Cerasella – Incrocio sentiero n. 203. Tempo di percorrenza: h 4,00.
- Sentiero Collianello (720) – Fontana Nuova – Piano di Pecora (1.190) e ritorno. Lunghezza: 8 km.
- Sentiero n. 154 Serra La Monaca - Masseria Gasparri; si torna a Santa Maria di Loreto. Tempo di percorrenza: h 4,00.
- Sentiero n. 155 - Oliveto Citra, percorso urbano, porta a un anfiteatro naturale, area di interesse archeologico.
Torrentismo
[modifica]- Vallone delle Conche (Laviano). Tempo di percorrenza: h 5,00.
- Area naturalistica costituita dalle principali 14 cascate formate dal rio Zagarone (Calabritto).
Raccolta funghi
[modifica]La raccolta dei funghi è particolarmente fruttuosa nella Media e nell'Alta Valle. In autunno, e talvolta già a fine estate, ci sono discrete possibilità di raccolta di porcini. Per gli appassionati fungaioli, la stagione dura quasi tutto l'anno, grazie alla grande varietà delle specie: marzuolo o dormiente (Hygrphorus marzuolus) a marzo; morchelle o spugnole, prugnolo (Calocybe gambosa) ad aprile; Boletus impolitus, cardinale o fragolata (Boletus regius), galletto o finferlo (Cantarellus cibarius) a maggio; porcino estivo (Boletus aestivalis), galletto a giugno; porcino e altri boletus, galletto a luglio; Boletus edulis e Aereus, ovolo buono (Amanita cesarea), mazza di tamburo (Macrolepiota procera) a settembre; pelusiello (Armillaria tabescens), chiodino (Armillaria mellea), ordinale (Clytocibe geotropa) a ottobre; cardoncello (Pleurotus eryngii) a novembre-dicembre. Il tartufo nero (Tuber melanosporum) da ottobre ad aprile, il tartufo bianco (Tuber magnatum) o bianchetto o marzuolo da metà gennaio a metà aprile e il tartufo estivo o scorzone (Tuber aestivum) da maggio ad agosto.
Pesca
[modifica]Il Sele e i suoi affluenti sono popolati da ciprinidi (arborella barbo, carpa, cavedano e triotto) e da salmonidi (trota fario nativa) con esemplari che possono arrivare anche a 6 kg di peso. In alcuni tratti di fiume la pesca è vietata, come ad esempio tra il casello ferroviario di Tuori-Serradarce e la diga di Persano e nei due tratti compresi tra 40 metri a monte e 40 metri a valle delle isole denominate S. Cecilia e S. Vito. Alla foce del Sele si pratica la pesca alla spigola e al cefalo.
Vita da spiaggia
[modifica]La Bassa Valle si affaccia sul Mar Tirreno, comprendendo una trentina di chilometri di litorale a sud e a nord della foce del Sele. Numerosi sono gli stabilimenti balneari e le aree di libero accesso al mare che consentono la fruizione delle gradevolissime spiagge da giugno a settembre. E nelle fresche serate estive, si possono gustare gustosi genuini prodotti locali della terra e del mare preparati da mani sapienti, da secoli.
A tavola
[modifica]Sicurezza
[modifica]La visita dei paesi e dei borghi della Valle non presenta alcun tipo di rischio per la sicurezza. Per le escursioni montane, viceversa, se non si ha una adeguata esperienza, è preferibile affidarsi a guide specializzate, in particolare per le attività di speleologia e di arrampicata.
I sentieri sono scarsamente coperti da cartellonistica direzionale. Pertanto, per evitare di perdersi, è fondamentale avere con sé delle mappe prescaricate e una traccia GPX visualizzabile con GPS. Opportuno è, inoltre, disporre di equipaggiamento da escursionismo (scarponi da trekking con suola vibram o simile, bastoncini, zainetto, giacca a vento, occhiali, berretto, guanti, torcia frontale, scorta d'acqua, crema per il sole, ecc.).
Il clima, come in ogni rilievo montuoso, è soggetto a possibili cambiamenti improvvisi che vanno tenuti in conto. Possono diventare pericolosi i forti temporali e causare notevoli problemi lungo i sentieri spesso in pendenza e con frequenti attraversamenti di piccoli corsi d'acqua che possono ingrossarsi. Dopo un temporale, i sentieri possono presentarsi fangosi e difficili da percorrere.
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